Ferrari: criticabili scelte strategiche hanno inciso sul risultato finale? - Formu1a.uno

Ferrari: criticabili scelte strategiche hanno inciso sul risultato finale?

Piergiuseppe Donadoni
21 Mag, 2024

Il GP di Imola ha visto lottare per la vittoria la Red Bull di Max Verstappen e la Mclaren di Lando Norris, con la Ferrari di Charles Leclerc che ha terminato la gara a soli 8 secondi, in una differenza complessiva media di un solo decimo al giro in termini di passo gara. Uno spettacolo più unico che raro quello di avere tre diverse macchine così ravvicinate, in una gara molto tirata e che ha quindi messo in mostra i veri valori, compresi quelli della Red Bull del tre volte campione del mondo.

Imola pista non adatta alle F1 moderne sia per layout che per una pit lane troppo lunga

Peccato però che la pista di Imola si sia confermata nuovamente, senza alcuna sorpresa, non adatta alle F1 moderne, con una atavica difficoltà nell’effettuare sorpassi, che ha limitato uno spettacolo che avrebbe potuto essere ancora più evidente, soprattutto per lo spettatore medio. La Pirelli ha fatto il massimo, portando le tre mescole più morbide della gamma, tuttavia, il tantissimo tempo perso nel percorrere la pit lane e i 2-3 secondi per effettuare la sosta (sommati fanno la bellezza di 30-31 secondi) ha fatto desistere i team di testa nell’attuare una gara a due soste, che avrebbe potuto limitare certamente le difficoltà di effettuare sorpassi in pista. La FIA un po ‘ meno visto che è stata accorciata l’unica zona DRS del tracciato. “Speriamo che dall’anno prossimo torni più lunga, perché chiaramente non so come sia stato la gara per gli altri, ma la mia è stata piuttosto noiosa.” ha affermato Oscar Piastri.

“Le varie squadre calcolano le strategie tenendo conto di vari parametri, non solo il degrado gomma ma anche, per esempio il tempo per effettuare una sosta, che è a Imola è di 30-31 secondi, uno dei più lunghi del mondiale, e la difficoltà nel superare” ha affermato Mario Isola durante il primo fine settimana italiana di questa F1 2024. Ad Imola si è poi sommata la forte difficoltà nel seguire una monoposto, con l’aria sporca che sul tracciato del Santerno era un importante problema. “In gara seguire un’altra monoposto giocava un ruolo molto importante perché perdevi tanto ritmo appena gli arrivavi addosso.” ha fatto sapere Andrea Stella. La motivazione è relativa ad un funzionamento delle gomme in una finestra molto piccola, per questo era molto facile portarle al surriscaldamento seguendo da vicino un’altra vettura.

Ferrari lenta nel reagire alle opportunità strategiche

Max Verstappen la gara l’ha vinta in tre momenti chiave ossia la qualifica, la partenza ma anche l’ottimo passo sulle medie che gli ha permesso di aprire quell’importante gap sulla MCL38 di Lando Norris, che gli ha permesso di salvarsi nel finale di gara. “La Red Bull quest’oggi è stata un’ottima macchina, abbiamo avuto un ritmo medio simile” – ha fatto sapere Andrea Stella – “Ma penso che si devono dare i meriti a Max che, per esempio, non sbaglia mai una partenza e a Imola questo è importantissimo”. Con una gara a singola sosta e un ritmo così ravvicinato tra i piloti di testa, chiaramente la grande opportunità per recuperare posizioni era utilizzare l’undercut, ossia fermarsi prima per poter sfruttare la gomma nuova nel giro successivo. Un’opzione temuta molto dalla Mclaren che, appena ha visto uno spiraglio ha portato Lando Norris, pur rimandandolo in pista dietro a Checo Perez. “Eravamo sotto un possibile undercut di Leclerc. Quindi volevamo essere sicuri di poter mantenere la posizione perché se Leclerc si fermava, ci prendeva sicuramente la posizione” ha fatto sapere Andrea Stella.

Una strategia che avrebbe dovuto attuare anche la Ferrari per coprirsi dal possibile, divenuto poi realtà, undercut di Oscar Piastri che poi, non ha solo fatto perdere la posizione a Carlos Sainz ma ha anche messo sotto pressione l’inizio del secondo stint di Leclerc. Questi dettagli nell’esecuzione del fine settimana possono fare una grossa differenza soprattutto su una pista come Imola e con un ritmo tra le vetture non troppo dissimile come quello che c’era tra le due Mclaren e le due Ferrari, in lotta per gran parte della gara.

Mentre il team di Woking ha differenziato le strategie, andando sulla difensiva con Lando Norris (al momento della scelta non pensavano di poter essere in lotta per la vittoria con Verstappen) e all’attacco con Oscar Piastri, il team italiano ha pensato di allungare lo stint con entrambi i piloti, tuttavia, si è rivelata una scelta molto sbagliata con entrambi. Leclerc avrebbe infatti avuto la possibilità di mettere sotto pressione l’introduzione delle Hard a Norris, un fattore determinante per la MCL38 di Imola, che ha sofferto di un fastidioso surriscaldamento della Medium proprio per il ritmo che ha dovuto imporre il pilota inglese in tutto il primo stint. “Lando è stato bravo a non cuocere le Hard all’inizio del secondo stint e questa strategia ci ha permesso di andare molto forte alla fine della gara” ha infatti affermato Stella. Un qualcosa permessogli proprio dalla scelta Ferrari di tener fuori Leclerc. Per quanto riguarda Sainz, la strategia è stata ancor più sbagliata perchè gli ha fatto perdere la posizione nei confronti di Piastri, quando al muretto del team di Maranello avrebbero dovuto soprattutto ripararsi dal possibile undercut Mclaren, come fatto dal team di Woking con Norris. Abbiamo parlato del piano di allungare molto lo stint ma la posizione in pista di Russell ci ha messo in difficoltà perché a Imola la track position è importante e sarebbe stato difficile superarlo essendo sulla stessa mescola. Con Perez e Stroll è stato facile perché c’era il vantaggio della gomma” ha fatto sapere Vasseur, ammettendo che al team italiano è mancato un po osare con le strategie. E’ come se fosse uscito un pò il braccino corto nel primo appuntamento italiano della stagione.

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