Marocco

Deserto del Merzouga in Marocco: come visitarlo da Fes e da Marrakech

Carovana di cammelli sulle due dell'Er Chebbi, Marocco.

Questo articolo può contenere dei link di affiliazione con enti del turismo regionali o nazionali, strutture o servizi privati. All’interno del mio blog ti suggerisco solo esperienze selezionate che derivano da partner affidabili. Se clicchi su uno di questi link, noi riceveremo una piccola commissione, mentre per te non ci sarà alcun costo aggiuntivo. Questo mi aiuta a mantenere libero questo blog e a produrre nuovi contenuti di viaggio originali.

Una delle escursioni più belle da fare in Marocco è quella alle dune di Er Chebbi, la grande distesa di sabbia rossa che, dal sud di Merzouga, apre le porte al deserto marocchino. Merzouga, infatti, non è altro che una piccola cittadina che si trova nella parte sud-est del Marocco, all’inizio del celebre deserto del Sahara.

Di fronte alle molte ore di guida che separano Merzouga da Fes e da Marrakech, sono in molti a preoccuparsi nel prendere parte a un tour del genere, ma vi posso garantire che visitare il deserto del Merzouga è un’esperienza incredibile e indimenticabile. Arrivare alla vista delle dune, scalarle sul dorso di un dromedario, ammirare il tramonto dalla cima di una montagna di sottilissima sabbia rossa, per finire a dormire in una tenda berbera, sorseggiando un tè alla menta davanti al fuoco. Vi posso garantire che tutta la stanchezza si laverà via all’istante dal vostro corpo!

Nella vita ho avuto la fortuna di vedere paesaggi favolosi, ma il deserto del Sahara è unico dei pochi che ha lasciato un segno indelebile nel cuore, come solo le Isole Svalbard con i suoi ghiacciai hanno saputo fare. Sia che scegliate di organizzare la visita per conto vostro o che preferiate prendere parte a un tour guidato da Fes o da Marrakech, il viaggio per raggiungerlo attraverso l’Alto e il Medio Atlante vi regalerà tante belle sorprese e un tragitto ricco di paesaggi favolosi.

Con questo post continuiamo la nostra guida alla visita di Fes e del Marocco. Oggi vi consigliamo su come raggiungere e visitare il deserto del Merzouga fai da te o prendendo parte a un tour guidato dalle città di Fes e di Marrakech. Infine vi racconteremo la nostra esperienza di visita, partendo da Fes.

Continuando a leggere troverete:

Prima di partire non dimenticate di sottoscrivere un’assicurazione di viaggio. In Marocco non vi sarà garantita nessuna spesa medica gratuita, e può sempre risultare comodo essere coperti in caso di ritardi, smarrimento del bagaglio o cancellazione dei vostri voli. Vi lascio qui il link alla mia assicurazione di fiducia adatta a viaggiatori casuali o a nomadi digitali come me e Martina!

Qual è il periodo migliore per visitare il Deserto del Merzouga?

Il deserto del Merzouga può essere visitato durante tutto l’anno, ma vi consiglio di andarci in primavera o in autunno così da godere della zona con temperature più miti e accettabili. L’estate è il periodo peggiore, con temperature molto calde (oltre i 40 °C) che rendono proibitivo stare sotto al sole. L’inverno è un’altra opzione che vi consiglio di valutare, nonostante soggiornare per la notte nel deserto può essere un’esperienza piuttosto fredda, che richiede vestiti pesanti.

Abbiamo visitato il deserto del Merzouga alla fine di settembre 2023 e le giornate erano calde ma vivibili, mentre la notte era mite tanto da poter girare per il campo giusto con un golfino per coprirsi le spalle.

I mesi ideali per organizzare un tour nel deserto del Merzouga sono quelli primaverili (da marzo a maggio) e quelli autunnali (da fine settembre a fine novembre).

Come sopravvivere al forte caldo marocchino e cosa è bene sapere prima di partire

Il modo migliore per sopravvivere al forte caldo marocchino e del deserto del Merzouga è munendosi di capi di lino, pantaloni e camicia, che vi forniranno una copertura leggera e traspirante. Non dimenticate cappello (o turbante), crema solare e occhiali da sole. Le guide locali vi porteranno sicuramente in un negozio per comprare il turbante tipico, ma anche solo un cappello è sufficiente. La notte nel campeggio può essere fredda, per cui vi suggerisco di portare sempre una felpa con voi. Portate con voi anche moneta locale: non tutti accettano pagamenti con carta, e le guide locali si aspetteranno una mancia.

Dove si trova il deserto del Merzouga?

Il deserto del Merzouga si trova nell’area Erg Chebbi del deserto del Sahara. Il deserto del Sahara è molto ampio, e per questo i viaggiatori alla scoperta del Marocco si limitano a questa prima fascia desertica, facilmente raggiungibile sia da Marrakech che da Fes, le città più visitate del Marocco. Il nome “Erg Chebbi” deriva dal marocchino “Erg”, ovvero “gruppo di dune di sabbia portata dal vento”.

L’area è molto scenografica con dune alte e rosse, e si tende a definire “deserto del Merzouga” la località dove si concentrano le attività turistiche legate alle dune di Erg Chebbi e da cui partono tutte le escursioni.

Come raggiungere il deserto di Merzouga da Marrakech e da Fes

Ci sono vari modi per raggiungere il deserto di Merzouga, sia che proveniate da Marrakech che dalla città di Fes. In questa sezione cercherò di coprire in maniera concisa ma dettagliata tutte le informazioni di cui avete bisogno per visitare il deserto di Merzouga dalle due città, e farò in modo di coprire tutte le opzioni a vostra disposizione.

  • Se viaggiate da Marrakech il deserto del Merzouga dista 560 km e, indipendentemente dal mezzo di trasporto utilizzato, impiegherete circa 9 ore per raggiungerlo .
  • Provenendo da Fes il viaggio è un po’ più breve, e l’area del Merzouga dista circa 462 Km, percorribili in circa 7 ore e 30 minuti.

Si tratta, in entrambi i casi, di un viaggio lungo ma ricco di tappe e paesaggi favolosi, dalle zone berbere, il deserto di sale e le gole dell’Alto Atlante.

In bus

Tra le opzioni a disposizione – nonostante si tratti forse della più scomoda e avventurosa – parto col proporvi di raggiungere il deserto in autobus. Come vi accennavo non è una scelta facile, men che meno la più rapida e/o la più economica.

Se, come vi accennavo, è generalmente posibile raggiungere l’area del Merzouga da Marrakech e da Fes con una giornata di guida, spostandovi con i bus di linea, se viaggiate da Marrakech dovrete spezzare il viaggio in più giorni, soggiornando in luoghi diversi lungo il tragitto.

In particolare:

  • Partendo da Marrakech potete valutare diverse compagnie come Supratours CTM per raggiungere Ouarzazate o Tinghir (dalle 4 alle 6 ore), sostare in una di queste località e il giorno dopo prendere un ulteriore autobus direzione Merzouga. La stazione degli autobus è vicina a quella dei treni di Marrakesch.
  • Partendo da Fes potete viaggiare in giornata con Supratours  e raggiungere l’area di Merzouga con un viaggio di 10 ore, con un viaggio diretto o provando a optare con due soste. La stazione dei bus a Fes si trova a ovest della Medina, non lontano dal centro.

In auto

Una delle opzioni più gettonate, e che io stesso vi consiglio di valutare, è di noleggiare un auto a Marrakech o all’aeroporto/presso la stazione di Fes. L’automobile vi donerà maggiore libertà, vi darà modo di pianificare i vostri spostamenti e le vostre tappe intermedie, scegliendo il percorso migliore e più ricco di attrazioni per raggiungere il deserto di Merzouga.

Molto meglio è noleggiare l’auto presso gli aeroporti evitando di farlo in centro città, così da evitare il tremendo traffico e la guida spericolata che caratterizza le strade centrali delle città marocchine.

Durante il percorso fate attenzione ai limiti di velocità e alla segnaletica. Incontrerete inoltre diversi posti di blocco, per cui assicuratevi di avere con voi tutti i documenti necessari e di stipulare una buona assicurazione per tutelarvi.

Prendendo parte a un tour organizzato

Tra le opzioni a vostra disposizione, la scelta di raggiungere il deserto di Merzouga a Erg Chebbi con un tour organizzato è perfetta se volete risparmiare tempo, non vi va di guidare e volete godervi lo straordinario panorama desertico del Marocco.

Nel caso decidiate di considerare un tour sappiate che potete scegliere di acquistarlo in loco (solitamente attraverso il vostro albergo o la vostra riad) oppure direttamente online. Nel caso decidiate di organizzare un tour online di vi consiglio di affidarvi a Get Your Guide o a Civitatis.

Entrambi offrono pacchetti ben organizzati e a buon prezzo, con un tour di due giorni (se viaggiate da Fes) e di tre giorni (viaggiando da Marrakech) che includono diverse tappe durante il percorso.

I tour includono anche il pernottamento per la notte presso le dune del Merzouga con tanto di pasto serale ed escursione in cammello al tramonto, attività e comodità che dovrete altrimenti organizzare per conto vostro se viaggiate in auto o in autobus.

Tra i principali tour da Marrakech, lasciatemi consigliare:

Per i tour da Fes, vi consiglio invece:

Noi abbiamo preso parte al tour di due giorni da Fes organizzato e gestito da Get Your Guide e ne siamo stati contentissimi, sia per l’esperienza, per la simpatia e la bravura della nostra guida e per le fantastiche persone che abbiamo conosciuto e hanno condiviso il tour con noi.

Del nostro tour parleremo poco più giù. Vi consiglio di dare un’occhiata alla nostra esperienza così che, sia se viaggiate da Fes, sia se lo fate da Marrakech, saprete già che tipo di esperienza aspettarvi e potrete capire fa al caso vostro.

Alcuni consigli per il viaggio

Il viaggio in auto, in bus o con un tour organizzato sarà lungo e il tempo passato in auto si farà sentire, specialmente nel viaggio di ritorno durante il quale il fascino del tragitto sarà mitigato rispetto a quanto visto e scoperto nel percorso di andata. Ricordate di portare con voi spuntini e tanta acqua, che non sarà mai abbastanza nonostante il van sia sempre climatizzato. Se ne avete uno, portate un cuscinetto per il collo, delle cuffie per ascoltare musica nei tempi morti e un foulard con cui coprirvi nel caso abbiate intenzione di schiacciare un pisolino.

Come visitare il deserto di Merzouga fai da te

Nel caso vogliate organizzare l’escursione nel deserto a Erg Chebbi in maniera autonoma allora dovrete appoggiarvi a un albergo locale. Solitamente i tour partono da Merzouga seguendo una formula standard: ci si ritrova in albergo attorno alle 16:00/18:00 dove potrete lasciare i vostri bagagli e dove vi ritroverete per la colazione e una doccia la mattina dopo.

Non tutti i campeggi sono infatti dotati di docce, alcuni hanno solo toilette comuni e un lavandino. Si parte quindi in groppa a un dromedario e si raggiunge l’accampamento tendato, o la cima delle dune, in tempo per il tramonto. La cavalcata in carovana richiede circa 60/90 minuti. Si osserva il tramonto dall’alto delle dune e si cena tutti insieme, in uno spazio comune, per poi andare ognuno a dormire nella propria tenda.

Ci si alza per l’alba e si fa colazione al campo, o all’albergo una volta rientrati a Merzouga.

Gli accampamenti sono comodi ma basilari. Ognuno dorme nella propria tenda e viene garantita la privacy. Durante la notte, specialmente se viaggiate in inverno, le temperature possono farsi rigide e, per quanto vengano fornite coperte, vi suggeriamo di portare con voi una felpa o un maglione pesante.

Il costo di questo genere di tour si aggira solitamente attorno ai 50 euro a persona, comprensivo di cena e colazione. Potete prenotarlo tramite questo link, o anche in loco, ma con il rischio di non trovare posti liberi, specialmente se in alta stagione.

Esperienze da fare una volta arrivati nel deserto

Una volta raggiunto Merzouga ci sono diverse esperienze che potate fare nel deserto. Tra le varie vi consiglio il giro in cammello con pernottamento nel campo (a 50 euro) o il divertente tour in quad sulle dune, della durata di un’ora (50 euro a persona).

Negli anni gli accampamenti si sono fatti sempre più moderni e confortevoli, con un letto con materasso, bagno e doccia privati per ogni tenda. Il nostro accampamento era di questo genere, più luxury direi, ma si trovava al limitare del deserto, anziché nel suo interno, per ovviare alle necessarie installazioni che garantiscono le comodità che ci sono state offerte. Il costo è leggermente superiore (circa 100-150 euro a testa comprese cena e colazione) e comprende comunque un’escursione sulle dune con la carovana di dromedari, per poi tornare al campo base per la cena, la doccia e la colazione il mattino seguente.

Tra le strutture in cui si sono trovati bene altir viaggiatori vi suggerisco il Luxury Tented CampSahara Desert Luxury Camp o Desert Heart Luxury Camp.

Itinerario di 2 giorni da Fes con il tour organizzato

Come vi anticipavo nell’introduzione, nel nostro caso abbiamo visitato il deserto del Merzouga affidandoci a un tour organizzato da Get Your Guide in collaborazione un tour operator locale. Nel nostro caso abbiamo acquistato il tour di due giorni da Fes, della durata di due giorni al prezzo di 125 euro a persona.

Prendere parte a un tour organizzato ci ha tolto ogni pensiero riguardante l’organizzazione del trasferimento e dei pasti, la gestione del tour sulle dune di Erg Chebbi e il pernottamento a lato del deserto.

La mattina della partenza la nostra guida è venuta a prenderci al nostro alloggio e lì ci ha riaccompagnato una volta rientrati la domenica sera. La guida si è occupata di ogni aspetto del nostro viaggio, comprese le visite alle tappe intermedie e le due pause pranzo non incluse nel viaggio ma che ci sono state suggerite presso ristoranti convenzionati con il tour operator – entrambi economici e molto buoni. Nel prezzo era incluso il trasporto, la guida in lingua inglese, il pernottamento in campo luxury con cena, lo spettacolo serale attorno al fuoco, la colazione e un tour con dromedari sulle dune dell’Erg Chebbi, per ammirare il tramonto prima di cena.

Viaggiare con un tour è stato quindi molto rilassante, se non contiamo le quasi 9 ore di viaggio (comprese le fermate) necessarie per raggiungere l’accampamento e per rientrare il giorno dopo. Il tempo è però passato in fretta, in parte per la fortuna di aver condiviso il viaggio con persone giovani e aperte come noi, in parte per la simpatia della nostra guida, un gentile signore sulla quarantina (ahimè ne ho scordato il nome) che è stato tutto il tempo molto contento di raccontarci tantissimi aneddoti interessanti sulla sua vita, sulla cultura marocchina e sui posti che abbiamo attraversato.

Il viaggio ha avuto diverse tappe intermedie, tutte molto brevi ma comunque molto belle e a tratti sbalorditive.

Giorno 1: da Fes a Merzouga

La mattina del sabato la nostra guida è arrivata a prenderci alle 08:00 spaccate all’ingresso dell’albergo affianco al nostro appartamento, come accordato. Il signore che ci ha fatto da guida parla un ottimo inglese, come anche francese e berbero. Appena carcati i bagagli si è subito diretto verso la Medina di Fes dove abbiamo accolto gli altri tre compagni di viaggio, due vivaci ragazze italiane (che sorpresa!) e un simpatico ragazzo di Singapore.

Alle 09:00 eravamo già su strada. Per raggiungere Merzouga da Fes è necessario passare la catena del medio Atlante che, nonostante la posizione di quasi 4000 metri sul livello del mare, presenta una vegetazione quasi completamente assente.

Ifrane

La nostra prima tappa è arrivata dopo circa un’ora e mezza di guida, appena ci siamo addentrati tra le prime vette del Medio Atlante. La cittadina si Ifrane è famosa in tutto il Marocco con l’appellativo di piccola Svizzera. Si trova a 1700 m di altitudine e venne costruito alla fine degli anni ’30 dal protettorato francese come località sciistica per i francesi residenti a Fes. Tanto straordinario quanto inaspettato, nella zona di Ifrane, ricca di boschi e di vallate, il clima d’estate è fresco e d’inverno nevica copiosamente, tanto che si decise di costruire residenze, hotel e abitazioni in stile alpino.

Nell’arrivare ci si trova straniati dall’aspetto tipicamente svizzero, pulito ed elegante di Ifrane, in netto contrasto con quanto si trova nella cultura araba locale. Ifrane ospita una delle residenze reali e una sede universitaria. Particolarmente celebre è la statua in roccia del leone, simbolo della città.

Ci siamo fermati a Ifrane per soli 30 miniti prima di seguire la strada attraverso la foresta di cedri che verdifica la zona attorno a Ifrane e ad Azrou.

Azrou

Dopo un’altra ora di viaggio è giunta la seconda fermata del nostro viaggio, al limitare della foresta di Cedri di Azrou che, come abbiamo avuto modo di scoprire, è abitata da una ricca popolazione di bertucce. La foresta, come ci è stato raccontato, è tracciata da molti sentieri e percorsi escursionistici seguiti ogni anno da molti appassionati che, chi più o chi meno, si ritrova sorpreso e in parte spaventato di incontrare la colonia di scimmie locali.

Vuoi sia stato perché erano abituati dai turisti o perché erano semplicemente annoiate, con noi le scimmie sono state molto dolci e tranquille. Scesi dall’autobus ci hanno avvicinato incuriosite e si sono prestate con calma alla nostra curiosa attenzione. In loco erano presenti delle persone del posto a vendere noccioline da dare alle scimmie, ma ci è stato giustamente sconsigliato di non farlo per non alterare la loro dieta.

Gite di un giorno da Fes

Potete raggiungere Ifrane e Azrou anche senza prendere parte al tour di due giorni nel deserto di Merzouga. Da Fes partono ogni giorno bus o tour guidati in giornata alla scoperta di queste zone, con transfer e pasti inclusi. Date un’occhiata a come raggiungere le due località, come anche ad altre idee per una gita di un giorno da Fes, all’interno della nostra breve guida.

I territori berberi

Il viaggio prosegue per ore attraverso le zone desertiche e siamo entrati ufficialmente nei territori berberi, costellati da piccoli villaggi, tutti molto poveri, con qualche casa in pietra e l’inconfondibile minareto, il complesso più elegante e ben curato di ogni località, proprio perché considerato il più importante, a legare questi popoli alla loro religione. Qua e là notiamo, specialmente sulle montagne dell’Alto Atlante, accampamenti di nomadi, con complesse abitazioni in tela – molte delle quali straordinariamente dotate di antenne, pannelli solari e diverse altre comodità – abitati da chi sceglie che una vita senza fissa dimore, vivendo di pascoli e di pochi averi.

Come la nostra guida ci ha raccontato, sia i nomadi che i gli abitanti delle regioni berbere sono molto affezionati al loro Re, che permette loro di abitare queste terre senza pagare alcuna tassa, e che anzi invita a ripopolare le zone desertiche fornendo sussidi e aiuti.

Si nota facilmente come queste aree siano scarsamente popolate, e per chilometri e chilometri non vediamo nulla, se non terra, pietre e sassi, neanche un albero. Lo scenario montuoso è però straordinario, con chilometri e chilometri di zone desertiche rotte dalle alte montagne del Medio Atlante. Lungo il percorso passiamo per qualche centro abitato più grande con qualche negozio, bar e ristorante, ma si nota come la vita sia ben più dura e semplice di quanto si ottiene nel vivere nelle grandi città del Marocco.

Le due cittadine più grande sono state Midelt sull’altopiano tra il Medio e il Grande Atlante, celebre in tutto il Marocco per la produzione di ottime mele di qualità – vediamo diversi venditori lungo la strada proporre affari molto succulenti, mentre aspettano sotto il sole cocente, e di Al-Rashidiyya, anche questa più grande di un semplice villaggio e con un grande mercato.

Valle di Ziz e Forêt M’daghra a Tafilalet

Nel lasciare i territori desertici il viaggio ci immerge tra le strette gole della Valle di Ziz attraversando l’oasi di Al-Rashidiyya, un piccolo villaggio di tribù berbere situato tra le catene dell’Alto e del Piccolo Atlante. Ciò che ci aspetta lungo questo tratto di strada è straordinario, tanto che a fatica riesco a descrivere la bellezza di questa vallata scavata dal torrente.

Di punto in bianco la strada abbandona un’ampia area desertica per infilarsi in una stretta e alta gola percorsa da un fiume, e prosegue attraverso questo straordinario canyon naturale per chilometri. All’improvviso la strada si apre sulla profonda vallata che ospita l’enorme Oasi di Forêt M’daghra, la più grande oasi desertica naturale dell’intero Marocco, e una delle più grandi nell’intera Africa. Ci fermiamo in una posizione strategica per fare qualche foto e per ammirare quest’enorme distesa di palme che prosegue per chilometri e chilometri.

Al termine della valle il paesaggio è ormai prettamente desertico. Si superano le cittadine di Er-Racchidia ed Erfoud. Attraversiamo il deserto di sale, celebre per i tantissimi ritrovamenti di fossili. In passato l’area era un grande oceano che, ormai essiccato, è diventato un gigantesco sito archeologico con diversi negozi a vendere gemme e fossi ritrovati sul territorio. In questa zona i controlli da parte della polizia si fanno più intensi, con diversi posti di blocco lungo il tragitto.

Poco prima di arrivare al deserto ci fermiamo presso un negozio dove facciamo un’ultima tappa bagno e ci invitano a provare il tipico kefiah, che acquistiamo per pochi euro per coprirci dal torrido caldo del deserto.

La temperatura ormai è attorno i 40°C ma l’emozione che proviamo nel vedere in lontananza le prime dune dell’Erg Chebbi è grandissima.

Il deserto del Merzouga

Il minivan ferma in un appezzamento di terra con una piccola capanna abbandonata, un’amaca e tanta sabbia tutto intorno. Qui ci viene chiesto di scendere, e la guida ci assicura che si sarebbe occupata di gestire il trasporto dei bagagli per noi. Ci insegna a piegare e a indossare la kefiah, così da proteggerci contro il caldo e le folate di vento, e dopo una decina di minuti veniamo raggiunti da un pick up.

Alla proposta di sederci nei sedili posterieri, scegliamo di salire nel cassone assieme agli zaini e il veicolo si muove sulla sabbia in direzione del nostro campo base, dove ci viene chiesto di lasciare i nostri zaini e di prepararci per l’escursione in carovana sulle dune Er Chebbi. La tensione è palpabile, specialmente quando ci viene chiesto di fare conoscenza del nostro dromedari e di salirci in groppa. Non vi dico la paura iniziale che ho provato quando l’animale si è erto prima sulle zampe posteriori, e poi su quelle anteriori. In tutto questo le dune rosse e perfette dell’Er Chebbi ci hanno fatto da sfondo.

Abbiamo atteso che tutti fossero in groppa, partendo dal cammello in fondo e man mano fino a quello in testa alla comitiva, e ci siamo incamminati in direzione delle dune, con l’andatura caracollante dei cammelli a scandire il ritmo. Stare sul dorso del cammello può risultare impegnativo se non si è abituati a cavalcare, ma col tempo ci si abitua al movimento dell’animale e ci si abitua a seguirlo con il proprio corpo.

Dune Er Chebbi

In circa 30 minuti iniziamo a scalare le dune di sabbia, fino a quando i cammelli si fermano e possiamo scendere per toglierci le scarpe e camminare a piedi nudi sulla sabbia finissima e straordinariamente calda al tocco. Scaliamo una delle dune più alte e rimaniamo lì seduti, chiacchierando con i nostri compagni di viaggio e con le due simpatiche guide, mentre assistiamo a uno straordinario tramonto scendere al di là delle dune del deserto.

La vista delle dune e lo spettacolo dell’Er Chebbi crea quasi un paesaggio lunare, con dettagli sottili e talmente precisi che quasi sembra di ammirare l’opera in olio di una mano particolarmente esperta.

Quando il buio era ormai sceso, le nostre guide ci accompagnano ai dromedari, che nel frattempo ci avevano aspettati diligentemente.

Il percorso di rientro dura circa 45 minuti e ci accompagna alle porte del nostro accampamento. Alcuni pacchetti viaggio vi permettono di soggiornare in un accampamento all’interno del deserto, ma nel nostro caso siamo stati pernottati presso un campo ai bordi dell’Er Chebbi, con sistemazioni fisse, grandi tende con bagno e doccia privata, aree comuni e una piccola capanna adibita a ristorante dove ci viene servita la cena e la colazione, entrambe puramente marocchine.

Qui troviamo i nostri bagagli, ognuno sistemato in una tenda. Abbiamo modo di fare una doccia e ci accomodiamo al tavolo dove ci viene servita una cena in tre portate con un cous cous marocchino di verdure, insalata marocchina, tajine di carne con verdure.

Terminata la cena ci offrono un gustoso tè con foglie fresche di menta e ci fanno accomodare attorno a un fuoco dove ci siamo raccolti a cantare, a suonare e a ballare assieme ai beduini, per finire con una chiacchierata fino a notte fonda ad osservare la via lattea, ben visibili e nitida, sopra di noi.

Giorno 2: dal deserto di Merzouga a Fes

Il secondo giorno ci alziamo alle 6 e ci incontriamo con i nostri compagni di viaggio per salire le vicine dune e ammirare il sorgere del sole al di là delle montagne. Si tratta di uno spettacolo incredibile, con i raggi del sole che lentamente fanno capolino e colorano l’Er Chebbi e il paesaggio circostante.

Torniamo in accampamento per raccogliere i nostri bagagli e per la colazione nella sala comune a base di msmen (delle crepes sfogliate deliziose) con miele, marmellata, yogurt e un plumcake dolce e molto saporito.

Raggiungiamo il nostro autista e salutiamo il simpatico staff del nostro campo base per rimetterci in viaggio in direzione Fes.

Il mercato di Rissani

Prima di imboccare a ritroso la strada percorsa nel giorno precedente ci dirigiamo a Rissani, la principale cittadina berbera in zona dove una guida locale ci porta a visitare il mercato centrale coperto, quello animale e quello orto-frutticolo. Qui abbiamo avuto modo di immergerci nella vera vita e cultura di un villaggio berbero e siamo stati accompagnati presso una bottega di tappeti e una di spezie e infusi, dove ci hanno offerto del tè – come da tradizionale accoglienza marocchina – e ci hanno spiegato i segreti della tessitura, della produzione dell’olio di argan, di spezie e infusi utilizzati nella cucina e nella vita di tutti i giorni.

Dopo aver fatto un po’ di acquisti di te e spezie siamo risaliti in auto per risalire verso Midelt, la valle di Ziz e Ifrane, con diverse soste e un pranzo in un ristorante tipico marocchino. Rientriamo a Fes in serata, stanchi ma soddisfatti di aver preso parte a questo bellissimo tour, contenti di averlo fatto con altri viaggiatori fantastici.

Ritornati all’hotel li salutiamo con un velo di malinconia, tristi all’idea che sarebbe passato tanto tempo prima di rivedere il deserto che, con il suo fascino dorato, ha fatto breccia nel nostro cuore.


Quella al deserto del Merzouga è forse l’escursione più bella da fare da Fes, ma non rimane l’unica delle bellezze raggiungibili nei dintorni della città marocchina. Fidatevi, è forse l’attività che, tra tutte, vi suggerisco di non mancare durante un viaggio in Marocco perché è la più bella, la più adrenalinica e quella che, tra tutte, vi rimarrà nel cuore per anni e anni.

Assieme a questa date un’occhiata alla nostra lista delle località più belle da visitare nel corso di una gita di un giorno di Fes, e non mancate, prima di partire, di controllare i nostri contenuti creati per guidarvi nell’organizzazione di un viaggio in Marocco e nella città di Fes.

Se avete delle domande su quanto scritto su questo post lasciate pure un commento qui sotto o inviatemi un’email, vi rispondo sempre molto volentieri.

Buona giornata e buon viaggio!