Dopo l’esperienza nella scuola di ‘Amici’, Lil Jolie pubblica il nuovo EP ‘La vita non uccide’ con sei tracce in equilibrio tra vecchie incertezze e ritrovato coraggio. La nostra intervista.

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L’abbiamo vista distinguersi nella scuola di Amici in un percorso che ne ha messo in luce attitudine alla scrittura e personalità. Ora, archiviata l’esperienza nella scuola di Maria De Filippi, Lil Jolie torna con un nuovo EP, ‘La vita non uccide’ (BMG), che è il riassunto di un percorso sotto i riflettori ma che ha radici lontane. Dalle incertezze in cui Angela si era chiusa fino alla riconquista di una sicurezza che sa superare le difficoltà proprio come il titolo-mantra vuole ricordarle e ricordarci.

‘La vita non uccide’ è il tuo nuovo EP che arriva dopo il percorso ad Amici che ha accesso i riflettori sul tuo mondo artistico. Ma alle spalle hai già un altro progetto discografico: che artista ritroviamo proprio rispetto al tuo percorso precedente?
Sicuramente in cresciuta rispetto agli scorsi lavori. Un’Angela che sentiva il bisogno di essere vista finalmente. Prima, forse, mi ero chiusa un po’ in me stessa e avevo questa esigenza di mostrarmi; da qui, ho deciso di fare questo percorso ad Amici e ora si ricomincia un po’.

Lil Jolie EP
Cover da Ufficio Stampa

È stata una terapia d’urto, allora?
Sì, assolutamente.

E quando hai avuto tra le mani per la prima volta questo EP, quali sono i pensieri che ti sono passati per la testa?
È stata un’emozione grandissima averlo in mano ma ho anche provato un po’ di timore. Cioè, mi sono sentita anche spaventata per quello che verrà perché non dipende più da me ma dalla risposta degli altri. Temo un po’ il giudizio, ecco, ma allo stesso tempo sento proprio la necessità di venire compresa. Ho voglia solo di essere capita e, per questo, di andare a fondo.

Il percorso ad Amici ti ha aiutato anche a livello personale quindi?
Assolutamente sì. Dico sempre che sono entrata che ero una ragazzina e ora mi sento una donna. Sicuramente, questo percorso mi ha fatto capire che mi basto da sola e che posso affrontare le mie paure senza l’aiuto delle persone intorno. All’inizio può sembrare l’abisso, però poi ti dici ‘no, io mi basto da sola’ e questo te lo porti anche fuori, nel mio caso è la musica che mi aiuta da sempre. E poi è sempre bello condividere quello che ti piace con qualcuno che ha la tua stessa passione. Io da sempre mi circondo, per fortuna o per sfortuna, di persone che fanno il mio stesso lavoro perché lo scambio di opinioni è sempre bello.

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Il titolo – e prima ancora la titletrack – suona dolce e amaro insieme: che sentimento fotografa?
Il concept l’ho sviluppato durante un brutto periodo della mia vita. Scrivendo questa canzone ho capito che, in realtà, la vita è meravigliosa e non potrà mai uccidere tutte le cose belle e le emozioni che ci regala ogni giorno. La vita non uccide è un vero e proprio mantra.

Firmi tutti i testi, come hai lavorato sulla scrittura? È cambiato l’approccio?
No, direi che l’approccio alla scrittura non è cioè all’interno della scuola piuttosto è cambiato l’approccio al canto. Ora conosco meglio la mia vocalità e sento che anche per quanto riguarda l’aspetto di topline mi ha aiutato. La scrittura in sé, invece, è una cosa troppo personale per essere stravolta.

Lil Jolie
Foto di Giacomo Gianfelici da Ufficio Stampa

E sulle produzioni? Che tipo di impronta hai voluto dare e come i produttori con cui hai collaborato hanno definito questa direzione?
Di base, quando vado in studio, cerco di non partire da una reference ma di lasciarmi ispirare un po’ da quello che è il flusso del momento. Magari iniziamo a fare due accordi poi ci mettiamo il basso sopra oppure partiamo da una linea di basso così e costruiamo insieme. Senza, appunto, riferimenti precisi ma con quello che ci porta quel momento.

La tua uscita dalla scuola di Amici è ancora fresca. Come hai vissuto i giorni successivi alle prese con una nuova popolarità?
Quando esci scopri che in realtà il mondo è bello e che c’è una vita fuori dal bunker, una vita diversa e con aspettative un po’ diversa viverla al meglio. Diciamo che me la sto vivendo semplicemente.

Rispetto al percorso che ti eri immaginata, senti di aver raccontato quello che volevi o di aver mancato qualcosa?
Forse non è uscita del tutto la mia vena più spensierata, meno pesante. Penso che questa sia l’unica cosa di cui magari mi rammarico ma per questo ci saranno anche gli instore! Saranno tantissimi in giro per l’Italia e spero anche di poter suonare nei prossimi mesi. Per il resto, voglio voglio continuare a scrivere musica.

Lil Jolie
Grafica da da Ufficio Stampa

Foto di Giacomo Gianfelici da Ufficio Stampa