Gioia Tauro, il sindaco Aldo Alessio traccia il bilancio di fine mandato
venerdì,Maggio 17 2024

Gioia Tauro, il sindaco Aldo Alessio traccia il bilancio di fine mandato

«Concludendo la mia prima esperienza amministrativa nel 2001, con i conti a posto. Sono tornato dopo 18 anni e ho trovato un dissesto di oltre 60 milioni di euro»

Gioia Tauro, il sindaco Aldo Alessio traccia il bilancio di fine mandato

Di Giuseppe Mancini – A pochi giorni dalla fine della suo mandato, il sindaco di Gioia Tauro, Aldo Alessio, fa un resoconto degli anni passati al timone della città.

«Al momento della mia candidatura a Sindaco, nel 2019, eravamo tutti ben consapevoli delle difficoltà amministrative in cui si trovava il Comune – esordisce Alessio -. Nella campagna elettorale che mi ha decretato la mia elezione ho illustrato alla Città la drammatica situazione dei conti. Un grande dolore per me che, concludendo la mia prima esperienza amministrativa nel 2001, con i conti a posto, tornavo dopo 18 anni a ricoprire la carica di sindaco con un dissesto di oltre 60 milioni di euro.

Sapevamo tutti che sarebbe stato difficile governare, senza mezzi e con le limitazioni derivanti dallo stato dichiarato di dissesto. Abbiamo affermato che ci sarebbero stati cinque anni di lacrime e sangue e così di fatto è stato. In questi cinque anni di amministrazione sono andati in pensione 19 dipendenti a tempo pieno e 11 a orario ridotto: non abbiamo potuto procedere a nuove assunzioni, stante le inibitorie imposte dal dissesto. Tuttavia abbiamo stabilizzato 93 lavoratori dipendenti in pianta organica (ex Lsu-Lpu), anche se a orario ridotto, e ci apprestiamo ad aumentare il monte ore per tutti i lavoratori stabilizzati, avendo approvato il 3 maggio u.s. il nuovo piano triennale dei fabbisogni di personale, piano assunzionale 2024: purtroppo continuiamo a lavorare con 30 dipendenti in meno. Riguardo le figure apicali al momento del nostro insediamento ne abbiamo trovato solo 3 su 7 previsti e oggi continuiamo a lavorare con tre dirigenti art. 110 a tempo determinato e parziale che coprono solo quattro settori su 7».

Poi, il primo cittadino di Gioia Tauro, che alle prossime elezioni amministrative non si ricandiderà, fa una disamina del periodo Covid e delle conseguenze della guerra in Ucraina.

«Nessuno di noi poteva prevedere i due anni di Covid-19 che ci hanno messo completamente in ginocchio, rubandoci due anni di amministrazione ordinaria. Abbiamo, pur in questa imprevista difficoltà, fatto interamente il nostro dovere; abbiamo fornito buoni alimentari ai nostri concittadini bisognosi per € 600.000; dato l’assistenza domiciliare, con la collaborazione della Croce Rossa Italiana, a 6.578 cittadini in difficoltà; firmato 3.607 ordinanze sindacali di quarantena obbligatoria a difesa della salute pubblica, firmato 29 ordinanze per chiusura scuole, 24 ordinanze varie e fatto seppellire, secondo la procedura emergenziale 34 nostri concittadini deceduti per la pandemia. Abbiamo dovuto fare i conti anche con le conseguenze della guerra in Ucraina a seguito dell’invasione Russa, sopportando un aumento notevole sui costi energetici e sulle forniture e sull’acquisto dei materiali e dei beni di consumo, oltre al maggior danno dovuto al blocco dei lavori delle opere pubbliche in corso d’opera e in itinere, che hanno imposto la revisione dei prezzi».

Aldo Alessio esprime soddisfazione per ciò che è stato fatto per il futuro.

«Siamo riusciti ad approvare in questi cinque anni 8 bilanci previsionali triennali e 7 rendiconti di gestione e ci apprestiamo ad approvare il rendiconto di gestione del 2023, portando l’ente – sotto questi profili – alla normalità che consentirà di programmare il futuro. Abbiamo programmato 73,6 milioni di opere pubbliche, che cambieranno completamente il volto della Città. Di queste 37,7 milioni di euro sono progetti approvati e pronti per il finanziamento e 35,6 milioni di euro sono opere già finanziate e appaltate. Tra queste opere pubbliche abbiamo ricevuto finanziamenti per 11,4 milioni di euro da fondi del PNRR. Abbiamo acquistato due nuovi scuolabus e potenziato il servizio portando a scuola tutte le mattine 140 ragazzi contro i 22 iniziali. Il servizio mensa l’abbiamo potenziato e dai 7.000 pasti siamo passati a 20.000 pasti. I servizi sociali sono stati potenziati e gli assistenti sociali da 1,5 sono passati a 4 e tutti a tempo pieno. Abbiamo assicurato l’assistenza specialistica nelle scuole venendo incontro a tutte le richieste e le necessità. Nella storia della nostra città abbiamo sottoscritto i primi dieci progetti di vita a norma dell’art. 14 legge 328/2000. Abbiamo garantito i libri gratuiti alle scuole primarie e alle scuole medie e superiori abbiamo garantito la procedura prevista dalla legge regionale per un contributo annuale per l’acquisto dei libri da parte delle famiglie disagiate. Abbiamo realizzato l’isola ecologica e siamo intervenuti nel verde pubblico e nella pulizia della città».

Infine il sindaco conclude: «La continua mancanza di liquidità non ci ha consentito di fare tutto ciò che avremmo voluto e gran parte dei lavori li abbiamo fatti in economia con il personale comunale.

Abbiamo chiuso positivamente per l’Ente una lunga trattativa con MCT riscuotendo il tributo IMU per le annualità 2016/2019 per un totale di € 1.600.000 in 4 rate trimestrali. Abbiamo chiuso la trattativa con i curatori fallimentari del Parco Annunziata e riscosso la Tari 2017/2023 per un importo complessivo di € 400.000. Deve essere chiaro che il pagamento dei tributi da parte dei cittadini utenti è condizione imprescindibile per sanare le casse comunali. Giova, pertanto, ricordare che ancora oggi l’80% dei tributi non vengono pagati e in queste condizioni è molto difficile amministrare il Comune. I cittadini hanno diritto ai servizi, ma hanno altresì il dovere di pagare i tributi comunali. Nonostante le difficoltà finanziarie abbiamo investito con fondi di bilancio nella manutenzione stradale e dei sottoservizi con lavori ancora in corso. Abbiamo bonificato numerose aree cittadine, abbandonate da tempo, compreso una parte della Ciambra. A tal fine abbiamo attivato la riscossione coattiva dei tributi e questo ci dovrebbe permettere, nel tempo, un maggiore incasso tributario che ci possa permettere di avere maggiore liquidità. Siamo riusciti ad ottenere dal Ministero degli Interni l’autorizzazione sulle misure straordinarie per il risanamento finanziario del Comune di Gioia Tauro ex art. 268, comma 2 del TUEL, che ci permetterà di diluire il debito nell’arco dei successivi 20 anni».

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