Il paradiso non fa sconti di Stefano Betti

La ricerca della felicità: questo tema universale, che attraversa epoche, culture e discipline, indagato e raccontato dalla letteratura, dalla filosofia e dall’arte, ha ispirato opere che hanno cercato di definirne il significato e come raggiungerla.
Una ricerca che affonda le sue radici dai tempi più antichi, dall’eudaimonia aristotelica, per cui la felicità può essere raggiunta solo vivendo una vita virtuosa e in armonia con la propria natura, al sogno americano e l’illusione di una felicità effimera, raccontati da Francis Scott Fitzgerald nel Grande Gatsby, dall’analisi della struttura sociale e dei suoi impedimenti alla realizzazione di sé di Virginia Woolf alla ricerca della filosofa Martha Nussbaum tra felicità e politica, dal legame sempre più attuale, in un contesto multirazziale e intergenerazionale, tra identità, radici culturali e relazioni personali, raccontato ad esempio da Zadie Smith a quello tra ricerca di sé, coraggio e desiderio di autenticità trattato da numerosi romanzi e film degli ultimi decenni.

Anche nella cultura popolare, infatti, il tema della felicità è centrale: pensiamo ai classici film hollywoodiani con il loro immancabile "lieto fine", ma anche a narrazioni che si distaccano da una visione superficiale, esplorando dimensioni più profonde e mettendo in luce la complessità e le sfide insite nella ricerca di una felicità più autentica, in un viaggio personale e unico, una continua scoperta di ciò che davvero ci appaga e ci realizza.
Ed è proprio su questo sfondo che si inserisce la raccolta di racconti riuniti in Il paradiso non fa sconti di Stefano Betti (La Bussola, 2024): attraverso le vite di protagonisti anche molto diversi tra loro ma accomunati dall’incessante ricerca di una piccola, imperfetta felicità, l’autore offre uno spaccato delle molteplici vie che possono essere percorse e ci invita a riflettere su cosa significhi realmente – e se è possibile - essere felici.

Sono storie raccontate spesso “dalla parte dei cattivi”, di chi, consapevole o meno, ha commesso azioni che hanno avviato, come il battito della farfalla nella teoria del caos, una serie di eventi concatenati con conseguenze assurde o drammatiche, che hanno stravolto la vita dei protagonisti, danneggiato sconosciuti, inciso sul destino di altre persone. Anche chi non è malvagio agisce mosso da fili che si intrecciano oltre la propria volontà, mosso dal desiderio di tornare ad essere artefice della propria esistenza, di misurarsi con se stesso, confrontarsi con la vita, toccare con mano il fondo delle cose.
Incontriamo arrivisti senza scrupoli, sognatori incalliti, criminali per leggerezza o necessità. Ma anche un ragazzino che ricatta per gioco dei mafiosi, un prete che tenta di fuggire dal passato che lo perseguita, un commissario di polizia che rinuncia alla sua integrità per salvare l’anziano padre.
C’è perfino un surreale salto nel futuro, con la storia di un archeologo che nell’anno 3013 rischia la prigione per aver dichiarato che gli alieni non hanno mai visitato la Terra.
In un modo o nell’altro vogliono tutti guadagnare il paradiso: la vita, però, è sempre in agguato, pronta a scombussolare i piani e a svelare le zone più oscure di ognuno.
Ma anche a illuminare percorsi insperati.

Il paradiso non fa sconti affronta i drammi e le meschinità di esistenze mediocri, ma anche le vicende di piccoli eroi involontari nella loro quotidianità.
Sono quattordici racconti che corrono sul filo dell’imprevisto, storie ed esistenze tratteggiate con ironia e poetica leggerezza, in cui l’autore sembra voler spingere al limite i protagonisti, per sondare le inaspettate reazioni degli esseri umani in condizioni estreme o paradossali.
Lo fa con uno stile leggero e distaccato, ironico ed empatico, capace di indagare con partecipazione anche i moti dell’animo meno nobili, regalando sprazzi di ilarità, squarci di commozione, momenti di riflessione, con una scrittura sempre piacevole e coinvolgente.