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Chiavari: Linda Emma Rose, talento del canto pop e jazz

È conosciuta con il nome d’arte Linda Emma Rose, in onore alle nonne Rosanna ed Emma, ma il suo vero nome è Linda De Bortoli, trentunenne originaria del Tigullio. Ha iniziato a cantare piccolissima, a circa 6 anni, e le prime esibizioni sono state nel ristorante dei suoi genitori dove suo zio suonava e cantava regolarmente. A diciannove anni si è diplomata presso l’accademia di canto moderno di Chiavari dopo un ciclo di cinque anni di studi. Di seguito ha iniziato un percorso di due anni all’Accademia della Musica di Genova per poi spostarsi a Milano ed essere seguita da due vocal coach. È cresciuta ascoltando ed amando qualsiasi tipo di musica, dal pop al jazz, dal rock al metal. Dai 15 ai 17 anni, assieme ad un gruppo di amici, faceva parte di una band che rispecchiava lo stile e il periodo adolescenziale nel quale Linda si trovava: rock-gothic-metal. Dai 20 anni è stata la cantante di un quintetto jazz, con il quale si esibiva in locali tra cui lo storico Louisiana di Genova. Gli eventi e le collaborazioni musicali sono aumentate gradualmente fino alla decisione di lasciare, dopo otto anni, il lavoro fisso nel mondo dell’interior design per potersi dedicare totalmente alla musica. Ha iniziato a collaborare con la Tigullio Big Band di Chiavari e nel 2021 e 2023 si è esibita insieme a Dado Moroni. Negli ultimi anni ha alternato eventi privati a importanti palchi e piazze con musicisti di alto livello, con i quali ha diversi progetti per il futuro. Molteplici sono le esperienze di Linda Emma Rose e, di conseguenza, di diverso tipo le domande che le abbiamo rivolto.

A scuola e in Accademia hai avuto un insegnante che ti ha particolarmente motivato? “Ne ho avuti diversi. Il primo vero e proprio è stato a Chiavari; colui che ha creduto più di tutti in me, tanto da dirmelo ancora oggi ogni volta che mi incontra. A me e alle mie colleghe di corso permetteva di esibirsi in pubblico, invitandoci a mostrarci live. Da questo punto di vista mi ha motivato molto”.

Durante l’adolescenza ti sei ispirata a qualche cantante famoso? “Anche in questo caso diversi. Sono cresciuta ascoltando jazz e soul. Ho preso ispirazione da diversi artisti: Ettari James; Tina Turner; Amy Winehouse; Ella Fitzgerald; Aretha Franklin. Queste sono le principali”.

Come ti ha formato la tua esperienza giovanile in una band? “Fin da subito ho capito che in gruppo si lavora meglio e si apprende molto di più. Mi confronto tuttora con musicisti molto più bravi di me per imparare il più possibile. Quindi ritengo che fare lavoro di squadra, mescolare il più possibile le idee creative sia sempre meglio che lavorare da sola; per questo preferisco fondere le mie idee con quelle degli altri, perché è dall’insieme che esce qualcosa di maggiormente interessante”.

Com’è avvenuto il passaggio al mondo del jazz? “Grazie a mia mamma sono cresciuta ascoltando musica jazz; poi ho attraversato un periodo di amore folle per il gothic metal. In seguito sono tornata a cantare jazz. Chi mi ha spinto a farlo è stato un amico batterista che mi ha chiesto di cantare in un band: è stato così che ho riscoperto l’amore per questo tipo di musica. Il jazz non è il mio genere principale, non lo suono sempre perché è molto difficile, ma mi ci ritrovo, sono a casa mia quando faccio jazz”.

Un tuo ricordo della collaborazione con Dado Moroni. “Una grandissima ansia perché è un gigante. Ho cantato con tanti musicisti bravi, ma lui era il più famoso, quindi sentivo una forte responsabilità. In realtà mi sono divertita tantissimo; la soddisfazione è ciò che mi ricordo. Dado è una persona molto gentile e incredibilmente umile. È grazie a Danilo Marchello, organizzatore della serata, che ho potuto cantare con lui”.

Con quali altri musicisti hai lavorato? “A Genova con Luca Masperone, chitarrista e scrittore di libri sulla musica; Luca Scherani, tastierista che ha creato diversi album del genere prog; Luca Sabatini, bassista; Emanuele Benenti, batterista; Candido Mormile, chitarrista e grande amico; con il trombettista spezzino Lorenzo Cimino. Ho appena iniziato una collaborazione con Dario Carli, batterista e produttore”.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro? “Sicuramente creare musica mia, un album e fare sempre più concerti di livello importante. Anche creare una rete più ampia di musicisti e ampliare le collaborazioni”.

Quali eventi hai in programma per quest’estate? “Diversi. Il più importante in zona sarà a Genova, in piazza Matteotti, per la festa di San Giovanni; questo sarebbe il terzo anno consecutivo che mi esibisco con altri musicisti per questa occasione. Poi uno a Civita Bagnoregio. Farò eventi privati tra Genova e La Spezia, in alberghi a cinque stelle. Punto inoltre a tenere un concerto a Chiavari”.