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Corsa all’Anello di Narni, vince il Terziere Fraporta. Il miglior cavaliere è Jacopo Rossi

di Redazione

Gara intensa e coinvolgente fino all’ultimo giro di pista a Narni, ma a vincere la 56esima edizione della Corsa all’Anello di Narni è il Terziere Fraporta. Si aggiudica il titolo di miglior cavaliere 2024 Jacopo Rossi.

In un Campo de li Giochi gremito, tra cori e colori, a vincere la 56esima edizione della Corsa all’Anello di Narni, domenica 12 maggio, è il Terziere di Fraporta con 235 punti, secondo posto per il Terziere di Santa Maria con 225 punti e terzo per il Mezule con 130 punti.

 

I vincitori

 

Nella prima tornata Ernesto Johan “Wilmi” Santirosi di Mezule su Deserto Proibito ha totalizzato 45 punti, Luca Paterni di Fraporta su Oro y Plata 75 punti, Marco Diafaldi di Santa Maria su Blue Madison 75 punti.

Nella seconda tornata Leonardo Piciucchi di Fraporta su Sou Encantada ha totalizzato punti75 punti, Tommaso Suadoni di Santa Maria su Schilla 75 punti, Tommaso Finestra di Mezule su Scoiattolina 55 punti.

Nella terza tornata Marco Bisonni di Santa Maria su Sky Bridge ha totalizzato 75 punti. Una caduta del cavaliere Mattia Zannori su Demurone ha portato punti zero al primo giro di campo e al suo posto è entrato Luca Chitarrini su Lupa della Sila che ha totalizzato 30 punti, Jacopo Rossi di Fraporta su Don Medellin 85 punti.

A conquistare il titolo del miglior cavaliere di questo 2024 è Jacopo Rossi.

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  • 𝕊𝕒𝕟𝕥𝕒 ℝ𝕚𝕥𝕒 𝕕𝕒 ℂ𝕒𝕤𝕔𝕚𝕒 nasce come 𝐌𝐚𝐫𝐠𝐡𝐞𝐫𝐢𝐭𝐚 𝐋𝐨𝐭𝐭𝐢 a 𝐑𝐨𝐜𝐜𝐚𝐩𝐨𝐫𝐞𝐧𝐚, probabilmente nel 𝟏𝟑𝟖𝟏. Si innamora di 𝐏𝐚𝐨𝐥𝐨 𝐝𝐢 𝐅𝐞𝐫𝐝𝐢𝐧𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐝𝐢 𝐌𝐚𝐧𝐜𝐢𝐧𝐨 con il quale si sposa e ha due figli. Una volta trasferitisi al "Mulinaccio" però, Paolo viene assassinato. Alla sua tragica morte, segue anche quella dei due figli ed è a questo punto, a 𝟑𝟔 𝐚𝐧𝐧𝐢, che 𝐑𝐢𝐭𝐚 si rifugia nella preghiera bussando alla porta del 𝐌𝐨𝐧𝐚𝐬𝐭𝐞𝐫𝐨 𝐝𝐢 𝐒𝐚𝐧𝐭𝐚 𝐌𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐌𝐚𝐝𝐝𝐚𝐥𝐞𝐧𝐚. Nel 𝟏𝟒𝟓𝟕, 𝐑𝐢𝐭𝐚 si ammala gravemente e trascorre lunghi periodi nella sua cella dove la nostalgia per la vita passata si fa sempre più forte. Ora che sente avvicinarsi la fine, desidera sapere se il Signore abbia accolto i suoi cari e così chiede un 𝐬𝐞𝐠𝐧𝐨 𝐚 𝐃𝐢𝐨 e il cielo non manca di risponderle. 𝑅𝑖𝑡𝑎, 𝑚𝑎𝑙𝑎𝑡𝑎 𝑒 𝑠𝑜𝑓𝑓𝑒𝑟𝑒𝑛𝑡𝑒, 𝑐ℎ𝑖𝑒𝑑𝑒 𝑎 𝑢𝑛𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑑𝑖 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑎𝑟𝑒 𝑛𝑒𝑙 𝑠𝑢𝑜 𝑜𝑟𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑅𝑜𝑐𝑐𝑎𝑝𝑜𝑟𝑒𝑛𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑐𝑜𝑔𝑙𝑖𝑒𝑟𝑒 𝑢𝑛𝑎 𝑟𝑜𝑠𝑎 𝑒 𝑑𝑢𝑒 𝑓𝑖𝑐ℎ𝑖. È 𝑢𝑛 𝑔𝑒𝑛𝑛𝑎𝑖𝑜 𝑛𝑒𝑣𝑜𝑠𝑜 𝑒 𝑓𝑟𝑒𝑑𝑑𝑜, 𝑚𝑎 𝑙𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑠𝑖 𝑟𝑒𝑐𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑞𝑢𝑒 𝑎𝑙𝑙’𝑜𝑟𝑡𝑜 𝑑𝑜𝑣𝑒 𝑖𝑛𝑎𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑎𝑡𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑡𝑟𝑜𝑣𝑎 𝑠𝑖𝑎 𝑙𝑎 𝑟𝑜𝑠𝑎 𝑠𝑖𝑎 𝑖 𝑑𝑢𝑒 𝑓𝑖𝑐ℎ𝑖 𝑟𝑖𝑐ℎ𝑖𝑒𝑠𝑡𝑖. 𝐿𝑖 𝑟𝑎𝑐𝑐𝑜𝑔𝑙𝑖𝑒 𝑒 𝑙𝑖 𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎 𝑎 𝑅𝑖𝑡𝑎, 𝑐ℎ𝑒 𝑔𝑟𝑎𝑧𝑖𝑒 𝑎 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑑𝑜𝑛𝑜, 𝑐𝑎𝑝𝑖𝑠𝑐𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑒 𝑠𝑢𝑒 𝑝𝑟𝑒𝑔ℎ𝑖𝑒𝑟𝑒 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑒 𝑒𝑠𝑎𝑢𝑑𝑖𝑡𝑒: 𝑖𝑙 𝑚𝑎𝑟𝑖𝑡𝑜 𝑒 𝑖 𝑑𝑢𝑒 𝑓𝑖𝑔𝑙𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑖 𝑎𝑐𝑐𝑜𝑙𝑡𝑖 𝑑𝑎 𝐷𝑖𝑜 𝑖𝑛 𝑃𝑎𝑟𝑎𝑑𝑖𝑠𝑜. Così si realizza uno degli episodi più noti della vita di 𝐒𝐚𝐧𝐭𝐚 𝐑𝐢𝐭𝐚, quello che la lega indissolubilmente alla 𝐫𝐨𝐬𝐚 🌹, simbolo di un'umile donna riuscita a fiorire nella fede, nonostante le spine che la vita le aveva riservato. Rita muore nel 𝟏𝟒𝟓𝟕, il 𝟐𝟐 𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨, data nella quale viene celebrata ogni anno. #aboutumbria #aboutumbriamagazine #santaritadacascia #cascia #santarita #rosa #roccaporena #umbria #fede #tradizioneumbra #santi #santiumbri #santaritadacascia🌹
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1 settimana ago
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Nella località di 𝐏𝐫𝐞𝐜𝐢 (𝐂𝐚𝐬𝐜𝐢𝐚), grazie all'enorme impegno di alcuni agricoltori locali, sopravvive ancora oggi un 𝐥𝐞𝐠𝐮𝐦𝐞 𝐚𝐧𝐭𝐢𝐜𝐨 che rischia di scomparire a causa delle condizioni impervie del territorio e della morfologia della pianta stessa: la ℝ𝕠𝕧𝕖𝕛𝕒. Questo legume - conosciuto anche come 𝑝𝑖𝑠𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑑𝑒𝑖 𝑐𝑎𝑚𝑝𝑖, 𝑟𝑜𝑏𝑖𝑔𝑙𝑖𝑜 𝑜 𝑐𝑜𝑟𝑏𝑒𝑙𝑙𝑜 - estremamente nutriente, dall'elevato apporto di 𝐩𝐫𝐨𝐭𝐞𝐢𝐧𝐞, 𝐟𝐨𝐬𝐟𝐨𝐫𝐨, 𝐜𝐚𝐫𝐛𝐨𝐢𝐝𝐫𝐚𝐭𝐢 e dal 𝐫𝐢𝐝𝐨𝐭𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐞𝐧𝐮𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐠𝐫𝐚𝐬𝐬𝐢, è ad oggi considerato 𝑷𝒓𝒆𝒔𝒊𝒅𝒊𝒐 𝑺𝒍𝒐𝒘 𝑭𝒐𝒐𝒅. @slow_food_italia #aboutumbria #aboutumbriamagazine #roveja #legumi #legumiantichi #umbria #cascia #prodottiumbri #eccellenzeumbre #presidioslowfood #presidioslowfooditalia #ınstagood #instafood #foddiegram #fooditaly
Nella località di 𝐏𝐫𝐞𝐜𝐢 (𝐂𝐚𝐬𝐜𝐢𝐚), grazie all'enorme impegno di alcuni agricoltori locali, sopravvive ancora oggi un 𝐥𝐞𝐠𝐮𝐦𝐞 𝐚𝐧𝐭𝐢𝐜𝐨 che rischia di scomparire a causa delle condizioni impervie del territorio e della morfologia della pianta stessa: la ℝ𝕠𝕧𝕖𝕛𝕒. Questo legume - conosciuto anche come 𝑝𝑖𝑠𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑑𝑒𝑖 𝑐𝑎𝑚𝑝𝑖, 𝑟𝑜𝑏𝑖𝑔𝑙𝑖𝑜 𝑜 𝑐𝑜𝑟𝑏𝑒𝑙𝑙𝑜 - estremamente nutriente, dall'elevato apporto di 𝐩𝐫𝐨𝐭𝐞𝐢𝐧𝐞, 𝐟𝐨𝐬𝐟𝐨𝐫𝐨, 𝐜𝐚𝐫𝐛𝐨𝐢𝐝𝐫𝐚𝐭𝐢 e dal 𝐫𝐢𝐝𝐨𝐭𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐞𝐧𝐮𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐠𝐫𝐚𝐬𝐬𝐢, è ad oggi considerato 𝑷𝒓𝒆𝒔𝒊𝒅𝒊𝒐 𝑺𝒍𝒐𝒘 𝑭𝒐𝒐𝒅. @slow_food_italia #aboutumbria #aboutumbriamagazine #roveja #legumi #legumiantichi #umbria #cascia #prodottiumbri #eccellenzeumbre #presidioslowfood #presidioslowfooditalia #ınstagood #instafood #foddiegram #fooditaly
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Nella località di 𝐏𝐫𝐞𝐜𝐢 (𝐂𝐚𝐬𝐜𝐢𝐚), grazie all'enorme impegno di alcuni agricoltori locali, sopravvive ancora oggi un 𝐥𝐞𝐠𝐮𝐦𝐞 𝐚𝐧𝐭𝐢𝐜𝐨 che rischia di scomparire a causa delle condizioni impervie del territorio e della morfologia della pianta stessa: la ℝ𝕠𝕧𝕖𝕛𝕒. Questo legume - conosciuto anche come 𝑝𝑖𝑠𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑑𝑒𝑖 𝑐𝑎𝑚𝑝𝑖, 𝑟𝑜𝑏𝑖𝑔𝑙𝑖𝑜 𝑜 𝑐𝑜𝑟𝑏𝑒𝑙𝑙𝑜 - estremamente nutriente, dall'elevato apporto di 𝐩𝐫𝐨𝐭𝐞𝐢𝐧𝐞, 𝐟𝐨𝐬𝐟𝐨𝐫𝐨, 𝐜𝐚𝐫𝐛𝐨𝐢𝐝𝐫𝐚𝐭𝐢 e dal 𝐫𝐢𝐝𝐨𝐭𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐞𝐧𝐮𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐠𝐫𝐚𝐬𝐬𝐢, è ad oggi considerato 𝑷𝒓𝒆𝒔𝒊𝒅𝒊𝒐 𝑺𝒍𝒐𝒘 𝑭𝒐𝒐𝒅. @slow_food_italia #aboutumbria #aboutumbriamagazine #roveja #legumi #legumiantichi #umbria #cascia #prodottiumbri #eccellenzeumbre #presidioslowfood #presidioslowfooditalia #ınstagood #instafood #foddiegram #fooditaly
1 settimana ago
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Una delle mete a cui non si può rinunciare vistando 𝐂𝐚𝐬𝐜𝐢𝐚 è il 𝕊𝕒𝕟𝕥𝕦𝕒𝕣𝕚𝕠 𝕕𝕚 𝕊𝕒𝕟𝕥𝕒 ℝ𝕚𝕥𝕒 𝕚𝕟 ℝ𝕠𝕔𝕔𝕒𝕡𝕠𝕣𝕖𝕟𝕒, progettato dall'architetto torinese 𝐎𝐫𝐞𝐬𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐏𝐢𝐚𝐧𝐚 e consacrato nel 𝟏𝟗𝟒𝟖. L'edificio è circondato da un 𝐪𝐮𝐚𝐝𝐫𝐢𝐩𝐨𝐫𝐭𝐢𝐜𝐨 realizzato in pietra bianca locale e composto di cinque archi su ogni lato; al centro di quello antistante la facciata, è stata collocata nel 𝟏𝟗𝟔𝟖 una 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐮𝐚 𝐛𝐫𝐨𝐧𝐳𝐞𝐚 𝐝𝐢 𝐒𝐚𝐧𝐭𝐚 𝐑𝐢𝐭𝐚 𝐯𝐞𝐬𝐭𝐢𝐭𝐚 𝐝𝐚 𝐩𝐨𝐩𝐨𝐥𝐚𝐧𝐚, opera dello scultore 𝐕𝐞𝐧𝐚𝐧𝐳𝐨 𝐂𝐫𝐨𝐜𝐞𝐭𝐭𝐢 di 𝐑𝐨𝐦𝐚. La navata centrale è affiancata da due cappelle. In quella di destra viene conservato, in una teca argentea, il 𝐦𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐒𝐚𝐧𝐭𝐚, mentre l'abside è interamente decorato da un mosaico di 𝐑𝐢𝐠𝐡𝐢𝐧𝐢-𝐏𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢. 𝐂𝐚𝐬𝐜𝐢𝐚, che grazie alla figura di 𝐒𝐚𝐧𝐭𝐚 𝐑𝐢𝐭𝐚 è strettamente connessa alla 𝒓𝒐𝒔𝒂 e al suo simbolismo, è direttamente legata anche al 𝒓𝒐𝒔𝒐𝒏𝒆, elemento architettonico simbolo del 𝐝𝐨𝐦𝐢𝐧𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐂𝐫𝐢𝐬𝐭𝐨 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐚 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐚. Il 𝒓𝒐𝒔𝒐𝒏𝒆 - accrescitivo del termine di derivazione latina 𝑟𝑜𝑠𝑎 che ne suggerisce proprio la somiglianza con la struttura del fiore - è un 𝐫𝐢𝐜𝐚𝐦𝐨 𝐝𝐢 𝐩𝐢𝐞𝐭𝐫𝐚 che posto sulle facciate delle chiese, filtra la luce divina irradiando le navate principali. Di questo importante elemento, che rappresenta l'anello di congiunzione tra il mondo umano e quello divino, è ricca l'architettura religiosa dell'Umbria in generale e della 𝐕𝐚𝐥𝐧𝐞𝐫𝐢𝐧𝐚 nello specifico. Scopriamone i segreti insieme a 𝐆𝐢𝐮𝐥𝐢𝐚 𝐕𝐞𝐧𝐭𝐮𝐫𝐢𝐧𝐢 e al suo articolo 𝑹𝒊𝒄𝒂𝒎𝒊 𝒅𝒊 𝒍𝒖𝒄𝒆, 𝒊 𝒓𝒐𝒔𝒐𝒏𝒊 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒄𝒉𝒊𝒆𝒔𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝑽𝒂𝒍𝒏𝒆𝒓𝒊𝒏𝒂. 👉 link nelle storie in evidenza! #aboutumbria #aboutumbriamagazine #cascia #roccaporena #santarita #santaritadacascia #rosa #rosone #santuario #valnerina #umbria #santiumbri #terradisanti #arte #arteumbra #artereligiosa #architettura #architetturaumbra #architetturareligiosa
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Una delle mete a cui non si può rinunciare vistando 𝐂𝐚𝐬𝐜𝐢𝐚 è il 𝕊𝕒𝕟𝕥𝕦𝕒𝕣𝕚𝕠 𝕕𝕚 𝕊𝕒𝕟𝕥𝕒 ℝ𝕚𝕥𝕒 𝕚𝕟 ℝ𝕠𝕔𝕔𝕒𝕡𝕠𝕣𝕖𝕟𝕒, progettato dall'architetto torinese 𝐎𝐫𝐞𝐬𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐏𝐢𝐚𝐧𝐚 e consacrato nel 𝟏𝟗𝟒𝟖. L'edificio è circondato da un 𝐪𝐮𝐚𝐝𝐫𝐢𝐩𝐨𝐫𝐭𝐢𝐜𝐨 realizzato in pietra bianca locale e composto di cinque archi su ogni lato; al centro di quello antistante la facciata, è stata collocata nel 𝟏𝟗𝟔𝟖 una 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐮𝐚 𝐛𝐫𝐨𝐧𝐳𝐞𝐚 𝐝𝐢 𝐒𝐚𝐧𝐭𝐚 𝐑𝐢𝐭𝐚 𝐯𝐞𝐬𝐭𝐢𝐭𝐚 𝐝𝐚 𝐩𝐨𝐩𝐨𝐥𝐚𝐧𝐚, opera dello scultore 𝐕𝐞𝐧𝐚𝐧𝐳𝐨 𝐂𝐫𝐨𝐜𝐞𝐭𝐭𝐢 di 𝐑𝐨𝐦𝐚. La navata centrale è affiancata da due cappelle. In quella di destra viene conservato, in una teca argentea, il 𝐦𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐒𝐚𝐧𝐭𝐚, mentre l'abside è interamente decorato da un mosaico di 𝐑𝐢𝐠𝐡𝐢𝐧𝐢-𝐏𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢. 𝐂𝐚𝐬𝐜𝐢𝐚, che grazie alla figura di 𝐒𝐚𝐧𝐭𝐚 𝐑𝐢𝐭𝐚 è strettamente connessa alla 𝒓𝒐𝒔𝒂 e al suo simbolismo, è direttamente legata anche al 𝒓𝒐𝒔𝒐𝒏𝒆, elemento architettonico simbolo del 𝐝𝐨𝐦𝐢𝐧𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐂𝐫𝐢𝐬𝐭𝐨 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐚 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐚. Il 𝒓𝒐𝒔𝒐𝒏𝒆 - accrescitivo del termine di derivazione latina 𝑟𝑜𝑠𝑎 che ne suggerisce proprio la somiglianza con la struttura del fiore - è un 𝐫𝐢𝐜𝐚𝐦𝐨 𝐝𝐢 𝐩𝐢𝐞𝐭𝐫𝐚 che posto sulle facciate delle chiese, filtra la luce divina irradiando le navate principali. Di questo importante elemento, che rappresenta l'anello di congiunzione tra il mondo umano e quello divino, è ricca l'architettura religiosa dell'Umbria in generale e della 𝐕𝐚𝐥𝐧𝐞𝐫𝐢𝐧𝐚 nello specifico. Scopriamone i segreti insieme a 𝐆𝐢𝐮𝐥𝐢𝐚 𝐕𝐞𝐧𝐭𝐮𝐫𝐢𝐧𝐢 e al suo articolo 𝑹𝒊𝒄𝒂𝒎𝒊 𝒅𝒊 𝒍𝒖𝒄𝒆, 𝒊 𝒓𝒐𝒔𝒐𝒏𝒊 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒄𝒉𝒊𝒆𝒔𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝑽𝒂𝒍𝒏𝒆𝒓𝒊𝒏𝒂. 👉 link nelle storie in evidenza! #aboutumbria #aboutumbriamagazine #cascia #roccaporena #santarita #santaritadacascia #rosa #rosone #santuario #valnerina #umbria #santiumbri #terradisanti #arte #arteumbra #artereligiosa #architettura #architetturaumbra #architetturareligiosa
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𝕊𝕒𝕟𝕥𝕒 ℝ𝕚𝕥𝕒 𝕕𝕒 ℂ𝕒𝕤𝕔𝕚𝕒 nasce come 𝐌𝐚𝐫𝐠𝐡𝐞𝐫𝐢𝐭𝐚 𝐋𝐨𝐭𝐭𝐢 a 𝐑𝐨𝐜𝐜𝐚𝐩𝐨𝐫𝐞𝐧𝐚, probabilmente nel 𝟏𝟑𝟖𝟏. Si innamora di 𝐏𝐚𝐨𝐥𝐨 𝐝𝐢 𝐅𝐞𝐫𝐝𝐢𝐧𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐝𝐢 𝐌𝐚𝐧𝐜𝐢𝐧𝐨 con il quale si sposa e ha due figli. Una volta trasferitisi al "Mulinaccio" però, Paolo viene assassinato. Alla sua tragica morte, segue anche quella dei due figli ed è a questo punto, a 𝟑𝟔 𝐚𝐧𝐧𝐢, che 𝐑𝐢𝐭𝐚 si rifugia nella preghiera bussando alla porta del 𝐌𝐨𝐧𝐚𝐬𝐭𝐞𝐫𝐨 𝐝𝐢 𝐒𝐚𝐧𝐭𝐚 𝐌𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐌𝐚𝐝𝐝𝐚𝐥𝐞𝐧𝐚. Nel 𝟏𝟒𝟓𝟕, 𝐑𝐢𝐭𝐚 si ammala gravemente e trascorre lunghi periodi nella sua cella dove la nostalgia per la vita passata si fa sempre più forte. Ora che sente avvicinarsi la fine, desidera sapere se il Signore abbia accolto i suoi cari e così chiede un 𝐬𝐞𝐠𝐧𝐨 𝐚 𝐃𝐢𝐨 e il cielo non manca di risponderle. 𝑅𝑖𝑡𝑎, 𝑚𝑎𝑙𝑎𝑡𝑎 𝑒 𝑠𝑜𝑓𝑓𝑒𝑟𝑒𝑛𝑡𝑒, 𝑐ℎ𝑖𝑒𝑑𝑒 𝑎 𝑢𝑛𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑑𝑖 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑎𝑟𝑒 𝑛𝑒𝑙 𝑠𝑢𝑜 𝑜𝑟𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑅𝑜𝑐𝑐𝑎𝑝𝑜𝑟𝑒𝑛𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑐𝑜𝑔𝑙𝑖𝑒𝑟𝑒 𝑢𝑛𝑎 𝑟𝑜𝑠𝑎 𝑒 𝑑𝑢𝑒 𝑓𝑖𝑐ℎ𝑖. È 𝑢𝑛 𝑔𝑒𝑛𝑛𝑎𝑖𝑜 𝑛𝑒𝑣𝑜𝑠𝑜 𝑒 𝑓𝑟𝑒𝑑𝑑𝑜, 𝑚𝑎 𝑙𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑠𝑖 𝑟𝑒𝑐𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑞𝑢𝑒 𝑎𝑙𝑙’𝑜𝑟𝑡𝑜 𝑑𝑜𝑣𝑒 𝑖𝑛𝑎𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑎𝑡𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑡𝑟𝑜𝑣𝑎 𝑠𝑖𝑎 𝑙𝑎 𝑟𝑜𝑠𝑎 𝑠𝑖𝑎 𝑖 𝑑𝑢𝑒 𝑓𝑖𝑐ℎ𝑖 𝑟𝑖𝑐ℎ𝑖𝑒𝑠𝑡𝑖. 𝐿𝑖 𝑟𝑎𝑐𝑐𝑜𝑔𝑙𝑖𝑒 𝑒 𝑙𝑖 𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎 𝑎 𝑅𝑖𝑡𝑎, 𝑐ℎ𝑒 𝑔𝑟𝑎𝑧𝑖𝑒 𝑎 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑑𝑜𝑛𝑜, 𝑐𝑎𝑝𝑖𝑠𝑐𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑒 𝑠𝑢𝑒 𝑝𝑟𝑒𝑔ℎ𝑖𝑒𝑟𝑒 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑒 𝑒𝑠𝑎𝑢𝑑𝑖𝑡𝑒: 𝑖𝑙 𝑚𝑎𝑟𝑖𝑡𝑜 𝑒 𝑖 𝑑𝑢𝑒 𝑓𝑖𝑔𝑙𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑖 𝑎𝑐𝑐𝑜𝑙𝑡𝑖 𝑑𝑎 𝐷𝑖𝑜 𝑖𝑛 𝑃𝑎𝑟𝑎𝑑𝑖𝑠𝑜. Così si realizza uno degli episodi più noti della vita di 𝐒𝐚𝐧𝐭𝐚 𝐑𝐢𝐭𝐚, quello che la lega indissolubilmente alla 𝐫𝐨𝐬𝐚 🌹, simbolo di un'umile donna riuscita a fiorire nella fede, nonostante le spine che la vita le aveva riservato. Rita muore nel 𝟏𝟒𝟓𝟕, il 𝟐𝟐 𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨, data nella quale viene celebrata ogni anno. #aboutumbria #aboutumbriamagazine #santaritadacascia #cascia #santarita #rosa #roccaporena #umbria #fede #tradizioneumbra #santi #santiumbri #santaritadacascia🌹
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ℂ𝕒𝕤𝕔𝕚𝕒, città umbra legata a doppio filo a 𝐒𝐚𝐧𝐭𝐚 𝐑𝐢𝐭𝐚, conserva diversi luoghi che vale la pena visitare. Dalle chiese ai palazzi, fino al museo civico, ℂ𝕒𝕤𝕔𝕚𝕒 nasconde molte testimonianze archeologiche che raccontano una sua presenza fin dall’𝐞𝐭à 𝐩𝐫𝐞𝐫𝐨𝐦𝐚𝐧𝐚, mentre il borgo, l’𝑎𝑔𝑒𝑟 𝐶𝑎𝑠𝑠𝑖𝑎𝑛𝑢𝑠 dei diplomi medievali, potrebbe essere l’erede di un piccolo insediamento rurale frequentato già all’epoca. Scopri di più su questo meraviglioso borgo dell'Umbria nel nostro articolo 𝑪𝒂𝒔𝒄𝒊𝒂 𝒏𝒐𝒏 è 𝒔𝒐𝒍𝒐 𝑺𝒂𝒏𝒕𝒂 𝑹𝒊𝒕𝒂, 𝒄’è 𝒕𝒂𝒏𝒕𝒐 𝒅𝒂 𝒔𝒄𝒐𝒑𝒓𝒊𝒓𝒆. 👉 Link nelle storie in evidenza! #aboutumbria #aboutumbriamagazine #cascia #casciaumbria #santaritadacascia #santarita #roccaporena #santuariosantarita #umbria #umbriagram #italia #borghitalia
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ℂ𝕒𝕤𝕔𝕚𝕒, città umbra legata a doppio filo a 𝐒𝐚𝐧𝐭𝐚 𝐑𝐢𝐭𝐚, conserva diversi luoghi che vale la pena visitare. Dalle chiese ai palazzi, fino al museo civico, ℂ𝕒𝕤𝕔𝕚𝕒 nasconde molte testimonianze archeologiche che raccontano una sua presenza fin dall’𝐞𝐭à 𝐩𝐫𝐞𝐫𝐨𝐦𝐚𝐧𝐚, mentre il borgo, l’𝑎𝑔𝑒𝑟 𝐶𝑎𝑠𝑠𝑖𝑎𝑛𝑢𝑠 dei diplomi medievali, potrebbe essere l’erede di un piccolo insediamento rurale frequentato già all’epoca. Scopri di più su questo meraviglioso borgo dell'Umbria nel nostro articolo 𝑪𝒂𝒔𝒄𝒊𝒂 𝒏𝒐𝒏 è 𝒔𝒐𝒍𝒐 𝑺𝒂𝒏𝒕𝒂 𝑹𝒊𝒕𝒂, 𝒄’è 𝒕𝒂𝒏𝒕𝒐 𝒅𝒂 𝒔𝒄𝒐𝒑𝒓𝒊𝒓𝒆. 👉 Link nelle storie in evidenza! #aboutumbria #aboutumbriamagazine #cascia #casciaumbria #santaritadacascia #santarita #roccaporena #santuariosantarita #umbria #umbriagram #italia #borghitalia
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