La via per il cielo ha una porta sacra ed è la nostra interiorità - Famiglia Cristiana

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sabato 01 giugno 2024
 

La via per il cielo ha una porta sacra ed è la nostra interiorità

Gv 17,20-26 - Giovedì della VII settimana di Pasqua (16 maggio 2024) - 

Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell'unità e il mondo sappia che tu mi hai mandato e li hai amati come hai amato me.

C’è una suggestiva immagine che Gesù usa per spiegarci in che modo la fede ricrea i rapporti relazionali tra noi e con Dio. Gesù dice che lui è presente in noi, al fondo del nostro cuore. Ma la sua presenza in noi implica che al fondo del suo cuore c’è il Padre. Sembra una sorta di matrioska spirituale in cui più scaviamo e più arriviamo a Dio, al cielo stesso. Gesù sta dicendo a ognuno di noi che abbiamo il cielo dentro, e che se stiamo cercando Dio lo dobbiamo cercare nel suo cuore, e per trovare il suo cuore dobbiamo guardare nel nostro.

Troppe volte pensiamo che la via che conduce al cielo è una via nello spazio, fra le nuvole. Ma la via per il cielo ha una porta sacra ed è la nostra interiorità. Il cielo non coincide con il nostro mondo interiore, ma esso ne è per così dire, l’anticamera. Chi non “torna in se stesso” non riesce nemmeno a incontrare davvero Dio. Ecco perché il male vuole che viviamo sempre fuori da noi stessi, alienati, concentrati su cose fuori di noi, distratti, esasperati, assorbiti da mille problemi. Pregare è varcare la soglia del nostro cuore e incontrare Cristo, e in Cristo attraversare un’altra soglia per incontrare il Padre stesso. E tutto questo però è possibile solo perché lo Spirito Santo lo rende possibile.

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15 maggio 2024

 
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