Alison - Elvis Costello (1977)

Con quel nome vero e strano (Declan Patrick Mac-Manus), quel nome da battaglia che evoca il Re, con quella faccia da elfo d'Irlanda e quegli occhialini alla Buddy Holly (almeno all'inizio), ha attraversato tutto l'arco costituzionale della musica, alitando sullo spettro del suono come un fantasma su un bimbo appena addormentato. Guidato dalla curiosità e dal talento, mosso dai venti dell'inquietudine, sorretto dalle sue ascendenze italiane, Elvis non the Pelvis è il più increlibile dei workabolic: malato di lavoro, spaventato dai cinque minuti di pausa fra un disco e l'altro. Inclassificabile, dunque artista completo, sempre in grado di individuare i punti cardinali dell'emozione.
Alison uscì il 21 maggio 1977, estratto dal primo album di Costello, My Aim Is True, verso contenuto proprio in Alison. Costello scrive la canzone dopo aver visto una ragazza bellissima lavorare come cassiera in un supermercato. Era così bella, ha detto il rocker nella sua autobiografia, che un tempo le avrebbero dedicato una nave e galantuomini si sarebbero sfidati a duello. Possedeva lo sguardo di chi aveva sognato una vita diversa ed era consapevole che solo un miracolo avrebbe cambiato le cose.

(M. Cotto - da Rock Therapy)

    

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