Jane Austen, una donna che scriveva senza odio, senza paura

Jane Austen: “Una donna che scriveva senza odio, senza amarezza, senza paura”

20 maggio 2024
di Redazione Oscar Mondadori

Jane Austen e la sua influenza su generazioni di lettori e scrittori di tutto il mondo


Nata il 16 dicembre 1775 a Steventon, nell'Hampshire, Jane Austen è stata una delle più acclamate scrittrici del Regno Unito e il suo lascito letterario continua a influenzare generazioni di lettori e scrittori di tutto il mondo.

Jane Austen
Jane Austen ritratta nel 1810 circa.


Jane Austen nacque in una famiglia numerosa, settima di otto figli, figlia di un pastore anglicano, George Austen, e di sua moglie Cassandra Leigh. L’ambiente familiare fu per lei intellettualmente stimolante come anche la presenza di un padre erudito e amante della letteratura.

Albero genealogico della famiglia Austen
Albero genealogico della famiglia Austen


 

La sua produzione letteraria è nota per una qualità straordinaria, caratterizzata da una scrittura lucida, umoristica e intrisa di una profonda comprensione della natura umana e sociale. Il carattere satirico dei suoi romanzi le ha permesso di inserire all’interno della propria narrativa figure femminili anticonvenzionali che si liberano dalle imposizioni sociali e morali del XVIII e XIX secolo dando vita a un nuovo modello letterario, in linea con le esigenze femminili dell’epoca, e fungendo da esempio per grandi autrici a lei successive come Virginia Woolf.

“Qualunque cosa lei scriva è compiuta e perfetta e calibrata. […] Il genio di Austen è libero e attivo. […] Ma di che cosa è fatto tutto questo? Di un ballo in una città di provincia; di poche coppie che si incontrano e si sfiorano le mani in un salotto; di mangiare e di bere; e, al sommo della catastrofe, di un giovanotto trascurato da una ragazza e trattato gentilmente da un’altra. Non c’è tragedia, non c’è eroismo. Ma, per qualche ragione, la piccola scena ci sta commuovendo in modo del tutto sproporzionato rispetto alla sua apparenza compassata. […] Jane Austen è padrona di emozioni ben più profonde di quanto appaia in superficie: ci guida a immaginare quello che non dice. In lei vi sono tutte le qualità perenni della letteratura.” - Virginia Woolf, The Common Reader, 1925



Tra il 1795 e il 1799, Jane Austen iniziò a tessere le trame dei suoi capolavori più celebri: Prime impressioni, embrione di quello che sarebbe diventato Orgoglio e pregiudizio, e il nucleo di Elinor e Marianne, che in seguito si trasformerà in Ragione e sentimento. Durante questo periodo prolifico, nel 1795, l'autrice lavorò anche a un racconto epistolare intitolato Lady Susan, mentre completava il suo primo romanzo, Elinor e Marianne. Nel 1796, intraprese la scrittura del suo secondo romanzo, Prime impressioni, portandolo a termine nell'agosto del 1797, a soli 21 anni.

Il talento letterario di Jane Austen non sfuggì all'occhio attento di suo padre, George Austen, il quale, nel medesimo anno, tentò invano di interessare un editore alla pubblicazione di Prime impressioni. Tra il 1797 e il 1798, l'autrice rielaborò Elinor e Marianne, abbandonando lo stile epistolare e avvicinandolo al formato definitivo di Ragione e sentimento.

Dopo la revisione, intraprese la stesura di un nuovo romanzo, che la impegnò per circa un anno. Originariamente intitolato Susan, questo lavoro si trasformò in seguito nell'Abbazia di Northanger, una satira del genere gotico allora popolare. Sebbene venduto nel 1803 per soli 10 sterline all’editore Benjamin Crosby, il romanzo non vide mai la luce fino a quando la famiglia Austen non ne riacquistò i diritti nel 1816.

Jane Austen cottage
Il cottage di Chawton dove la Austen visse alcuni anni della sua vita, ora è il Jane Austen's House Museum. Rudi Riet from Washington, DC, United States, CC BY-SA 2.0, via Wikimedia Commons


Nel 1809 Jane Austen si trasferì per un breve periodo della sua vita a Chawton, un piccolo villaggio dell’Hempshire, dove il fratello Edward mise a disposizione della madre e delle sorelle un cottage di proprietà. In questo ambiente Jane riprese in mano i suoi manoscritti giovanili tra cui Ragione e Sentimento, pubblicato nel 1811, Orgoglio e Pregiudizio (1813) che le procurò un discreto successo, Mansfield Park (1814) ed Emma (1815) per poi dedicarsi a Northanger Abbey (1818) e Persuasione (1818), dati alle stampe solo dopo la sua morte.

 

Jane Austen ritratto

 

I classici intramontabili di Jane Austen


Nel panorama culturale contemporaneo, l'interesse per Jane Austen è sempre vivo e indiscutibilmente affascinante per molti lettori e lettrici di tutto il mondo. Le opere della scrittrice inglese continuano a esercitare un fascino irresistibile su lettori di tutte le età e provenienze. Basta digitare oggi il nome dell’autrice in un qualsiasi motore di ricerca per rendersi conto di quanti si interessino alla sua letteratura, ne parlino sui social, o quanti scrivano ancora oggi recensioni, pensieri e suggestioni ispirandosi all’incantevole mondo narrativo di Jane Austen.

Ma cosa rende così attraente e attuale Jane Austen nel XXI secolo?

Jane Austen è un’autrice divertente: non solo è in grado di farti sorridere con la sua prosa spiritosa e pungente ma sa “lasciarti qualcosa”. Nel raccontare le sue storie, l'autrice scherza, si diverte con i suoi personaggi, dà consigli offrendo importanti spunti sull’identità e sul ruolo della donna nella società, sempre ostacolato dalla morale e dalle dinamiche familiari inderogabili. I suoi personaggi, sempre ben sviluppati, sono per lo più travolti da sentimenti amorosi, intrighi e dilemmi esistenziali, toccando quelle corde intime e profondamente umane che, nonostante il divario temporale, riescono a coinvolgere la fantasia dei lettori di oggi. 

La riconoscibilità dei temi però non è l’unico aspetto a garantire l’intramontabile successo di Jane Austen. Ciò che affascina maggiormente è la società inglese del suo tempo, con la sua eleganza, le sue norme e le sue convenzioni sociali: un affresco del passato che continua a generare curiosità - forse perché lontano, sognante e irripetibile - e che allo stesso tempo offre uno sguardo riflessivo sulla realtà attuale. Il confronto con un mondo lontano e a tratti obsoleto permette di maturare delle riflessioni sulla contemporaneità: sulla propria identità, sulle condizioni e convenzioni sociali odierne e/o sulle relazioni interpersonali che tendono a condizionare scelte e pensieri.


“Una delle prime scrittrici a dedicare l'intero suo lavoro all'analisi dell'universo femminile" - Roberto Bertinetti, Ritratti di signore: saggio su Jane Austen, 1987



E’ proprio questo che fa Jane Austen, la sua ricchezza sta nel raccontare realtà, ormai passate e impensabili oggi, che però richiamano in qualche modo l’essenzialità dell’essere umani, persone, capaci di sbagliare e rimediare, di tradire e perdonare, di trovare il proprio posto nel mondo affermando sé stessi, a costo di andare contro tutto e tutti. Ed è proprio in questo turbinio di emozioni che il lettore si riconosce e trova sé stesso, nelle difficoltà, nelle incomprensioni, nelle vittorie personali, nelle aspirazioni che Jane Austen ci racconta, tra schiettezza, ironia e atmosfere fiabesche. 

Ma forse ciò che più affascina i lettori di oggi è la capacità di Jane Austen di tessere storie di amore e intrigo nella quotidianità della campagna inglese,  con una sottile ironia e una perspicacia acuta. Le sue opere sono un piacere da leggere non solo per la trama avvincente, ma anche per lo stile impeccabile e per il taglio satirico nei confronti della società del suo tempo, così limitante e limitata.

“Ecco, agli inizi dell’800, una donna che scriveva senza odio, senza amarezza, senza paura, senza critiche o recriminazioni. Scriveva come scrive Shakespeare (…). E quando le persone paragonano Shakespeare a Jane Austen deve essere perché entrambi avevano distrutto tutti gli ostacoli delle loro menti, ragione per cui non possiamo dire di conoscere né l’uno né l’altra, ragione per cui Jane Austen pervade ogni parola che scrive proprio come fa Shakespeare”. - Virginia Woolf in Una stanza tutta per sé, 1929



Infine, c'è un'intera comunità di lettrici e lettori devoti che sono profondamente appassionati del mondo dell’autrice. Attraverso club del libro, forum online, festival a lei dedicati e adattamenti cinematografici e televisivi delle sue opere, questi fan mantengono viva la fiamma dell’amore per Austen, condividendo le proprie interpretazioni, riflessioni, e persino fan fiction ispirate ai suoi romanzi

@__beanandbear__ Welcome to the Jane Austen Festival 📖👒 The celebrated author Jane Austen was Bath resident between 1801 to 1806, when the city was a fashionable spa resort. The place was the inspiration for two of her novels: Northanger Abbey and Persuasion. If you want to discover Jane Austen's Bath for yourself, you can visit the Jane Austen Centre, or join in the Jane Austen Festival (on until Sunday 17th of September) for a more immersive experience, which includes the Meryton Assembly Ball and the Grand Regency Costumed Promenade. #janeausten #janeaustenfestival #janeaustenfestivalbath #bathuk #bathengland #regencycore #regencydresses #regencyfashion #ianeaustencore #promenade #england #visitengland #uktravel #uktravelblogger ♬ Menuet No. 5, Op. 11 - The Jane Austen Era

Jane Austen quindi non è solo una figura del passato, ma una scrittrice la cui influenza e rilevanza continuano a fiorire nel presente. La sua capacità di catturare l'essenza umana con intelligenza e umorismo, insieme alla sua osservazione acuta della società, la rendono una delle voci più amate e studiate nella storia della letteratura, con un seguito appassionato e devoto che continua a crescere di anno in anno.


"l'artista più perfetta tra le donne, la scrittrice i cui libri sono tutti immortali." - Virginia Woolf, Le donne e la scrittura, 2003



Virginia_Woolf_ritratto
Virginia Woolf nel 1902, fotografia di George Charles Beresford.


“L’enfasi viene sempre posta sul carattere. Ella fa sì che ci domandiamo: come si comporterà Emma […]?
I giri e le svolte del dialogo ci tengono continuamente all’erta. La nostra attenzione si rivolge per metà al momento presente, per metà al futuro. E quando alla fine Emma si comporta in modo da soddisfare le nostre maggiori speranze, siamo commossi, come se fossimo stati spettatori di una vicenda di suprema importanza.
Uno dopo l’altro, ella crea i suoi buffoni, i suoi pedanti, i suoi mondani […]. Nascono avvolti nel colpo di frusta di una frase che, all’atto di circoscriverli, ritaglia per sempre la loro sagoma.” - Virginia Woolf, in The Common Reader, 1923




Le nuove edizioni Oscar Mondadori Cult


Jane Austen ha da sempre occupato un ruolo fondamentale nel catalogo degli Oscar Mondadori, motivo per cui si è deciso di omaggiare l’autrice inglese con una nuova uniform edition interamente dedicata ai titoli di maggior successo: Ragione e sentimento, Orgoglio e pregiudizio e Northanger Abbey.

Le nuove edizioni Oscar si distinguono, non solo per le impeccabili e preziose nuove traduzioni della nota e pluripremiata Susanna Basso, ma anche per la grafica moderna ed elegante: le copertine infatti sono state illustrate dalla designer e illustratrice Holly Ovenden, specializzata nella creazione di copertine di libri. Holly Ovenden è stata selezionata come designer ai British Book Awards ed è stata riconosciuta come Rising Star dal Bookseller nel 2021. Oltre ad aver ricevuto quattro premi dall'Acadamy of British Cover Design (ABCD), il suo lavoro è stato protagonista di varie pubblicazioni e mostre, tra cui il Sunday Times, il Guardian e la Bologna Children's Book Fair. 

Ragione e sentimento



"Quali sentimenti mi hanno ispirato l’aria, le foglie, la stagione! E adesso non c’è più nessuno che ci bada. Sono viste unicamente come una seccatura, da spazzare via in fretta e far sparire il prima possibile." "Non è da tutti" commentò Elinor "essere appassionati come te di foglie morte."



Con prosa incisiva e sottile umorismo, in Ragione e sentimento (1811) Jane Austen propone una acuta riflessione sulle convenzioni sociali e sulle dinamiche di potere all’interno della società inglese dell’Ottocento, oltre a offrire uno sguardo penetrante sulla complessità dei rapporti umani e sul delicato equilibrio tra emozioni incontrollate e prudente discernimento.

La storia è quella delle sorelle Elinor e Marianne Dashwood che, alla morte del padre, sono costrette ad abbandonare la loro casa. Le due dovranno fare i conti con l’egoismo del fratello che, tradendo la volontà paterna, le lascia senza sostegno. Alcuni parenti le aiutano a trovare rifugio presso Barton Cottage dove le due giovani donne entrano in contatto con una varietà di personaggi: Edward Ferrars, il fratello della cognata, con cui Elinor sviluppa un intenso legame - ma rimarrà fortemente delusa dalla sua infedeltà; e l’affascinante John Willoughby, di cui Marianne si innamora perdutamente - per poi scoprirne l’animo irresponsabile e superficiale. 

Tradimenti, dolori e delusioni insegneranno alle due sorelle ad accettare le sconfitte e a cambiare il proprio destino: l’una imparando a concedersi un po’ di indulgenza emotiva, l’altra analizzando a fondo il proprio desiderio di felicità

Orgoglio e pregiudizio


Per quanto infelice possa essere questa situazione per Lydia, noi possiamo trarne un utile insegnamento; che perdere la virtù costituisce per una donna un danno irreparabile—che un solo passo falso può precipitarla in un’eterna rovina—che la reputazione è tanto preziosa quanto fragile,—e che una ragazza non sarà mai abbastanza cauta nei confronti della perversione dell’altro sesso.

Siamo nella campagna inglese di inizio Ottocento e la tranquilla vita della famiglia Bennet prende una svolta decisiva quando il ricco e affascinante Charles Bingley si trasferisce a vivere nelle vicinanze. La primogenita Jane, bella e sensibile, s’innamora del giovane scapolo, ma si ritrova presto sola e confusa quando Bingley parte improvvisamente per Londra senza dare spiegazioni. Secondo Elizabeth, la sorella più giovane dallo spirito vivace e intelligente, la rottura tra i due è da attribuire a Darcy, un aristocratico amico di Bingley che ha sempre guardato con distacco e superiorità la modesta estrazione sociale della loro famiglia.

Tra orgoglio e alterigia, timori e pregiudizi, Elizabeth scoprirà che anche l’odio può trasformarsi in un sentimento d’amore profondo e inaspettato. Tra sale da ballo sfavillanti, frequenti malintesi e passioni travolgenti, Orgoglio e pregiudizio (1813) è un classico senza tempo: amato dai lettori in tutto il mondo, celebra un modello di donna indipendente che non si accontenta di seguire passivamente le convenzioni sociali, ma agisce in base ai suoi principi e alla sua coscienza, esortando alla comprensione e alla scoperta di sé stessi.

Northanger Abbey


Ma quando una giovane donna è nata per diventare un’eroina, la pervicacia di quaranta famiglie del circondario non glielo impedirà. Dovrà accadere senz’altro qualcosa, e accadrà, che metta un eroe sulla sua retta via.

Northanger Abbey è un romanzo intrigante, satirico, una storia di evoluzione personale e di apprendimento della realtà. La sua protagonista, Catherine Morland, è una giovane ingenua e sognatrice che vive insieme alla sua umile famiglia in un villaggio di campagna. Nonostante la sua bassa estrazione sociale, la grande passione di Catherine è quella di leggere romanzi gotici. Durante un soggiorno nella città termale di Bath, la ragazza si innamora di Mr Tilney, un giovane pastore anglicano che, convinto di avere a che fare con una ricca ereditiera in vacanza, la invita nella sua tenuta, Northanger Abbey.

Entusiasta all’idea di vivere avventure romantiche e misteriose come quelle dei romanzi che adora, Catherine rimarrà invece delusa di fronte a una realtà banale e noiosa. Satira del romanzo gotico e sentimentale popolare nell’Inghilterra del Sette-OttocentoNorthanger Abbey (pubblicato postumo nel 1818) offre una sorprendente rappresentazione parodica della figura dell’eroina: Catherine non è il classico esempio di virtù e determinazione, come altre protagoniste dell’epoca, ma con la sua fantasiosa superficialità incarna l’ipocrisia di cui era permeata la società inglese e alla quale Jane Austen rivolge la sua critica sottile

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