Perchè in questo momento dell’anno non si conosce già il nome del prossimo conduttore del Festival di Sanremo 2025? L’indizio fa pensare.
Mancano ancora parecchi mesi al Festival di Sanremo 2025, ma già adesso sembra che l’attesa per capire quale sarà il direttore artistico sarà davvero molto lunga, anzi, forse lunghissima. Il problema non è tanto, paradossalmente, per gli amanti della kermesse di musica più famosa d’Italia, quanto piuttosto per via del fatto che l’organizzazione di questo show necessita di tanto, anzi, tantissimo tempo, come del resto è anche normale che sia.
La scelta delle canzoni in gara, del resto, è soltanto una delle tantissime attività da fare e che, ovviamente, è centrale nella preparazione ma, ovviamente, non è l’unica da fare: la paura, quindi, è che la Rai possa iniziare in ritardo a pensare a tutto quello che ci sarà da fare e da organizzare, con un conseguente ritardo che potrebbe inficiare, nel lungo termine ovviamente, sulla resa in termini di spettacolo, di ospiti e di show.
Non è un mistero, infatti, che il direttore artistico sia colui che non solo è il volto della trasmissione, ma è anche e soprattutto colui che ne delinea la guida, come del resto è anche normale che sia. In tal senso l’azienda ci sta mettendo così tanto per scegliere, forse, per un motivo davvero inaspettato: e se i conduttori e direttori artistici, invece che uno solo come è sempre accaduto, fossero due?
Sanremo 2025, Carlo Conti e Cattelan insieme?
La bomba l’ha lanciata, ovviamente a forma di gag, Alessandro Cattelan che ha avuto modo di fare una comparsata durante I Migliori Anni, il programma di Carlo Conti che ha avuto come sempre un enorme successo: e se fosse proprio lui insieme al conduttore toscano a prendere le redini di quello che è già stato definito il ‘Sanremo maledetto’?
Difficile dirlo ma una cosa è certa: questo chiuderebbe un po’ le porte sia a Panariello sia a Pieraccioni, storici amici di Conti che nelle scorse settimane erano stati accostati alla kermesse. Al momento è prematuro per parlarne, ma la sensazione è che potremmo assistere ad una vera e propria rivoluzione per un Festival che, dopo il quinquennio Amadeus, potrebbe essere un successo importante o un flop clamoroso.
