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10/05/24
SLUG GORE RELEASE PARTY
LEGEND CLUB, VIALE ENRICO FERMI 98 - MILANO
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Acid Mammoth - Supersonic Megafauna Collision
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10/05/2024
( 52 letture )
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Ci sono progetti da cui si sa esattamente cosa aspettarsi, e questo pu� essere un bene o un male. Nel marasma di uscite stoner doom del 2017 venne fuori il primo monolite omonimo composto dagli Acid Mammoth, progetto greco guidato da Chris Babalis Jr. L�album si rivel� molto valido e gi� dal secondo disco la band venne messa sotto contratto dalla Heavy Psych Sounds Records che continu� ad affiancare il progetto fino a giungere a questo quarto full length Supersonic Megafauna Collision.
E� una produzione che genera sentimenti contrastanti negli ascoltatori per il semplice motivo che dal primo disco i greci sono maturati molto sulle sonorit� rivelandosi una certezza nell�universo stoner, ma perdendo nel corso degli anni quella spettralit� e acidit� che li caratterizzava - elemento che traspariva dal primo disco ma anche dallo split con 1782 -, arrivando ad una quadratura tale che pur rendendoli delle macchine perfette, non faceva per� trapelare egoluzioni di sorta. Questa riflessione non vuole di certo sminuire il lavoro degli Acid Mammoth, infatti, se dovessimo apprezzare la loro musica solo per l�abilit� degli strumentisti dovremmo valutare questo full lenght in maniera eccellente. Fortunatamente la musica non si basa solo su questo e si pu� dire riesca nel suo intento quando riesce a trasmettere un�emozione oppure ad incuriosire. Purtroppo prevale in questa produzione la staticit�, e l�evidenza di non voler arrischiarsi in sentieri troppo impervi che possano far perdere la solidit� sonora al progetto.
Il cantato ispirato molto al Madman Ozzy Osbourne - o se vogliamo ricercare nella modernit� ad Uncle Acid Kevin Starr -, le chitarre acide cariche di fuzz di padre e figlio (l�altra chitarra � suonata da Chris Babalis Sr), la profondit� del basso e il giusto dosaggio dei colpi di batteria compongono un unico blocco sonoro, inscalfibile, ma che a lungo andare pu� generare monotonia.
Tra i brani si distingue One With the Void, differente dal resto del lotto, per via dell�atmosfera tribale generata dall�ammorbidimento del suono delle chitarre, dall�uso del tamburello ed in cui viene privilegiata la melodia. Un vero trip tra le dune del deserto con il vento a distorcere le note della chitarra. La tracklist non si caratterizza per una variet� di suono, risultando fuzzosa e monolitica, ma purtroppo anche ripetitiva.
La produzione � davvero buona e gli amanti del riffing ossessivo degli Acid Mammoth non mancheranno di apprezzare questo lavoro. Sicuramente in sede live i greci sono in grado di regalare un bel �viaggio�, ma se si ricerca audacia nel cumulo di uscite stoner doom o se ci si auspica un progredire delle soluzioni proposte, conviene spostarsi su altre produzioni che pur contraddistinguendosi per una compattezza e riconoscibilit� di suono, sono state in grado di apportare delle novit� ad un sound gi� rodato.
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INFORMAZIONI |
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Heavy Psych Sounds Records
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Tracklist
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1. Supersonic Megafauna Collision 2. Fuzzorgasm (Keep On Screaming) 3. Garden of Bones 4. Atomic Shaman 5. One with the Void 6. Tusko�s Last Trip
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Line Up
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Chris Babalis Jr (Voce, Chitarra) Chris Babalis Sr (Chitarra) Dimosthenis Varikos (Basso) Marios Louvaris (Batteria)
Musicisti ospiti: Martin Ludl (Sassofono)
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RECENSIONI |
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