Don Maurizio Patriciello, il parroco anticamorra di Caivano, pretende le scuse di Vincenzo De Luca, il governatore della Campania che lo ha definito il «Pippo Baudo dell’area Nord di Napoli» per aver partecipato al convegno sul premierato di Giorgia Meloni: «Che il mio agire non faccia piacere alla camorra lo capisco, ma che non piaccia a De Luca no. Da quando Meloni è venuta a Caivano è cambiato tutto». – video
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LO SFOGO - Il sacerdote dice tutto al Corriere della Sera: «Cosa c’entro io con le questioni politiche? Ora il governatore deve chiedere scusa a me. Poi ci possiamo andare a prendere un caffé al Gambrinus». Non capisce l’attacco personale, sui capelli poi. E aggiunge: «Vivo sotto scorta da due anni perché la camorra ha messo una bomba davanti alla chiesa di Caivano». E sottolinea: «Se mi si chiede: a Caivano è cambiato qualcosa da quando è venuta Meloni? Certo, è cambiato tutto. Non avrei mai creduto che rispondesse al mio messaggio il 25 agosto e venisse al Parco Verde il 31 agosto. A memoria d’uomo non ricordo sia mai accaduto. Io mi sono rivolto a Renzi, a Conte, a tutti, non ho mai detto e offeso o criticato nessuno. Ma che qualcosa sia cambiato ora è sotto gli occhi di tutti». Giorgia Meloni ha definito le parole di De Luca «un segnale spaventoso».
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LA REPLICA - Ma De Luca non pensa minimamente a fare passi indietro. E dirama una nota: «Va detto con il massimo rispetto, ma con assoluta e definitiva chiarezza, che apprezziamo le sue battaglie, ma che non ha il monopolio della lotta contro la camorra».
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e.m.
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