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Donne risolute in 9 film e serie tv | TV Sorrisi e Canzoni
Non solo Anya Taylor-Joy: tra avvocate ardimentose, sicarie infallibili e eroine coraggiose, un ripasso di figure femminili tra grande e piccolo schermo con cui è bene non mettersi a litigare
L'industria mainstream le ha scoperte, e successivamente sdoganate, con e grazie alla Ripley di "Alien" alias Sigourney Weaver, coriacea e androgina tenente che, unica superstite dell'aggressione sulla nave spaziale da parte di mamma xenomorfa, tiene testa alla creatura extraterrestre senza perdere la calma (né il suo gatto). Esplodono poi definitivamente, nell'ambito hollywoodiano delle grandi saghe per ragazzi (e ragazze!), grazie a "Hunger Games" e all'impavida Katniss di Jennifer Lawrence, contraddittoria, ruvida, coraggiosa ma refrattaria ai ruoli e alle etichette che le vogliono forzare addosso.
Le donne badass hanno frequentato cinema e tv non per forza in vesti belligeranti e antagoniste. Non per forza in un solo genere: horror come "Il silenzio degli innocenti" o il più recente "Finché morte non ci separi"; sci-fi, impossibile non citare la Sarah Connor di "Terminator" o la Trinity di "Matrix"; supereroico con "Black Widow" e "Wonder Woman". Senza dimenticare l'action di avventura, come nel caso dell'imminente "Furiosa: A Mad Max Saga", in sala dal 23 maggio dopo l'anteprima al 77° Festival di Cannes, che vede Anya Taylor-Joy prendere il testimone di Charlize Theron nei panni di una delle eroine più incisive degli ultimi anni. Donne immaginarie ma rivoluzionarie che, per narrazione e interpretazioni, hanno fatto la storia fra cinema e tv.
"Kill Bill Vol.1 e 2" - Netflix
"Buffy l’ammazzavampiri" - Disney+
"Thelma & Louise" - Prime Video
“Killing Eve” - Now, TimVision
“Il trono di spade” - Now
“Gone Girl - L'amore bugiardo" - Disney+, Netflix, Prime Video
“Millennium - Uomini che odiano le donne” - Prime Video
“Vikings” - Netflix
“Better Call Saul” - Netflix
Kill Bill Vol. 1 e 2
Ha compiuto da poco vent'anni il dittico di Quentin Tarantino distribuito fra il 2003 e il 2004, con protagonista la memorabile Uma Thurman, ex sicaria - nome in codice Black Mamba - in cerca di vendetta contro i responsabili del Massacro ai Due Pini, in seguito al quale lei ha perso il promesso sposo e la figlia che portava in grembo. Ultimo della lista nera - e più importante - l'ex grande amore Bill (Keith Carradine). Un capolavoro pulp che riscrive il concetto di citazionismo.
Entrambi su Netflix
Buffy l'ammazzavampiri
Niente sarà più come prima nella televisione e nella drammaturgia seriale dopo l'avvento tellurico della cacciatrice di demoni e forze oscure Buffy Summers (Sarah Michelle Gellar) che deve affrontare, in parallelo, i tormenti e le mutazioni altrettanto orrorifiche dell'adolescenza. Tra contaminazioni e rivoluzioni stilistico-narrative, la serie creata da Joss Whedon, in onda dal 1997 al 2003 per sette stagioni, farà la storia (non solo) del genere.
Su Disney+
Thelma & Louise
Da un classico epocale all'altro. Non sempre all'incidenza nell'immaginario culturale e allo sconvolgimento dell'industria da parte di un film corrisponde un alto valore qualitativo: non è tuttavia il caso di "Thelma & Louise", capolavoro con il quale Ridley Scott nel 1991 rovescia le regole dei personaggi femminili al cinema. Le eponime protagoniste interpretate da Susan Sarandon e Geena Davis, migliori amiche in viaggio e poi in fuga, dopo l'omicidio del marito violento di una delle due, sono libere dai cliché che fino ad allora costringevano le donne in figure ancillari e rispettose.
Su Prime Video
Killing Eve
Altro giro, altra rivoluzione, stavolta su piccolo schermo. Quante volte ci è stato riproposto il gioco del gatto col topo tra un ispettore di polizia senza macchia e un criminale inafferrabile, l'uno specchio dell'altro? Nello show (2018-2022) ideato da Phoebe Waller Bridge ("Fleabag"), i ruoli si invertono, il genere si ribalta, in tutti i sensi. Una funzionaria dell'MI5 (Sandra Oh) sviluppa un'ossessione per la serial killer Villanelle (Jodie Comer), a sua volta assai affascinata dall'agente... Showrunner della seconda stagione è stata Emerald Fennell, poi premio Oscar per "Una donna promettente".
Su Now, TimVision
Il trono di spade
Non è finita bene per la preferita dalla stragrande maggioranza del fandom, Daenerys Targaryen (Emilia Clarke). Aspirante al trono di spade e legittima erede (ma non l'unica...) al governo di Westeros, il mondo fantasy creato da George R.R. Martin nelle sue "Cronache del ghiaccio e del fuoco" e adattato nel seguitissimo show HBO (sette stagioni, 2011-2019) da David Benioff e D.B. Weiss. La regina dei draghi è una delle tante figure femminili complesse e contraddittorie, principesse e guerriere (da Sansa a Cersei, da Arya a Brienne) che hanno infiammato un tifo disparato facendoci sognare un'alleanza decisiva.
Su Now
Gone Girl - L'amore bugiardo
Il suo monologo sulla "cool girl", un modello irraggiungibile per qualsiasi donna e creato dal sistema patriarcale a uso e consumo dell'uomo, è da antologia. Ed è una figura immensamente complicata, anche detestabile, ma di certo indelebile, quella di Amy Dunne (Rosamund Pike), che nel grande film diretto da David Fincher nel 2014 - e che si apre proprio con la di lei sparizione - non è mai quello che sembra.
Su Disney+, Netflix, Prime Video
Millennium - Uomini che odiano le donne
All'origine c'è il ciclo di romanzi dello svedese Stieg Larsson, il cui primo libro era già stato adattato per il grande schermo nel 2009 da Niels Arden Oplev, con Noomi Rapace nei panni della hacker solitaria e tormentataLisbeth Salander. Il thriller firmato nel 2011 da Fincher riprende il medesimo romanzo e assegna la parte della giovane investigatrice a Rooney Mara, che la connota di un'ulteriore sfaccettatura struggente e romantica.
Su Prime Video
Vikings
La saga romanzata dei guerrieri vichinghi e dell'ascesa al potere di Ragnar Lothbrok (Travis Fimmel), secondo la leggenda discendente diretto del dio Odino, si articola in sei stagioni (2013-2021) firmate da Michael Hirst. Ma in questo ribollire testosteronico e virile si staglia l'indomita norrena Lagertha (Katheryn Winnick), moglie dell'eroe, eppure mai nella sua ombra.
Su Netflix
Better Call Saul
Sì, Saul Goodman aggiusta i problemi. Ma Kim Wexler (Rhea Seehorn) - avvocata allo studio legale HHM, sua amica, sua complice e poi compagna - gli sta accanto e talvolta lo precede, per intelligenza e lucidità. Uno degli elementi indimenticabili dello show (2015-2022), spinoff di "Breaking Bad", sempre creato da Vince Gilligan, e personaggio femminile da manuale, per coerenza, profondità e allergia agli stereotipi della donna solo e monoliticamente tosta.