Cuneo Montagna Festival 2024: programma e eventi, Tommy Caldwell ospite - La Stampa

Trecentosessantasei giorni per riscoprirsi città alpina - non solo dell’anno -, una settimana per portare la montagna e la sua gente al centro della riflessione, una serata per farsi ispirare da un climber che ha scritto la storia come lo statunitense Tommy Caldwell.

A Cuneo da domani (a domenica è Cuneo Montagna Festival, sei giorni di convegni, proiezioni, incontri con scrittori, concerti, spettacoli teatrali legati dal leitmotiv «AnimAlpina» e promossi dal Comune di Cuneo. Grazie al gioco di squadra con la sezione del Cai di Cuneo, il prologo odierno è fuoriporta. Sulla strada verso Cuneo Caldwell farà tappa a Torino per la prima ascesa della sua tre giorni italiana, quella al Monte dei Cappuccini. La meta è il Museo della Montagna - fondato nel 1874 proprio come la sezione del Cai di Cuneo -, che lo accoglie nel giorno di chiusura al pubblico per una visita speciale. Sarà un dare e avere: Caldwell si immergerà nella storia dell’alpinismo italiano e donerà al museo un cimelio dell’attrezzatura con cui nel 2015 rese possibile l’impossibile con la scalata della Dawn Wall su El Capitan nel Parco nazionale di Yosemite, in California. Domani sarà lui a inaugurare il festival alle 18 nel salone d’onore del municipio, poi alle 21 al palazzetto dello sport di San Rocco Castagnaretta si racconterà a 360 gradi nel talk «Anything is possible»; prevendita al link bit.ly/caldwell-cuneo.

Mercoledì si entra nel vivo con due convegni - alle 10 «Montagna: domani è già qui» al cinema Monviso, a cura delle Aree Protette Alpi Marittime, e alle 14 in sala San Giovanni «Questo rifugio non è un albergo!» - e lo spettacolo «Polimero, un burattino di plastica» alle 21 al teatro Toselli, proposto in sinergia con la Fondazione Crc. A dieci giorni da Spazzamondo, l’iniziativa di raccolta di rifiuti abbandonati che come nessun’altra coinvolge in modo capillare la Granda, Paolo Hendel, Danilo Rossi, Stefano Nanni e l’orchestra Bruno Maderna saranno artefici di una rivisitazione ecologista della storia di Pinocchio.

Venerdì, alle 9, presso lo spazio incontri della Fondazione Crc i delegati delle città dell’associazione Città alpine dell’anno si riuniranno in assemblea, alle 14 parteciperanno a un workshop aperto al pubblico con la restituzione di buone pratiche metromontane; alle 21,45 al teatro Toselli il passaggio di testimone da Passy, città alpina del 2022.

Se da domani la montagna sarà nei piatti di numerosi ristoranti cuneesi, che proporranno menu alpini ad hoc, nel weekend sarà anche nelle vie del centro storico e in piazza Galimberti - anzi, sopra quest’ultima - grazie alle mongolfiere in arrivo da Mondovì.

Sabato dalle 14 alle 18 e domenica dalle 10 alle 18 via Roma sarà cornice de «La nuova montagna. Il villaggio delle valli alpine cuneesi», animato da una serie di realtà che lavorano in pianura e in quota per promuovere e far vivere le terre alte.

La seconda ospite internazionale del festival, Pasang Lhamu Sherpa Akita, la prima donna nepalese a diventare istruttrice di alpinismo, sabato, alle 21, racconterà al cinema Monviso le frontiere abbattute con piccozza e impegno civile per trasformare i suoi sogni in realtà.

Fra gli ospiti anche Marco Albino Ferrari, Enrico Camanni, Michil Costa, Andrea Gobetti, Anna Torretta e Fredo Valla; il regista di Sampeyre domenica, alle 21, chiuderà il festival con la proiezione al cinema Monviso del suo ultimo lavoro «Ambin. La roccia e la piuma». Tutti gli appuntamenti, eccetto la serata di domani, sono a ingresso libero; programma su www.festivaldellamontagna.it.

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