Urpflanze des Mittelmeers | Artribune

Urpflanze des Mittelmeers

Informazioni Evento

Luogo
ON THE CONTEMPORARY
Piazza Manganelli 16, Catania, Italia
Date
Dal al
Vernissage
11/05/2024

ore 18.30

Generi
arte contemporanea
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Riflessione sulle criticità della relazione uomo-natura e rinvio ad una recuperabile dimensione etica.

Comunicato stampa

Urpflanze des Mittelmeers

—riflessione sulle criticità della relazione uomo-natura e rinvio ad una recuperabile dimensione etica

 

11 maggio – 12 ottobre 2024

Opening 11 maggio, h 18.30

Finissage 12 ottobre

 

Marcella Barone, Antonino Bove, Alessandro Costanzo, Iginio De Luca, Sebastiano Guerrera, Anna Guillot, Gianluca Lombardo, Gertrude Moser-Wagner, Caterina Sbrana, Francesco Voltolina

 

da un’idea di Anna Guillot

coordinamento Emanuela Nicoletti

in collaborazione con KoobookArchive

testi Paolo Emilio Antognoli, Anna Guillot, Emmanuel Lambion, Luciana Rogozinski, Francesco Voltolina

 

 

Urpflanze des Mittelmeers —riflessione sulle criticità della relazione uomo-natura e rinvio ad una recuperabile dimensione etica, presso On the Contemporary (OtC) a Catania, è una mostra derivata dal progetto Systema Naturæ realizzato in tre step, nella sede On the Contemporary —in the Garden a Caltanissetta, dove coprotagonista di spazi interni e motivo ispiratore degli interventi è un giardino.

Il ragionamento che in un primo momento verteva sui tre regni naturali precisati da Linneo ed era finalizzato, con altre iniziative, a sollecitare il ripristino di attenzione verso un giardino in abbandono, nel progetto Urpflanze des Mittelmeers punta dritto su senso critico ed etico.

 

Il termine Urpflanze – il concetto – con il quale Goethe riferiva di una pianta primordiale, quale modello archetipico da individuare in area mediterranea, vede la natura attraverso una trasposizione critica permeata di bellezza, osservazione, meditazione (Sebastiano Guerrera, Gianluca Lombardo, Francesco Voltolina con disegno, video e fotografia) e di suggestioni sinestetiche (Marcella Barone, installazione sonora e intervento ambientale), di desolazione e degrado (Iginio De Luca, Tevere Expo, fotografia) quanto di riproposizione simbolica (Caterina Sbrana, Omphalòs, scultura, antropomorfismo e zoomorfismo), per passare agli stralci documentari in forma video riferiti al regno animale (Gertrude Moser-Wagner, Solidaritaet) e finire, come occasione investigativa di ipotesi e congetture fantascientifiche, sull’esistenza (Antonino Bove - in collaborazione con Maicol Borghetti - frammento video Acronos, o degli esseri omonimi composti di sola materia cerebrale che donano agli umani la formula dell’immortalità).

Naturalmente i molteplici punti di vista valgono come spunti di riflessione, consapevolezza e sollecitazioni all’impegno.

 

Gli interventi di Marcella Barone e di Gianluca Lombardo erano originariamente rivolti al giardino. Lì dal suo profondo il terreno comunicava un respiro proprio ed emetteva voce attraverso il sound dell’installazione site specific Under-Breath (Barone). Mentre lampi di luce e fronde mosse guidavano verso l’alto il movimento di una mano e di un pensiero, e poi ancora di una mano in tensione progettuale, nel video In Between (Lombardo) girato nel medesimo luogo. Nell’attuale trasposizione Under-Breath vede i coni sonori prima interrati, come evaginati. Dissotterrati e delocalizzati – nello spazio OtC di Catania – si traducono in fonti sonore espansive «simili a megafoni – scrive l’autrice – che come calchi vivi rendono visibile, in un luogo altro, la vita sotterranea e segreta di quel giardino mettendone a nudo i suoi materiali, la terra, i frammenti di radici, le foglie […]», ivi inclusi i rimandi sonori evocativi connessi alla specificità mineraria del territorio. Il video In Between è invece riproposto in versione originale.

 

Una sezione differita della mostra riguarda gli interventi di Alessandro Costanzo e di Anna Guillot presso OtC —in the Garden.

 

Il primo dei due, realizzato ad hoc per la sede decentrata di OtC, è un progetto con implicazioni antropologiche che in un certo senso rimanda a Same Green, Same Sky, lavoro già attuato da Alessandro Costanzo su invito di Emmanuel Lambion per la Maison Grégoire a Uccle. Costanzo propone un’operazione concettuale costriota sul non possibile dialogo tra due persone in tutto distanti e per nulla comunicanti a causa di un eccesso di radicamento nella propria terra. Costanzo documenta con video e disegni l’impossibilità di comunicazione. Nella presente occasione sarà di nuovo Lambion a seguire il progetto.

Con l’installazione Nucleus, Anna Guillot propone un tassello ibrido della sua ricerca genealogica. Ma l’ibridazione non è strettamente riferita alla coerenza tematica di una ricerca in atto, consiste invece nel conferire nuovo senso concettuale (ed estetico) ad un accumulo di materiali che potrebbe sembrare semplice esposizione di cimelio. È un assemblaggio di manoscritti riguardanti studi di botanica, fisica e chimica ma anche matematica e libri di agraria dove campeggia uno scritto dedicato alla funzione clorofilliana. Nucleus è riferito alla figura del padre (autore e studioso) quale nucleo fondante, attraverso materiali da lui prodotti e riferiti alle di lui competenze e ricerche.

 

Il progetto include una sezione di libri-opera di Ian Hamilton Finlay editati da Wild Hawthorn Press, un corpus di edizioni rare fornite dall’Archivio Koobook, con il quale l’artista–giardiniere risulta collegato al tema di Urpflanze des Mittelmeers. I libri di Finlay, il minimalismo dell’artista, la sua disamina concettuale dedicata alla natura ed espressa attraverso parola e disegno evidenziano connessioni intrinseche.

 

Il progetto Urpflanze des Mittelmeers affianca alla realizzazione della mostra quella di un libro che focalizzerà, a posteriori, l’esperienza delle rassegne Systema Naturæ attraverso contributi critici e saggi di Paolo Emilio Antognoli, Anna Guillot, Emmanuel Lambion, Luciana Rogozinski e Francesco Voltolina, e la documentazione fotografica curata da Studio Mōrf.

 

Si ringrazia Gianni Latino, autore del poster.

promosso da

On the Contemporary, KoobookArchive

con il patrocinio di

Accademia di Belle Arti, Catania

Forum austriaco di cultura, Roma

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