Un albergo di montagna, gli F35 e gli albergatori cinesi: la spy story che inquieta la Svizzera | Corriere.it

Un albergo di montagna, gli F35 e gli albergatori cinesi: la spy story che inquieta la Svizzera

diClaudio Del Frate 

La famiglia Wang gestiva una pensione a Unterbach, con vista su una base militare. Ma quando si è deciso di collocare lì i jet militari venuti dagli Usa è nato qualche sospetto: i proprietari erano agenti al soldo di Pechino?  

Tranquilli albergatori di montagna o spie al soldo di Pechino? La famiglia cinese che dal 2018 gestiva una pensioncina con vista sulle Alpi bernesi ma anche sul principale aeroporto miliare elvetico, che lavoro faceva in realtà? Le autorità di  Berna hanno preferito non correre rischi e alla fine hanno indotto i proprietari a sbarazzarsi del piccolo albergo di Unterbach mesi fa bersaglio di un blitz della polizia perché sospettato di nascondere un'attività di «intelligence» clandestina. 

Sembra una divertente sceneggiatura da giallo internazionale, ma è tutto vero. C'entrano gli americani, c'entra una fornitura di caccia F35 alla Svizzera e c'entra la famiglia Wang, cinesi che gestivano l'albergo proprio ai margini della base militare svizzera di Unterbach.

Detta dall'inizio. I Wang, originari di Pechino acquistano nell'ottobre del 2018 l'albergo Rossli: stile alpino, balconcini di legno e fioriere con affaccio su prati verdi, boschi e vette alpine. Ma anche sulle piste da cui decollano i jet dell'Aeronautica con la bandiera rossocrociata. Distanti una cinquantina di metri in linea d'aria. Lì per lì nessuno obietta; d'altronde quella di Unterbach è una base sui generis: nessuna recinzione, niente sentinelle, addirittura un paio di strade che tagliano la pista consentendo il viavai di auto e persone e persino a qualche placida mucca. 

La musica cambia nel 2023 quando la Svizzera raggiunge un accordo con gli Usa per la fornitura di alcuni F35, il «gioiello» più avanzato della tecnologia miliare, capace di volare senza essere visto dai nemici. E dove vengono destinati gli F35? A Unterbach, con l'ipotesi di finire parcheggiati davanti alle finestre della pensione Rossli. A Washington devono avere le antenne dritte e a loro la presenza degli albergatori cinesi qualche dubbio lo suscita. Sicuri di voler mettere l'attività dei jet militari sotto il naso di chi potrebbe trasmettere informazioni a Pechino?  

Morale: non se ne fa niente. O gli F35 o gli albergatori cinesi. E il 26 luglio del 2023 accade qualcosa di più. La polizia fa un blitz all'interno dell'albergo Rossli e si porta via un paio di componenti della famiglia Wang. L'operazione avviene nel massimo riserbo ma il sospetto è evidente: non sarà che l'ospitalità dei turisti cela un'attività di intelligence? L'accusa non viene dimostrata. Tutto quello che l'inchiesta riesce a imputare ai presunti agenti segreti è il mancato rispetto di una serie di norme di natura igienica e sull'impiego di manodopera straniera. Insomma, si passa da un reato da ergastolo a una violazione sanata con una multa da 1800 franchi svizzeri (identica cifra in euro).  

Che fossero spie o che fossero semplici albergatori, i Wang sono comunque «bruciati» e così decidono di mettere in vendita l'albergo e di fare ritorno nel Paese d'origine. Il quotidiano elvetico Tages Anzeiger informava alcuni giorni fa che una piattaforma immobiliare metteva in vendita il Rossli per 1.700.000 franchi. Che i Wang avevano acquistato er meno della metà. Se non sono «barbe finte» hanno di sicuro il fiuto per gli affari.  

16 maggio 2024 ( modifica il 16 maggio 2024 | 16:57)