“Hitler aveva ragione, voi comunisti senza contraddittorio camuffate la storia e la state riscrivendo. Ma ora finalmente possiamo dire la verità”. Sono queste le parole gridate in faccia a Stefano Massini da un uomo di settant’anni che nella serata di oggi, 13 maggio, lo ha aggredito strattonandolo per il bavero della giacca e insultato, mentre lo scrittore stava presentando al Salone del Libro di Torino Mein Kampf, il nuovo testo teatrale di Massini, dedicato agli anni della formazione di Adolf Hitler.

Il fatto è accaduto nella cosiddetta Sala Azzurra dell’evento organizzato al Lingotto. L’aggressore era seduto in prima fila e fin dall’inizio della presentazione aveva mostrato il suo disappunto sulla ricostruzione storica del drammaturgo e aveva interrotto più volto a voce alta l’intervista di Danco Singer a Massini. La situazione ha iniziato a degenerare quando si è affrontata la questione ebraica.

Finito l’incontro, mentre Stefano Massini si apprestava a raggiungere il tavolo del firmacopie, l’uomo gli ha rivolto apertamente la parola gridandogli: “Ve la raccontate solo tra di voi, la verità è un’altra”. L’autore non ha reagito, replicando solo con la frase, ripetuta più volte, “Per favore, siamo nella città di Piero Gobetti”.

Massini non ha commentato, l’aggressore è stato allontanato dagli addetti del servizio d’ordine che poi hanno scortato l’autore fino alla sua auto