Il Tribunale del Riesame di Napoli ha emesso le motivazioni della decisione di attenuare la misura degli arresti domiciliari per l’ex dirigente comunale ai Lavori Pubblici, Filomena Smiraglia. I giudici hanno accolto il ricorso dell’avvocato Marco Campora per sostituire gli arresti domiciliari con l’interdizione dai pubblici uffici, considerando che la stessa fosse adeguata alla luce delle dimissioni di Smiraglia dall’incarico pubblico. Tuttavia, l’impianto accusatorio nei suoi confronti è stato ritenuto valido per soddisfare le esigenze cautelari. Allo stesso tempo, i giudici hanno deciso di annullare l’ordinanza cautelare per l’architetto Fabio Guerriero, sottoposto agli arresti domiciliari insieme all’ex sindaco Gianluca Festa. Si attendono ulteriori motivazioni riguardanti altre persone coinvolte nell’inchiesta Dolce Vita, tra cui Vittorio Ambrosino, Gianluigi Marotta, Davide Mazza, Antonio Mazza e Germana Simeone. Le indagini hanno rivelato un presunto meccanismo per favorire il superamento delle prove in un concorso pubblico. Mentre Laura Nargi ha rinunciato ai suoi dispositivi sequestrati per consentire ulteriori accertamenti, si continuano le discussioni e valutazioni sulle misure cautelari per gli indagati coinvolti.

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