Chi sarebbe l’Imperatore dei Romani di oggi?

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Se ci fosse ancora l’Impero, chi sarebbe l’Imperatore dei Romani di oggi?

L’Impero Romano venne definitivamente diviso in due metà alla morte di Teodosio il Grande, nel 395. Egli, consapevole della vastità del territorio imperiale, che ne rendeva difficile il governo, rese suo figlio maggiore Arcadio Augusto della Pars Orientalis mentre ad Onorio, di appena dieci anni, spettò la Pars Occidentalis. Come sappiamo, l’Impero Romano d’Occidente cadde poco dopo, cioè  nel 476 d.C., mentre la parte Orientale, conosciuta da quel momento in poi come Impero Bizantino, sopravvisse fino al 1453, quando cadde a seguito dellassedio di Costantinopoli guidato dal Sultano ottomano Maometto II, che assunse e trasmise ai suoi eredi il titolo di qaysar-ı Rum, Cesare dei Romani.  Adesso l’Impero Romano non esiste più ma se ci fosse, chi sarebbe l’Imperatore dei Romani di oggi? Il periodo imperiale rimane uno dei più travagliati e affascinanti della storia romana e in molti ne hanno studiato le più particolari sfaccettature, dalle strategie militari alle politiche economiche e sociali, alla moda del tempo, ma i più fantasiosi si sono chiesti anche chi potrebbe oggi sedere sul trono dell’Impero. Il canale YouTube Usefulcharts, che si occupa di storia e genealogia, si è posto proprio questo quesito ed è giunto ad un novero di nomi che avrebbero potuto avere una pretesa più o meno forte qualora il titolo di Augusto fosse esistito ai giorni nostri. 

Da Carlo Magno ai discendenti di Napoleone

Iniziamo il nostro viaggio in Occidente, quando l’Imperatore Giustiniano riuscì a strappare Roma al dominio barbaro e a tenerla sotto la sua egida fino al IX secolo. Infatti, il giorno di Natale dell’anno 800, Papa Leone III incoronò Carlo Magno, già re dei Franchi e dei Longobardi, Imperatore dei Romani. Il Pontefice conferì il titolo al sovrano carolingio poiché in quel momento era una donna a sedere sul trono bizantino, Irene di Atene, e Leone III non la riconobbe come Basilissa dei Romei, come ella si appellava; dunque il trono imperiale fu ritenuto vacante. La dinastia carolingia continuò a regnare su quello che sarebbe poi divenuto il Sacro Romano Impero per oltre sei secoli, fino alla sua dissoluzione del 1806 con la pace di Presburgo, che poneva fine alle ostilità con Napoleone. 

Napoleone Bonaparte riuscì a strappare al controllo carolingio gran parte dell’Europa Occidentale grazie ad una fitta rete di alleanze che faceva estendere il suo dominio dalla Svezia al Regno di Napoli e dunque una prima ipotesi è che il suo impero sia stato la naturale continuazione del Sacro Romano Impero e  quindi dell’Impero Romano. Allora chi sarebbe l’Imperatore dei Romani di oggi? Una prima risposta potremmo trovarla in Jean-Christophe Napoléon Bonaparte, un banchiere francese e attuale capofamiglia dei Bonaparte. 

Chi sarebbe l’Imperatore dei Romani  di oggi se si seguisse la via austriaca?

Potremmo guardare alla dissoluzione del Sacro Romano Impero anche da un altro punto di vista: è vero che questa entità politica si sciolse, ma una certa continuità è stata mantenuta perché l’Impero Austro-Ungarico non cessò di esistere, ma al contrario continuò a regnare fino al 1919, quando fu proclamata la Repubblica. Dunque la casa reale austriaca, gli Asburgo, potrebbe identificare nel capofamiglia Carlo d’Asburgo-Lorena, un politico, il legittimo pretendente al titolo di Imperatore dei Romani di oggi. E così abbiamo il nostro secondo candidato. 

Dopo la Conquista Ottomana

Spostandoci adesso ad Oriente, possiamo incontrare gli altri tre possibili pretendenti al titolo di Augusto: Harun Osman Osmanoğlu, Alexis Andreievich Romanov e Felipe VI di Spagna.

Il primo è l’attuale capofamiglia della dinastia Ottomana che, come abbiamo accennato, nel 1453 conquistò l’Impero Bizantino e continuò a regnare fino al 1922, quando la Turchia divenne una Repubblica. Avendo conquistato Costantinopoli, rinominata poi Istanbul,  e conferendosi l’appellativo di Cesare dei Romani, Maometto II e i suoi discendenti avrebbero potuto certamente considerarsi imperatori e dunque Harun Osman Osmanoğlu potrebbe essere l’Imperatore dei Romani di oggi.

Anche Alexis Romanov, a capo della dinastia Romanov (anche se disputato), ormai cittadino americano di seconda generazione e operante nel settore della contabilità, avrebbe potuto indubbiamente reclamare il trono romano poiché la sua famiglia è legata da un vincolo di sangue all’Impero Bizantino: Ivan III sposò Sofia Paleologa, nipote dell’ultimo Imperatore regnante Costantino XI Paleologo, e da allora il sovrano di Russia prese il titolo di zar, dal latino Caesar (Cesare), e rese Mosca una Terza Roma. Per questo, dunque, egli potrebbe considerarsi legittimo Imperatore dei Romani di oggi.

Il nostro quinto e ultimo candidato è Felipe VI di Spagna, attuale sovrano Borbone. A metterlo in lizza è un testamento scritto da Andrea Paleologo, nipote di Costantino e ultima persona ad avere il titolo, seppur ormai quasi unicamente simbolico, di Imperatore Bizantino. Egli, convertitosi al credo Cattolico e fuggito a Roma a seguito della conquista ottomana, nominò coloro che unirono la Spagna in un unico regno, Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona, come suoi eredi, ai quali furono destinati i suoi titoli imperiali; Felipe VI è un discendente diretto di entrambi, per cui ha una pretesa molto forte al titolo di Imperatore dei Romani di oggi.

Chi è il candidato con la pretesa più forte?

Il canale Uselfulcharts dà una propria opinione circa chi fra i cinque candidati avrebbe potuto avere la pretesa più forte al trono romano, facendo ricadere la propria scelta su Felipe VI e giustificando la propria decisione sulla base della natura giuridicamente vincolante del testamento, che vedeva i suoi avi come legittimi Imperatori Bizantini e sullimportanza che sarebbe stata attribuita al documento dato l’importantissimo contributo alla Giurisprudenza fornita dal diritto romano. Altri canali che si occupano di storia hanno detto la propria, ritenendo l’uno o l’altro il candidato migliore e partecipando a questo esercizio di fanta-storia che, partendo da eventi realmente accaduti, ci fa utilizzare l’immaginazione e ci fa giungere alle più svariate (e a volte improbabili) conclusioni.

Fonte Immagine in evidenza: Wikipedia

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