Non un reboot o uno spin-off, ma un nuovo show (follow up?) in stile finto documentario ambientato nello stesso universo in cui esiste la Dunder Mifflin, l’industria cartiera in cui lavora Michael Scott. Questi sono i piani per la nuova stagione di The Office, che negli Stati Uniti sarà disponibile sulla piattaforma di video streaming Peacock.

La notizia di un nuovo The Office risale alla fine dello scorso anno, ed è stata data dalla rivista specializzata Deadline, ma adesso conosciamo qualcosa in più sulla natura di un progetto per forza di cose attesissimo: "La troupe del documentario che ha immortalato la filiale di Scranton della Dunder Mifflin è alla ricerca di un nuovo soggetto - recita la sinossi ufficiale con il riassunto della trama - quando scopre un giornale storico del Midwest in via di estinzione e l'editore che cerca di farlo rivivere con dei reporter volontari".

Cos’altro sappiamo? Beh, non molto, ad esempio che la produzione inizierà a luglio e che Domhnall Gleeson e Sabrina Impacciatore (The White Lotus 2) guideranno il cast.

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Stefania D'Alessandro//Getty Images
Questa nuova serie ambientata nell'universo di Dunder Mifflin introduce un nuovo cast.

“In collaborazione con Universal Television e guidata dal team creativo di Greg Daniels e Michael Koman, questa nuova serie ambientata nell'universo di Dunder Mifflin introduce un nuovo cast di personaggi in un ambiente nuovo e maturo per la narrazione comica: un quotidiano”, ha dichiarato Lisa Katz, presidente dei contenuti sceneggiati per NBCU Entertainment, l'azienda che ha creato Peacock.

I due produttori, che hanno curato l'adattamento della serie della BBC, ritornano come produttori esecutivi insieme a Ricky Gervais, che ha ideato The Office prima del remake americano, e Stephen Merchant, che ha contribuito alla versione originale britannica.

The Office US è andato in onda dal 2005 al 2013, ma nel frattempo ha conquistato un posto tra quelle serie che continuano ad essere viste nonostante gli anni. Una parte del successo è indiscutibilmente legata al cast, guidato da un esilarante Steve Carell. Come reagiranno i fan alla carrellata di nuovi volti?

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Giuseppe Giordano

Guardo film e gioco a videogiochi, da un certo punto della vita in poi ho iniziato anche a scriverne. Mi affascinano gli angolini sperduti di internet, la grafica dei primi videogiochi in 3D e le immagini che ricadono sotto l’ombrello per nulla definito della dicitura aesthetic, rispetto alle quali porto avanti un’attività di catalogazione compulsiva che ha come punto d’arrivo alcuni profili Instagram. La serie TV con l’estetica migliore (e quella migliore in assoluto) è comunque X-Files, che non ho mai finito per non concepire il pensiero “non esistono altre puntate di X-Files da vedere per il resto della mia vita”. Stessa cosa con Evangelion (il manga).