Omicidio Yana Malaiko: Dumitru cercò su internet come fare il veleno in casa
GABRIELE MORONI
Cronaca

Omicidio Yana Malaiko: Dumitru cercò su internet come fare il veleno in casa

Nuova udienza del processo contro l’ex fidanzato della giovane ucraina uccisa a Castiglione delle Stiviere. In aula ricostruita la notte della morte

Dumitru Stratan; a destra, Yana Malaiko

Dumitru Stratan; a destra, Yana Malaiko

Mantova, 20 maggio 2024 – Una ricerca che Dumitru Stratan effettua su come si fa un veleno in casa: manca soltanto un'ora alla terribile morte di Yana. Qualche giorno prima il moldavo ha fatto un'altra ricerca su come eliminare gli insetti. Le ultime immagini di Yana viva e quelle di Stratan che si deterge il sangue dal viso con una manica del maglione. Il trolley che per undici giorni è stata la bara, sotto la catasta di legna e fogliame che per undici giorni è stata il sudario di Yana. Il suo viso sfigurato dai colpi. Le chat, quella con cui la 23enne ucraina annuncia la decisione di lasciare Dumitru (detto Dima).

L’udienza

È vissuta su tutto questo la nuova udienza davanti alla Corte d'Assise di Mantova, nel processo a Dumitru Stratan, 35 anni, imputato dell'omicidio volontario di Yana, appesantito dalla premeditazione e da altre aggravanti, e di occultamento del suo cadavere. È la notte fra il 19 e il 20 gennaio dello scorso anno nel grande condominio, il “grattacielo” di piazzale della Resistenza, a Castiglione delle Stiviere.

Dopo la rottura del legame sentimentale, Yana è ospite di Cristina, la sorella di Dima. Le telecamere del palazzo riprendono Stratan al suo ingresso alle 23.58. Non sale nell'appartamento della sorella, pare invece osservare le telecamere. Si allontana 34 minuti dopo mezzanotte. Yana rincasa alle 1.30. Ha trascorso la serata con Andrei Cojocaru, il giovane moldavo con il quale sta trovando un nuovo affetto.

L’inganno

Stratan l'ha convinta a rientrare con il pretesto di restituirle Bulka, il cagnolino della ragazza, che non sta bene. Alle 1.35, sul notebook che verrà poi ritrovato in una delle camere da letto dell'appartamento, Stratan fa una ricerca web, in lingua russa, su come confezionare un veleno casalingo con le mani. Scorrono altre immagini.

Alle 2.12 la telecamera dentro casa riprendono Stratan che giocherella con Bulka, Yana che si cambia in camera da letto e poi si rilassa sul divano del soggiorno, come chi ritiene di non avere nulla da temere. Alle 2.50 l'ultimo video della vittima ancora in vita, mentre attraversa il soggiorno diretta alla camera da letto. Stratan la segue.

L'uomo ricompare alle 3.28. Cerca di pulirsi il viso e il sangue macchia la manica del maglione. Nelle immagini ingrandite e mostrate in aula compare anche una macchia di sangue sullo zigomo sinistro. Un'altra si è depositata sulla gamba destra dei pantaloni. Stratan va avanti e indietro più volte fra la zona cucina e la zona notte, con in mano quello che sembra un sacco nero dell'immondizia. A partire dalle 3.33 non viene più ripreso fino a quando non esce alle 4.10.

La scoperta

Il ritrovamento di Yana, il primo febbraio. Il fogliame fresco, che pare messo lì apposta, di recente, desta i primi sospetti. Le fotografie restituiscono tutto l'orrore di quel pomeriggio. Il corpo di Yana Malaiko, compresso a forza nel trolley. Ma chi l'ha uccisa non è riuscito a fare entrare anche la testa e le dita di una mano. Ecco il viso di Yana, tumefatto per i colpi ricevuti. Addosso ha il pigiamino azzurro.

In mattinata ha deposto per oltre quattro ore il luogotenente Luca Malvagia, del Nucleo informativo dei carabinieri di Mantova. Il sottufficiale ha ricostruito la successione delle chat scritte e scambiate da Yana a partire da quella del 24 dicembre, in cui annuncia ad Andrei la decisione di troncare definitivamente con Dima. Quando il giovane le chiede se il rapporto che hanno appena instaurato è qualcosa di più che un'amicizia, la risposta di Yana è un “sì”.