Di Cristina Ferri
La ciambella di Jane Eyre
Tutti dicevano che ero cattiva, e forse lo ero davvero
Jane Eyre
Nella casa di zia Reed la piccola Jane viveva nell’indifferenza più totale. Sua zia sembrava non nutrire alcun affetto materno per lei, e Jane si ripeteva che, se solo il signor Reed fosse stato vivo, l’avrebbe certamente trattata diversamente – se non altro con più riguardo di quanto non facesse lei.
John Reed, un monello di quattordici anni, non perdeva occasione per maltrattarla. In seguito a un brutto litigio avuto proprio con quest’ultimo, Jane viene rinchiusa dalla zia nella stanza rossa, «un ambiente quadrato dove si dormiva molto di rado», e lì viene travolta da pensieri angoscianti che rischiano quasi di farla impazzire.
Eppure, dinanzi gli strilli e i suoi disperati singhiozzi, la signora Reed rimane del tutto impassibile. «Abbot e Bessie, credo di aver dato ordine che Jane Eyre fosse lasciata nella stanza rossa finché non venissi a prenderla io stessa» fu la prima cosa che le uscì dalla bocca.
In seguito a questa terrificante esperienza, le viene offerta una deliziosa ciambella, ma la piccola non osa neanche avvicinarsi a quel piatto riccamente abbellito da un’effige di un uccello. Il desiderio di assaporare quel dolce è passato, così come il suo entusiasmo:
Bessie era scesa in cucina e tornò con una ciambella su di un certo piatto di porcellana dipinto a vivi colori dove un uccello del paradiso annidato in una ghirlanda di convolvoli e bocci di rosa suscitava sempre in me un’ammirazione entusiasta; spesso avevo chiesto di poter prendere in mano quel piatto per esaminarlo più da vicino, ma fin allora ero stata giudicata indegna di un tale privilegio. Quel prezioso piattino stava adesso sulle mie ginocchia ed io ero con dolcezza invitata a mangiare l’anello di delicata pasticceria che vi era sopra. Inutile regalo! Come tante altre cose sempre desiderate e sempre differite, veniva troppo tardi! Non potevo mangiare la ciambella; e le piume dell’uccello, le tinte dei fiori sembravano stranamente sbiaditi: misi da parte il piatto e il dolce.
Vediamo insieme la ricetta della ciambella di Jane Eyre:
Ingredienti
3 uova
150 g di zucchero
100 m di latte
100 m di olio di semi
250 g di farina 00 per dolci
1 bustina di lievito
Scorza grattugiata di 1 limone (a piacere)
Zucchero a velo per decorare
Preparazione
Preriscalda il forno a 180°C e imburra e infarina uno stampo per ciambella.
In una ciotola sbatti le uova con lo zucchero fino a ottenere un composto spumoso.
Aggiungi l’olio e il latte al composto di uova e zucchero mescolando bene.
Incorpora piano piano la farina, il lievito e la scorza di limone fino a ottenere un composto denso e omogeneo.
Versa l’impasto nello stampo preparato e livella la superficie con una spatola.
Inforna a 180° per circa 30-35 minuti o fin quando la ciambella risulta dorata.
Spolvera la ciambella con zucchero a velo prima di servire.
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