La Villa Silvio Pellico, a Moncalieri un'oasi di pace tra alberi di tasso e cedri | Corriere.it

La Villa Silvio Pellico, a Moncalieri un'oasi di pace tra alberi di tasso e cedri

diLuca Bergamin

La residenza di origine settecentesca ha avuto lo scrittore come segretario e a lui è stata dedicata.  Statue, scalinate, prati e viali in un fresco gioco di colori e profumi

A Moncalieri il giardino intitolato a Silvio Pellico

Villa Silvio Pellico era la residenza di svago dei Marchesi di Barolo. Questa casa padronale di origine settecentesca e ampliata nel secolo successivo, arricchendo lo stile neoclassico originario con elementi neogotici, aveva lo scopo di regalare un po’ di frescura durante l’estate dal caldo di Torino. Il matrimonio di un rampollo della dinastia con Julie Colbert, donna colta e illuminata, risultò determinante al fine dell’abbellimento di Villa Pellico e del suo giardino: fu sempre lei a prendere alle proprie dipendenze, in qualità di segretario, proprio Silvio Pellico, allora sconosciuto, ma che mezzo secolo dopo sarebbe assurto alle cronache internazionali quale autore de Le mie Prigioni

La Villa Silvio Pellico, a Moncalieri un'oasi di pace tra alberi di tasso e cedri