GialappaShow, le pagelle: Mago Forest (sempre) sul pezzo, Ilaria D'Amico fredda, Madre assassina
Durante la puntata del 13 maggio tante risate e poche delusioni, ma vediamo insieme cosa è successo e chi ci ha convinto di più
Durante la puntata di GialappaShow, in onda lunedì 13 maggio 2024 su TV8 e Sky e in streaming su Now TV, tanti comici si alternano sul palco per intrattenere un pubblico che ora più che mai ha tanto bisogno di ridere con battute talvolta al limite del demenziale e altre di una originalità spiazzante, ma vediamo insieme quali sono i numeri che più ci hanno trasmesso emozioni (in positivo e negativo) nello show condotto da Mago Forrest, accompagnato questa sera dalla giornalista Ilaria D’Amico.
GialappaShow, puntata 13 maggio 2024: i promossi
Mago Forest, voto 9: non sappiamo come faccia a inventarsi certe perle, ma è lui il vero leader dello show, sempre sul pezzo e con una marcia in più. Battuta pronta, improvvisatore nato. Un 9 è il minimo.
Sensualità a corte, voto 9: grasse risate con Madre e Jean Claude che includono nel racconto anche una Maria Grazia Cucinotta meravigliosa nelle vesti di una "psicologa" (con tanto di lettino in studio) che vuole aiutare Madre a uccidere il figlio dopo aver visto una sua foto: "Mamma mia, sembra un bidet degli anni ’60!". E poi la citazione al discorso della Premier Giorgia Meloni di Jean Claude ("Che dice genitore 1? Che dice padre?") e la menzione alla comunità LGBT+ (riferendosi al papà) e a due personaggi noti della televisione e non solo: "Prima di mettere al mondo te ero una ragazza dal carattere meraviglioso, a metà tra Barbie e Lady Oscar", dice Madre. In soccorso poi arriva "Wonder Woman", che propone al figlio di accendere un petardo nella stanza della madre e…
La Rappresentante di Lista con i Neri per caso, voto 8: altro momento da (ri)vivere è quello in cui la cantante e il gruppo musicale uniscono le voci creando un connubio perfetto, soprattutto per merito dell’incredibile voce de La Rappresentante di Lista che in quanto a potenza ne ha da vendere. Certo che se durassero un po’ di più questi momenti musicali, sarebbe ancora meglio.
Valentina Barbieri in Rose Villain, voto 8: che personaggio vitale e particolare quello portato in scena da Valentina, così energica e brava che verrebbe voglia di ascoltarla per ore mentre canta Il caffè della Peppina sulle note di Click Boom! e intanto dice che gli artisti Trap devono essere tutti criminali e tiene in ostaggio "Salmo" perché vuole insegnargli come sopravvivere agli interrogatori dell’antidroga "come a Los Angeles".
Ubaldo Pantani, voto 7: il comico torna con la sua parodia di 4 Motel Vip che vede protagonista lui e Claudio Lippi, lontano dai riflettori da diversi anni ormai. Il conduttore si immerge completamente nel mood dello show, riuscendo perfettamente nell’intento di divertire il pubblico, senza mai uscire dal personaggio e seguendo lo stile di Pantani. Gran bel momento davvero.
GialappaShow, le pagelle: i bocciati
Ilaria D’Amico, voto 5: ci prova la conduttrice e giornalista a tenere testa al Mago Forrest, ma già dal suo ingresso (poco trionfale) qualcosa non convince: distaccata, un ghiacciolo, zero empatia. Cerca di essere brillante, di intervenire mentre il conduttore parla, ma il risultato è che il suo disagio emerge in ogni parola che dice e gesto che compie, come se in alcune occasioni non sapesse come muoversi, cosa dire.
Doc Doc (chi è?), voto 5: Una buona idea quella di preparare degli sketch su una una delle serie TV più seguite d’Italia, però ci saremmo aspettati molto di più. Non travolge, né diverte abbastanza da intrattenere dall’inizio alla fine. Certamente la presenza di Ugo Dighero e del suo uncino fanno la differenza, ma quei pochi secondi in cui la risata viene spontanea non bastano per dare la sufficienza a una parodia che se perfezionata potrebbe trasformarsi in qualcosa di davvero interessante.
Annalaisa, voto 4: Brenda Lodigiani colpisce spesso nel segno con personaggi al limite dell’assurdo e affascinanti – non è un caso che sia tra le comiche preferite del pubblico – ma questa volta la parodia, semplicemente, non ci ha fatto ridere di gusto.
