Mercato, rinnovi bloccati, reparti da rivedere: Milan, undici calciatori col punto interrogativo

Theo piace al Bayern Monaco, Maignan chiede un ingaggio super. E poi Okafor, Kalulu, Bennacer.... tutti i nodi rossoneri

Ci sono undici giocatori che aspettano di capire se potranno ancora essere un gruppo o se, chi più chi meno, dovrà rivedere i propri piani. Per scegliere la formazione del futuro serve un allenatore che il Milan oggi non ha: per questo c’è una squadra intera che finirà la stagione a Milano ma senza sapere data, luogo e compagni del prossimo raduno. Da un’area all’altra, si fa prima ad attraversare il campo evidenziando le certezze: Loftus-Cheek in mezzo, Pulisic e Leao sugli esterni d’attacco. I due ex del Chelsea dopo l’impatto positivo della stagione si sono meritati la conferma per la prossima. Rafa desidera restare rossonero e oggi il valore della clausola scoraggia potenziali acquirenti. Gli altri, dal portiere ai centrali, dal centrocampista alla punta, sono interrogativi da sciogliere: a trovare la risposta giusta aiuterà anche il nuovo allenatore. 

nuovo tonali

Alla domanda se vorrebbe avere ancora in porta Maignan direbbe probabilmente di sì. Ma non è certo che Mike sia dello stesso parere. Un caso “isolato” solo perché Mike a Milanello sta spesso sulle sue, separato dagli altri anche perché impegnato nel recupero dall’infortunio. Più che fisica la distanza è ideologica: la stagione di Magic Mike è stata molto meno sorprendente di altre, ma vorrebbe un Milan che gli garantisse almeno l’illusione della vittoria. Una squadra competitiva per un competitivo come Maignan: il suo obiettivo è vincere, al Milan o altrove. Ha un contratto in scadenza 2026 e non ci sono incontri in programma. La stessa situazione contrattuale di Theo, tra i big quello con più probabilità di partire. Lo seguono le grandi squadre d’Europa e il Bayern ha già lasciato traccia: l’interesse è noto e mai smentito, l’affare si inserirebbe in una possibile triangolazione internazionale. Davies da Monaco a Madrid, Theo da Milano a Monaco. Per nessuno dei due, Hernandez e Maignan, il Milan intende fare sconti ma nel calcolo incide anche il rendimento dell’ultima stagione: la quota di vendita indicata in 100 milioni oggi è inevitabilmente scesa (mentre le pretese di Mike sul nuovo ingaggio restano alte). Uno dei due potrà essere il Tonali dell’estate scorsa: un giocatore ceduto a cifre consistenti, subito reinvestite sul mercato in entrata. 

gli altri reparti

E di spese ce n’è bisogno. Se Theo partirà andrà sostituito ma il mercato racconta anche dell’interesse rossonero per Emerson Royal, terzino di fascia destra che se la giochi con capitan Calabria. Al centro è inevitabile il restauro: il muro difensivo è caduto troppe volte durante la stagione. Kjaer saluterà, Thiaw e Tomori, ultimi titolari designati, hanno reso sotto le attese. Al punto che Gabbia, ceduto in prestito e poi rientrato, ha fatto la sua parte. La stagione di Kalulu è stata compromessa dagli infortuni. Un centrale di livello arriverà, ma chi sarà ad affiancarlo? A centrocampo stessi dubbi: chi giocherà a fianco di chi? Loftus è promosso da mezzala (o da trequartista), la regia di Bennacer si è fatta più impacciata, Reijnders e Musah meritano certamente una seconda chance (la prima stagione in A è difficile per chiunque arrivi dall’estero, la seconda può essere quella dell’exploit): ma si possono considerare garanzie del nuovo Milan? Per Yacine Adlì la risposta è più no che sì. L’attacco ha altre due certezze: Leao ci sarà, Giroud no. Rafa desidera restare rossonero con la promessa di incidere finalmente come un campione: non solo nelle piccole sfide, ma nelle grandi notti. Olivier è stato annunciato ieri come nuovo attaccante dei Los Angeles FC fino al dicembre 2025 con l’opzione di estendere l’accordo anche al 2026. Detto di Pulisic, promosso con lode dopo la stagione da record, restano gli altri attaccanti arrivati nell’ultimo mercato estivo. Non hanno offerto grandi certezze in stagione e non ce ne sono oggi sul loro futuro: Okafor è stato un buon cannoniere di scorta ma dovrà guadagnarsi la prima linea. Chukwueze, imprendibile nelle stagioni spagnole, a Milano ha corso a due velocità: lento all’inizio, ha accelerato solo nel finale. Poco per dire di essere al riparo dai giudizi. Infine Jovic, a scadenza di contratto, ma con l’opzione esercitabile dal club per un prolungamento annuale: un’altra domanda ancora senza risposta.