«Io raggirata, porto tutti in tribunale». Da Emiliano al G7 l'uragano dell'ex ambasciatrice pugliese Nancy Dell'Olio | Corriere.it

«Io raggirata, porto tutti in tribunale». Da Emiliano al G7 l'uragano dell'ex ambasciatrice pugliese Nancy Dell'Olio

diVito Fatiguso

Il contratto mai rinnovato e il caso Sarah Ferguson. Dell'Olio parla a ruota libera «Attorno a me tante gelosie, il summit non andava fatto a Borgo Egnazia

«Io raggirata, porto tutti in tribunale». Da Emiliano al G7 l'uragano dell'ex ambasciatrice pugliese Nancy Dell'Olio

Nancy Dell'Olio e il governatore Emiliano

«È una scelta doverosa e dolorosa. Mi dispiace per la Puglia, terra delle mie radici, ma sono stata illusa e non rispettata. Il governatore Michele Emiliano, dalle indiscusse abilità politiche, è accompagnato da dirigenti e personaggi di bassa professionalità. Persone che hanno lavorato contro di me e contro la Regione nonostante i tanti successi raggiunti anche grazie alla mia attività. Farò causa perché è una questione di dignità». Nancy Dell’Olio è un fiume in piena. Lei, che era stata reclutata da Emiliano con il ruolo di «ambasciatrice della Puglia nel mondo», si trova oramai senza un ruolo e, soprattutto, senza il progetto che le era stato proposto: gestire l’immagine della Puglia utilizzando le conoscenze acquisite in una vita di relazioni con persone che contano. D’altronde Nancy, oltre a essere stata la compagna di Sven Goran Eriksson, ha collaborato con l’ufficio di Tony Blair per le relazioni in Medio Oriente. In particolare, con l’ex presidente israeliano Shimon Peres (ha raccolto fondi per la costruzione di un campo da calcio a Gerusalemme dove praticare la pace). È molto vicina alla famiglia dei reali d’Inghilterra. Ma nel 2019 è tornata nella sua Puglia con l’obiettivo di portare sul mercato una ventata di internazionalizzazione.

Dell’Olio, in molti la conoscono come «esperta senior per le attività di pubbliche relazioni internazionali». Com’è nata questa avventura?
«Nasce esclusivamente per lavoro. Nella mia vita ho sempre promosso l’immagine dell’Italia e della Puglia nel mondo. Tanto che nel 2014, da Giorgio Napolitano, ho ricevuto la medaglia di Cavaliere al merito della Repubblica. Non c’è niente di improvvisato, ma tutto fatto con serietà. Poi nel 2018 il business mi ha portato a riallacciare i rapporti con questo splendido territorio».

Di cosa si occupava?
«Seguivo grandi investitori nel campo del turismo, tra cui il gruppo Rocco Forte che ha scommesso nella masseria Torre Maizza. Così sono entrata in contatto con l’amministrazione regionale e con il governatore Michele Emiliano».

Stima a prima vista?
«Certo, Emiliano all’inizio ha avuto una grande intuizione».

Ovvero.
«Disse che da tempo cercava una personalità come la mia. Voleva un professionista capace di gestire i rapporti internazionali per conto della Puglia. Aveva una visione e mi ha sottoposto un progetto».

Che cosa l’ha convinta?
«L’idea che mi ha illustrato prevedeva un progetto ampio. Ovvero gestire la presidenza di Puglia Promozione che avrebbe avuto una funzione più ampia. Ho le skill per quel ruolo anche visti i miei ottimi rapporti con Bruxelles. Ci ho pensato e a febbraio del 2019 ho sciolto la riserva e dato la mia disponibilità».

Ma la nomina non è arrivata.
«In quel periodo Emiliano aveva confidato ai suoi più stretti collaboratori il suo progetto. La conseguenza? Che si sono messi contro perché ero fuori dal loro sistema. Hanno risposto con gelosia e interessi politici. Il settore era gestito da Loredana Capone e c’erano imprenditori ai quali probabilmente davo molto fastidio».

Cosa ha fatto?

«Emiliano mi disse che non sarei potuta entrare dalla porta, ma avrei dovuto aspettare e accedere dalla finestra. E comunque sarei arrivata sempre alla meta. Ho partecipato a un bando per un incarico semestrale prorogato per due anni. Purtroppo, mi sono fidata di false e frequenti promesse. All’arrivo del nuovo assessore al Turismo, Massimo Bray, sono stati bloccati tutti i contratti».

Può succedere.
«Certo, ma non doveva succedere. Tutti, dall’ex capo di gabinetto, Claudio Stefanazzi, al capo del dipartimento, Aldo Patruno, mi avevano dato rassicurazioni sull’arrivo, sempre imminente, di un nuovo contratto. Stesso discorso per il direttore di Puglia Promozione, Luca Scandale. Mi hanno preso in giro per quasi due anni. Sono rammaricata».

Nel frattempo ha comunque lavorato?
«Sì, come la preparazione della settimana Coreana, svolta in collaborazione con il Comune di Bari, e del Magna Grecia dove ho effettuato anche una consulenza extra organizzando una raccolta fondi per fini sociali. Ho coinvolto Sarah Ferguson, la duchessa di York, salvo poi scoprire che gli organizzatori non avevano fatto arrivare i fondi raccolti come stabilito. E soprattutto ho dovuto pagare tutte le spese. Emiliano dovrebbe riflettere sulle cose che succedono. Ho una reputazione da difendere e non mi fermerò: denuncerò il caso alla magistratura».

Ma la Puglia è una regione trendy. A giugno si celebrerà anche il G7 a Borgo Egnazia.
«Guardi, questa scelta mi lascia abbastanza perplessa. Come riportato anche da numerosi quotidiani parliamo di un resort realizzato dall’avvocato tributarista Sergio Melpignano coinvolto in vicende giudiziarie a tutti note. Sa come finì? Con un patteggiamento a un anno e sei mesi per corruzione. Non mi sembra una scelta di cui andare fieri».

Cosa farà?
«Denuncerò la Regione per danni materiali, per aver danneggiato la mia reputazione, per aver intaccato il mio vero capitale fatto di conoscenze e relazioni e, infine, per danni psicologici. La delusione è tanta, non si può pensare di parlare con le istituzioni ed essere ingannata. E soprattutto che il presidente Emiliano non abbia fatto nulla per preservare il rapporto umano».

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18 maggio 2024