"Il cambiamento climatico ci impedisce di essere autosufficienti". Come cambia la cucina del Venissa di Chiara Pavan e Francesco Brutto - Gambero Rosso

"Il cambiamento climatico ci impedisce di essere autosufficienti". Come cambia la cucina del Venissa di Chiara Pavan e Francesco Brutto

11 Mag 2024, 14:59 | a cura di
I due chef di Venissa rinunciano all'utopia dell'autoproduzione totale e creano un network di piccoli produttori locali che alimentano la loro cucina "ambientale". E dicono: "Ci salviamo vicendevolmente"

Una ripensamento, non certo una sconfitta. Perfino un atto di umiltร , virtรน spesso sconosciuta nelle cucine. Ma Chiara Pavan e Francesco Brutto, i due chef di Venissa, una stella rossa e una verde sullโ€™isola veneziana di Mazzorbo, si sono dovuti rendere conto che quello di riuscire a essere del tutto autosufficienti piรน che un sogno era unโ€™utopia. E hanno trovato una nuova strada per mantenere la loro cucina olistica allโ€™interno del rigido schema che si sono autoinflitti (ยซIo so di non essere un genio, quindi ho dovuto darmi delle regole per innovareยป, dice Chiara) in bilico tra fine dining e adesione profondamente etica allโ€™idea di sostenibilitร .

Otto anni di disastri ambientali

ยซA un certo punto โ€“ considera Pavan โ€“ ci siamo resi conto che non potevamo produrre tutto da noi nel nostro microterroir, nellโ€™orto anarchico di 500 metri alle spalle del nostro ristorante. Alcune cose non possiamo produrle, lo zucchero non cโ€™รจ. Ma anche altre cose come i pomodori abbiamo smessi di produrliยป. A indurre alla sterzata una serie di fenomeni climatici estremi che si sono verificati negli ultimi anni.

I due lo hanno raccontato poco tempo fa sul palco del congresso di Identitร  Golose: ยซIn otto anni a Venissa - ha detto Francesco - abbiamo visto dei cambiamenti abissali, fa paura vedere quello che sta accadendo in laguna. In seguito a due eventi ambientali molto gravi, lโ€™acqua alta del 2019 e la siccitร  del 2023, siamo andati in difficoltร . Ma lo stesso avveniva anche a nostri amici che ci avevano supportato fino ad allora. Cosรฌ abbiamo deciso di salvarci vicendevolmenteยป. Secondo Pavan e Brutto infatti รจ giusto che lo chef ยซsi metta al centro del cambiamento, al centro della comunitร  agricolaยป costruendo un network di relazioni con i piccoli produttori circostanti e diventando cosรฌ un attivatore di fenomeni positivi per il territorio.

Chiara Pavan

Selezionatori di semi

Cosรฌ i due, compagni in cucina e nella vita, hanno iniziato a lavorare con Smartie.bio, una piccola azienda condotta da Luca e Andrea che selezionano semi a Santโ€™Anna di Chioggia per salvaguardare lo sterminato patrimonio di varietร  di ortaggi locali e migliorarli geneticamente. Per far questo i due producono molti scarti che Chiara e Francesco si accaparrano e valorizzano nella loro cucina, come รจ accaduto questo inverno con un verza marinanta, una varietร  molto simile a un cavolo cappuccio ma assai piรน coriaceo, che loro hanno messo in menu sbollentata e poi cotta โ€œcome fosse una scaloppinaโ€.

Al posto del limone il piatto รจ sferzato da una fermentazione al 2 per cento di uva Dorona, il vitigno riscoperto negli ultimi anni dalla famiglia Bisol e reimpiantato a Mazzorbo nella affascinante vigna chiusa tra vecchie mura che ha costituito il punto di partenza di Venissa, nato come wine resort e poi trasformatosi grazie a Chiara e Francesco in un vero laboratorio di resistenza agricola di un territorio come la laguna veneziana che secondo Chiara costituisce โ€œun vero hotspot del cambiamento climaticoโ€. Un luogo dove la trasformazione del clima ha effetti piรน visibili e piรน rapidi, e che lo chef puรฒ contribuire a combattere con la sua forza comunicativa ma anche per le precise scelte che puรฒ fare da un punto delle materie prime e di conseguenza delle tecniche.

Un piatto a base di granchio blu

Specie aliene

Precisa scelta di Pavan e Brutto รจ quella di rinunciare alla carne, ยซtanto ormai nessuno ce la chiede piรนยป, dice lei. E di fare massiccio utilizzo di specie aliene, che arrivano da lontano e tendono a cannibalizzare il fragile ecosistema lagunare. Meglio mangiare chi รจ forte e prepotente, che chi รจ fragile e a rischio. Cโ€™รจ naturalmente il granchio blu, che i due hanno iniziato a utilizzare ben prima che diventasse un fenomeno mediatico. E poi le piante alofite come la portulaca di mare che prospera nei canali veneziani e che dร  ottimi risultati nel piatto anche perchรฉ lโ€™aumento del cuneo salino la rende sapida. Non solo, a Venissa si usano ad esempio i fiori di mandorlo sottaceto, dando cosรฌ un senso alla fioritura troppo precoce di piante che andrebbe sprecata a causa dellโ€™assenza a febbraio di insetti impollinatori. Una cucina โ€œambientaleโ€, come amano definirla loro, che alimenta la biodiversitร  e contribuisce a rigenerare lโ€™ecosistema. E pazienza se questo limita la sacra libertร  dello chef. Perchรฉ, come ama dire Niko Romito, รจ con i limiti che si cresce.

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