Orchestra Sinfonica di Milano, la stagione 2024/25 nella visione di Emmanuel Tjeknavorian | Sky TG24

Orchestra Sinfonica di Milano, la stagione 2024/25 nella visione di Emmanuel Tjeknavorian

Musica
@Angelica Concari
Tjeknavorian_dirige_l_Orchestra_Sinfonica_Giovanile__di_Milano_ne_La_Moldava_-_foto_Angelica_Concari_25

Il giovane talento, che a soli 29 anni è il nuovo direttore musicale, ha presentato il programma della nuova stagione: 31 produzioni sinfoniche affiancate da 4 rassegne collaterali, debutti internazionali e grandi artisti, da Thomas Hampson a Sergei Babayan 

 

Emmanuel Tjeknavorian presenta la sua prima Stagione nel ruolo di Direttore Musicale dell’Orchestra Sinfonica di Milano. Una nomina che, se da una parte sottolinea l’impegno della Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi verso i giovani musicisti, dall’altra rappresenta un sigillo definitivo di altissima qualità, dato il prestigio internazionale di Tjeknavorian, che, dopo un brillante percorso da violinista solista, ha avviato una carriera direttoriale che ha avuto un’ascesa senza eguali, che ha visto il ventinovenne sul podio delle più grandi realtà sinfoniche del mondo, dalla Filarmonica della Scala alla Rundfunk-Sinfonieorchester di Berlino, riscuotendo in ogni sede unanimi consensi di pubblico e critica.

Ma è con l’Orchestra Sinfonica di Milano che Tjeknavorian ha costruito un rapporto speciale, da ultimo con l’appuntamento dedicato a Wagner e Strauss nel febbraio 2024, vero e proprio colpo di fulmine tra orchestra, direttore e pubblico.

"Una Stagione per tutti, che non esclude nessuno"

“Ci sono molti elementi di un rapporto che non si possono esprimere a parole, se non si hanno le capacità di Shakespeare o Goethe, ma come musicista mi accorgo subito, dopo pochi minuti, se è scattata la scintilla oppure no”, ha affermato Tjeknavorian in un’intervista. “Ho avvertito un’intesa profonda a livello di sentimenti con la Sinfonica, i musicisti sono stati eccellenti, con un repertorio molto difficile, che molte orchestre internazionali farebbero fatica ad affrontare.”

Con un Auditorium gremito di un pubblico eterogeneo, fatto di giovani e meno giovani, addetti ai lavori e neofiti, Tjeknavorian ha dato un assaggio di quello che sarà la Stagione 2024/2025, una Stagione per tutti, che non esclude nessuno, e che, come afferma il Maestro, “garantisce in ogni sua parte che tutti coloro che saranno in sala, da settembre a giugno, saranno toccati emotivamente da ciò che ascolteranno.” Ognuno è invitato a vivere la sua personale esperienza con l’Orchestra Sinfonica di Milano. 

03_Emmanuel-Tjeknavorian

approfondimento

Orchestra Sinfonica di Milano, Emmanuel Tjeknavorian nuovo direttore

Rispetto per il passato e approccio dinamico

Queste le parole di Emmanuel Tjeknavorian: “Sono entusiasta di rivolgermi a voi per la prima volta in qualità di Direttore Musicale dell'Orchestra Sinfonica di Milano - come vostro Direttore Musicale. Questa Stagione inaugurale segna non solo un traguardo personale, ma anche l'inizio di un emozionante viaggio per tutta la nostra comunità. La mia visione si basa su un profondo rispetto per il nostro illustre passato unito a un approccio dinamico per rendere la nostra comunità ancora più forte e connessa. Per raggiungere questo obiettivo, ho curato una Stagione che fonde la familiarità e il calore dei classici più amati con l'entusiasmante scoperta di opere meno conosciute dei grandi compositori che ammiriamo. Questo equilibrio tra il rinomato e il raro mira ad arricchire la vostra esperienza musicale e ad ampliare i nostri orizzonti collettivi. La musica, nel suo nucleo, riguarda la connessione - connessione alla storia, agli altri e alle emozioni che ci rendono umani. In linea con questa convinzione, vedo gli artisti e i musicisti ospiti che si uniscono a noi non solo come professionisti ma come membri della nostra famiglia allargata. Condivido un legame spirituale con questi talenti straordinari e sono certo che le loro passioni e connessioni risuoneranno attraverso le loro esecuzioni, direttamente nel vostro cuore. Milano, una città vibrante di cultura e fervore artistico, fornisce lo sfondo perfetto per esplorare questi ricchi paesaggi musicali. Dalle evocative melodie barocche alle innovative espressioni delle opere contemporanee, la nostra programmazione è tanto diversificata quanto la città stessa. Ogni concerto è pensato per essere un'esperienza unica - così coinvolgente che né io né voi vorremmo perderla. Questa Stagione è più di una semplice serie di concerti: è una celebrazione del potere della musica di unirci, ispirarci e rafforzare i legami all'interno della nostra comunità. Unitevi a noi nell'intraprendere questo straordinario viaggio musicale - è un privilegio condividerlo con voi, e non sono mai stato così emozionato per ciò che scopriremo insieme.”

Le parole della presidente Ambra Redaelli

Un’offerta artistica variegata, fatta di esecutori tanto diversi tra loro per età, provenienza, repertorio di elezione, accomunati dal fatto di essere eccellenze assolute. Un’offerta di musicisti che spazia dai più giovani, come Diego Ceretta, Francesca Dego, Kiron Atom Tellian, Daniel Lozakovich, Jeremias Fliedl, fino alle leggende, i musicisti che hanno all’attivo carriere lunghe e di grande prestigio, come Thomas Hampson, Sergei Babayan, Xian Zhang, Andrew Litton, John Axelrod e Alfred Eschwé.

Ambra Redaelli, Presidente della Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, ha dichiarato: “E’ una nuova pagina quella che stiamo scrivendo, e lo faremo insieme, nel condividere questo straordinario programma di stagione che il nostro nuovo Direttore Musicale ha voluto disegnare per tutti noi. Ancora una volta gli do il benvenuto, e lo ringrazio profondamente per aver dedicato ogni sua energia, in questi mesi, a progettare i concerti che proponiamo per voi. Ogni composizione è stata pensata e voluta, ed ogni singolo artista coinvolto ed ascoltato per trovare il perfetto equilibrio tra la proposta, l’armonia del singolo concerto, l’impatto sul pubblico. Ci siamo ispirati fortemente al nostro territorio, alla città di Milano e a tutta la Regione Lombardia, che sa sempre stimolarci nelle proposte, e al pubblico internazionale. Vogliamo essere un punto di riferimento e di attrattività. La bellezza. In momenti così bui come quelli che stiamo vivendo, vogliamo essere attrattori di serenità: sappiamo di poterlo fare con i nostri professori d’orchestra, coristi, direttori e solisti, ma anche con tutte le nostre compagini di giovani ed amatori instancabili che hanno abbracciato i nostri valori d’arte e di comunità. Sposiamo il desiderio espresso dal Maestro Chailly di rafforzare le sinergie tra le istituzioni culturali del territorio: crediamo che proprio Emmanuel Tjeknavorian, per la sua apertura e versatilità, sia il perfetto ambasciatore di questo auspicio.”

 

Le parole dell'assessore Francesca Caruso

L’Orchestra Sinfonica di Milano presenta una Stagione 2024/2025 di così alto livello anche e soprattutto grazie al contributo di tanti attori istituzionali che continuano anno dopo anno a credere nell’istituzione di casa all’Auditorium di Milano e alla sua mission.

Queste le parole dell’Assessore alla Cultura di Regione Lombardia, Francesca Caruso: "L'Orchestra Sinfonica di Milano rappresenta un’eccellenza nell’offerta culturale lombarda, un simbolo di attrattività per la nostra regione, capace di rivolgersi a un pubblico di ogni età. La stagione 2024/2025 è diversificata nella programmazione e pensata per regalare ad ogni concerto – ‘nota dopo nota’ e ‘voce dopo voce’ - un'esperienza unica e coinvolgente. L'approdo del nuovo Direttore Musicale, Emmanuel Tjeknavorian, ha portato un'aria giovane in largo Mahler, inaugurando una nuova era. Da oltre 30 anni Orchestra è la colonna sonora della Lombardia e rende grande la musica sinfonica a portata di tutti. Non resta che godersi lo spettacolo e vivere la magia delle melodie suonate in un viaggio pieno di armonia".

Le parole dell'assessore Tommaso Sacchi

L’Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi, ha dichiarato: “Dalla musica da camera ai concerti corali, da Verdi a Gershwin, fino ai compositori contemporanei: una rassegna che non può non entusiasmare gli appassionati di musica di ogni età, da qualunque esperienza o conoscenza musicale provengano: grazie al programma progettato dal nuovo e talentuoso direttore musicale gli spettatori potranno infatti spaziare in una stagione dal respiro amplissimo. Una stagione che il Comune di Milano sostiene anche quest’anno con convinzione e orgoglio per continuare a offrire alla Città, e non solo, spettacoli di qualità e grandi emozioni”.

Il programma

La programmazione per il 2024/2025 vede 31 programmi sinfonici, a fianco dei quali abbiamo 6 appuntamenti di musica da camera (oltre a un appuntamento speciale di musica da camera presso il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia di Milano), 6 appuntamenti per la rassegna “Crescendo in musica”, 3 appuntamenti della rassegna “POPs”, e 2 appuntamenti della rassegna “Musica &”, con cui la musica sinfonica dialoga di volta in volta con un’altra disciplina, dalla scienza al cinema. La musica d’oggi avrà un posto speciale nei cartelloni 2024/2025 grazie alla presenza del compositore in residenza Nicola Campogrande

LA Stagione Sinfonica

L’attività principale dell’Orchestra Sinfonica di Milano è costituita dalla Stagione Sinfonica, che si articola in 31 programmi. La Stagione Sinfonica dell’Orchestra Sinfonica di Milano, come tutti gli anni, si inaugura al Piermarini, grazie alla gentile ospitalità del Teatro alla Scala. Domenica 15 settembre è la data che segna il debutto ufficiale di Emmanuel Tjeknavorian nel ruolo di Direttore Musicale dell’Orchestra Sinfonica di Milano, con un programma a lui particolarmente caro. È particolarmente significativo che il primo programma veda protagonista Dmitrij Shostakovich, dato che nel 2025, e dunque durante la Stagione in corso, ricorrono i 50 anni dalla morte del compositore. In programma la sua Ouverture Festiva op. 96, eseguita per la prima volta esattamente 70 anni fa. Segue la Sinfonia n. 2 di Ludwig van Beethoven, e la Sinfonia n. 4 in fa minore op. 36 di Pëtr Il'ič Tchaikosvky.

Il primo programma sinfonico della Stagione all’Auditorium di Milano rappresenta un omaggio all’Italia, e vede protagonista Luigi Piovano, che dal ruolo di primo violoncello dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia ha intrapreso una eccellente carriera direttoriale, mettendo a servizio delle orchestre tutta la sua esperienza. Venerdì 27 e domenica 29 settembre Piovano avrà la doppia veste di direttore e solista: il Concerto per violoncello e orchestra n. 1 op. 33 di Saint-Saëns, l’Ouverture da L’italiana in Algeri di Rossini e la Sinfonia n. 4 Italiana di Mendelssohn.

Sarà il nuovo Direttore Musicale dell’Orchestra della Toscana, Diego Ceretta, classe 1996, a dirigere il programma di venerdì 11 e domenica 13 ottobre, al fianco di Francesca Dego, solista che ha un rapporto duratura con l’Orchestra Sinfonica di Milano, che si cimenta con il Concerto per violino e orchestra in Re maggiore op. 61 di Beethoven, accompagnato da Cinque modi per aprire un concerto (prima esecuzione italiana) di Nicola Campogrande, Compositore in Residenza dell’Orchestra, e la Sinfonia n. 1 in Sol minore op. 13 'Sogno d'Inverno' di Pëtr Il'ič Tchaikosvky.

La collaborazione con Giuseppe Grazioli è prolifica e di lunga data, non ultima un’uscita discografica interamente dedicata a Franco Alfano che ha riscosso grande successo da parte della critica. Infaticabile ricercatore di compositori ingiustamente dimenticati, Grazioli torna all’Auditorium di Milano venerdì 18 e domenica 20 ottobre con una rarità di Vincenzo Tommasini, compositore italiano vissuto a cavallo tra Otto e Novecento: la Suite dal balletto Le donne di buon umore, arrangiamento su musiche di Domenico Scarlatti, abbinato a La boutique fantasque di Respighi, e Scarlattiana per pianoforte e orchestra di Alfredo Casella, con Martina Consonni al pianoforte.

Il quarto appuntamento di Stagione è dedicato a Richard Strauss, con il Concerto n. 2 per corno e orchestra con Martin Owen solista, e Tod und Verklärung, oltre alla Ouverture Coriolano op. 62 di Beethoven, il tutto concertato da Pablo González, mentre giovedì 31 ottobre, venerdì 1° novembre e domenica 3 ottobre è il momento di un grande classico della programmazione dell’Orchestra Sinfonica e del Coro Sinfonico di Milano, la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, con un cast vocale vede Maria Teresa Leva (soprano), Deniz Uzun (mezzosoprano), Giovanni Sala (tenore), Adolfo Corrado (basso), il tutto diretto e concertato da Michele Gamba.

A novembre l’Auditorium di Milano vede un poker di debutti: Case Scaglione, Direttore Musicale della Orchestre national d'Île-de-France, affronta con la Sinfonica la maestosa Sinfonia n. 11 op. 103 in Sol minore di Dmitrij Shostakovich venerdì 8 e domenica 10 novembre, mentre venerdì 15 e domenica 17 novembre è il momento di Kiron Atom Tellian, pianista austriaco di 21 anni brillantemente lanciato nel panorama internazionale, che, al fianco di Emmanuel Tjeknavorian, affronta il Concerto per pianoforte e orchestra n.1 di Chopin, accostato alla Rakoczy March da La Damnation de Faust di Berlioz e il Quartetto n. 1 per pianoforte e archi in sol minore di Brahms nella trascrizione per orchestra di Schönberg. Venerdì 22 e domenica 24 novembre è il turno di Daniel Lozakovich, astro del violino di 23 anni che si cimenta, al fianco di Tjeknavorian, con il raro Concerto per violino e orchestra in Re minore di Schumann, accompagnato dalla immortale Ouverture Le Ebridi di Mendelssohn e la Sinfonia n. 6 di Schubert, La piccola, forse la più intima delle sinfonie del compositore austriaco. Completa questa passerella di debutti l’oboe di Lucas Macías, che venerdì 29 novembre e domenica 1° dicembre, nella doppia veste di solista e direttore, affronta il Concerto per oboe e orchestra in Do maggiore K 314 di Mozart e la Sinfonia n. 1 in do minore di Anton Bruckner, nel bicentenario della nascita del grande compositore.

Sono due pietre miliari del repertorio che vedono impegnati Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico a scandire il mese di dicembre della Stagione 24/25. Da una parte, venerdì 13 e domenica 15 dicembre, Der Messias K 527, adattamento di Wolfgang Amadeus Mozart del celebre oratorio inglese composto quasi 50 anni prima da Georg Friedrich Händel, con Anna Prohaska (soprano), Chiara Tirotta (mezzosoprano), Ilker Arcayürek (tenore), Liviu Holender (baritono), sotto la direzione di Christoph Koncz, direttore di estrema versatilità, definito dalla critica “puro genio dalla incredibile presenza, che combina il virtuosismo con un'espressione straordinaria.”

Mercoledì 18 e giovedì 19 dicembre, parentesi natalizia in compagnia della Orchestra Sinfonica e del Coro Sinfonico di Milano, insieme al Coro di Voci Bianche di Milano e al Coro I Giovani di Milano diretti dal loro Maestro, Maria Teresa Tramontin. “Christmas Carols Show”, appuntamento dedicato alle tradizionali carole natalizie, sotto la direzione del Maestro dei Coro Sinfonico di Milano, Massimo Fiocchi Malaspina.

Appuntamento immancabile, ovviamente, la Nona di Beethoven per Capodanno (da domenica 29 dicembre a mercoledì 1° gennaio), con Orchestra Sinfonica e Coro sinfonico diretti da Emmanuel Tjeknavorian, con Elisabeth Breuer (soprano), Caterina Piva (mezzosoprano), Katleho Mokhoabane (tenore), Jusung Gabriel Park (basso).

Se novembre è stato un mese di debutti, lo è anche gennaio. Il 2025 dell’Orchestra Sinfonica di Milano comincia con un programma che appaia due compositori legati in maniera invisibile. Venerdì 17 e domenica 19 gennaio, il Concerto per violoncello e orchestra in La minore di Schumann e la Sinfonia n. 10 op. 93 in Mi minore di Dmitrij Shostakovič, compositore che aveva un particolare amore per Schumann (di cui realizzò una sua orchestrazione proprio del Concerto per violoncello), con Emmanuel Tjeknavorian sul podio e Jeremias Fliedl al violoncello, grande talento di 25 anni che sta riscuotendo grandi successi in tutto il mondo.

Benjamin Schmid, violinista tra i più acclamati a livello internazionale, che iniziò la sua carriera al fianco del leggendario Yehudi Menuhin nel 1986 al Festival di Salisburgo, sarà protagonista di un appuntamento che fa del virtuosismo la sua cifra, venerdì 24 e domenica 26 gennaio: il Concerto per violino e orchestra n. 2 in Si minore La Campanella di Paganini, il brano virtuosistico per antonomasia, affiancato dalla trascrizione per orchestra del Mephisto Waltz n.1 di Franz Liszt e la Sinfonia n. 3 op. 78 in Do minore di Saint-Saëns, sotto la direzione di Emmanuel Tjeknavorian.

Spazio ai professori dell’Orchestra Sinfonica di Milano nel ruolo di solisti: Elena Piva e Nicolò Manachino, prima arpa e primo flauto dell’Orchestra Sinfonica di Milano, si confronteranno con il Concerto per flauto, arpa e orchestra in do maggiore K 299 di Mozart venerdì 31 gennaio e domenica 2 febbraio, sotto la direzione di John Axelrod, un gradito ritorno all’Auditorium di Milano, che dirige nella seconda parte del programma la Sinfonia n. 6 di Beethoven, la Pastorale, mentre Alexander Soddy sarà il protagonista dell’appuntamento di venerdì 7 e domenica 9 febbraio. In programma la grandiosa Alpensinfonie di Richard Strauss, meraviglioso racconto in musica della viscerale passione che il compositore aveva per la montagna e capolavoro assoluto di orchestrazione.

Venerdì 14 e domenica 16 febbraio arriva in Auditorium Eun Sun Kim, Direttrice Musicale della San Francisco Opera. Al suo enorme talento direttoriale è affidata l’interpretazione della Sinfonia in Fa diesis maggiore op. 40 di Korngold, affiancata alla Sinfonia Concertante K 297b di Mozart, che vedrà come solisti, ancora una volta, i Professori dell’Orchestra Sinfonica di Milano: Emiliano Greci (oboe), Raffaella Ciapponi (clarinetto), Orsolya Juhasz (fagotto) e Sandro Ceccarelli (corno).

Ancora Mozart, venerdì 21 e domenica 23 febbraio, con tre Cantate per soprano e orchestra: Chi sa, chi sa, qual sia K 582, Vado, ma dove?  K 583 e Voi avete un cor fedele K 217, con l’enorme talento di Slávka Zámečníková come solista e Alfred Eschwé sul podio, il Kapellmeister per antonomasia, l’incarnazione della tradizione musicale austriaca, che offre per l’occasione la sua interpretazione di Haydn (Sinfonia n. 94 in Sol maggiore La sorpresa) e Brahms (Serenata n. 1 in Re maggiore per orchestra op. 11).

 

E’ sotto la stella dei Direttori Emeriti dell’Orchestra Sinfonica di Milano che si svolgono gli appuntamenti di inizio marzo.

Sarà una grande festa, quella di venerdì 28 febbraio e domenica 2 marzo, quando torna sul palco dell’Auditorium di Milano Xian Zhang, Direttore Emerito dell'Orchestra Sinfonica di Milano a seguito del completamento del suo mandato come Direttore Musicale dal 2009 al 2016. In programma l’Ouverture La consacrazione della casa op.124 di Beethoven, la Sinfonia n. 2 in Do minore op. 17 Piccola Russia di Pëtr Il'ič Tchaikovsky e il Divertimento da Le baiser de la fée di Stravinskij, brano dedicato proprio a Tchaikovsky.

Venerdì 7 e domenica 9 marzo, invece, torna sul podio Claus Peter Flor, con un programma che tiene insieme la Sinfonia n.101 in Re maggiore L’orologio di Haydn e la Sinfonia n.5 di Antonín Dvořák.

Tutto Prokof’ev insieme ad Andrew Litton e Alessandro Taverna, venerdì 14 e domenica 16 marzo: il pianista veneziano si misura con lo splendido Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 in Sol minore op. 16, affiancato alla Ouverture da Guerra e Pace, op. 91 e dalla seconda versione della Sinfonia n. 4 in do maggiore, op. 112, mentre sarà ancora Dmitrij Šostakovič il protagonista dell’appuntamento di venerdì 21 e domenica 23 marzo diretto da Michael Sanderling, con la grandiosa Sinfonia n. 7 op. 60 in Do maggiore Leningrado.

Il Direttore Musicale Emmanuel Tjeknavorian torna sul podio della Sinfonica per due appuntamenti a cavallo tra marzo e aprile. Il primo, venerdì 28 e domenica 30 marzo, con un appuntamento dedicato alla figura dei Titani, con la Sinfonia n. 1 di Mahler appaiata all’Ouverture Egmont op. 84 di Beethoven. Il secondo, venerdì 4 e domenica 6 aprile, vede protagonista sul palco la leggenda vivente che è Sergei Babayan, grande punto di riferimento per la scuola pianistica russa e Maestro di Daniil Trifonov. Per i 150 anni dalla nascita di Maurice Ravel, un fine settimana interamente dedicato alla sua musica, con i due Concerti per pianoforte e orchestra (Concerto in Sol maggiore e Concerto per la mano sinistra in Re maggiore) insieme al Boléro, oltre alla Sinfonia n. 45 in Fa diesis minore "Sinfonia degli addii" di Haydn, composizione in cui gli esecutori abbandonano gradualmente il palco, quasi un corrispettivo “al contrario” del Boléro, in cui i vari strumenti si sommano gradualmente in un crescendo perpetuo. Il legame tra Ravel e Haydn è più forte di quanto si possa pensare, dal momento che il compositore francese scrisse un Minuetto sul nome di Haydn, cosa che ne attesta la grande stima. Completa questo weekend speciale dedicato a Ravel il Concerto da Camera speciale di sabato 5 aprile, che vede Sergei Babayan duettare con il violino di Emmanuel Tjeknavorian in un programma interamente dedicato al compositore francese.

Si rinnova la collaborazione con la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano: venerdì 11 aprile torna all’Auditorium di Milano la Cappella Musicale del Duomo di Milano diretta dal Maestro Massimo Palombella, in un appuntamento intitolato “Regnavit a ligno deus”, nella Settimana Santa, un viaggio nel Canto Gregoriano e Ambrosiano e nella polifonia di Giovanni Pierluigi da Palestrina e di Gregorio Allegri.

Una delle grandi novità della Stagione è rappresentata sicuramente dallo Stabat Mater di Rossini, venerdì 15 e domenica 17 aprile, con Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico diretti da Tjeknavorian, con un cast stellare: Benedetta Torre (soprano), Martina Belli (mezzosoprano), Juan Francisco Gatell (tenore) e Nicola Ulivieri (basso).

Un programma di estremo interesse è quello di venerdì 9 e domenica 11 maggio, quando Gilbert Varga arriva sul podio della Sinfonica al fianco del talento pianistico di Nelson Goerner, che si misura con il Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 in Mi bemolle maggiore di Franz Liszt, accompagnato dal Notturno n. 1 op. 70 di Giuseppe Martucci, da un brano scritto dal compositore ungherese Sándor Veress, Threnos. In memoriam Béla Bartók, e, proprio di Béla Bartók, la Suite da Il mandarino meraviglioso.

Continua la collaborazione dell’Orchestra Sinfonica di Milano con Milano Musica, che rappresenta, in ogni Stagione, un momento speciale della programmazione all’Auditorium di Milano. Venerdì 16 e domenica 18 maggio arriva sul palco dell’Auditorium di Milano una prima italiana di Francesco Filidei, una Co-commissione Bayerischer Rundfunk/musica viva e Milano Musica, con il contributo di SACEM, Société des Auteurs, Compositeurs et Éditeurs de Musique: il Concerto per Viola, che vede il debutto in Largo Mahler di Antonie Tamestit, uno dei più acclamati violisti del mondo, al fianco della bacchetta di Tito Ceccherini. Venerdì 23 e domenica 25 maggio, invece, torna sul palco Emmanuel Tjeknavorian alla testa di Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano con un programma tutto russo: le Danze polovesiane da Il Principe Igor di Borodin e la Suite da Romeo e Giulietta di Prokof’ev.

E’ un viaggio in tre tappe quello con cui si conclude la Stagione Sinfonica 2024/2025 dell’Orchestra Sinfonica di Milano, caratterizzate dalla presenza di ospiti di assoluto rilievo.

Prima tappa: Daniel Müller-Schott è uno dei violoncellisti più conosciuti al mondo. Ha lavorato con direttori del calibro di Vladimir Ashkenazy, Charles Dutoit, Christoph Eschenbach, Kurt Masur e André Previn. Arriva sul palco dell’Auditorium di Milano al fianco di Emmanuel Tjeknavorian venerdì 30 maggio e domenica 1° giugno, come solista nel Concerto per violoncello in Si minore op. 104 di Dvořák, appaiato alla Sinfonia n. 1 in Mi minore op. 39 di Jean Sibelius.

Seconda tappa: Nicola Campogrande dedica il suo nuovo Liberi tutti. Concerto per quartetto d’archi e orchestra (Commissione congiunta dell’Orchestra Sinfonica di Milano, di ADDA Simfónica e della Punavuori Chamber Music Association) al finlandese Meta4 Quartet, formazione tra le più acclamate a livello internazionale. Josep Vicent dirige questa prima assoluta, venerdì 6 e domenica 8 giugno, oltre alla Carmen Suite di Georges Bizet rielaborata da Rodion Ščedrin, nei 150 anni dalla morte del compositore francese.

Terza e ultima tappa: venerdì 13 e domenica 15 giugno, un omaggio agli Stati Uniti, insieme a uno dei musicisti americani più affermati della scena mondiale. Il baritono per eccellenza, Thomas Hampson, vera e propria leggenda vivente, forse uno dei punti di riferimento assoluti della vocalità a livello internazionale, porta sul palco dell’Auditorium le Four Walt Whitman Songs di Kurt Weill, composte dopo l'attacco a Pearl Harbor nel 1941. Sul podio, a suggellare la sua prima Stagione come Direttore Musicale, Emmanuel Tjeknavorian, che completa il programma con la Cuban Ouverture di George Gershwin e la Sinfonia n. 9 in Mi minore op. 95 Dal nuovo mondo di Dvořák.

Musica da Camera

Al fianco della Stagione Sinfonica, come ormai accade da molte Stagioni, una programmazione da camera che indaga in lungo e in largo nel repertorio per piccoli organici, dal Duo all’Ottetto.

Si inaugura la Stagione da Camera domenica 6 ottobre al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia di Milano, con un appuntamento speciale dedicato ai 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi e ai 100 anni dalla prima trasmissione radiofonica italiana, avvenuta proprio in questa data: era il 6 ottobre 1924, quando la voce della violinista Ines Viviani Donarelli annunciò il concerto di inaugurazione del servizio radiofonico pubblico italiano. Celebriamo questo doppio anniversario con un programma che vede protagonista il Quartetto de I Solisti della Sinfonica di Milano, composto da Nicolai Freiherr von Dellingshausen e Gianfranco Ricci, violini, Gabriele Mugnai, viola, e Mario Shirai Grigolato, violoncello, insieme alla inconfondibile voce narrante di Guido Barbieri. In programma proprio il Quartetto in La maggior per archi op. 2 n. 1 di Haydn, il quartetto che il 6 ottobre del 1924 fu eseguito in occasione della prima trasmissione radiofonica italiana, al fianco di Musica trasparente, Commissione dell’Orchestra Sinfonica di Milano al suo Compositore in Residenza, Nicola Campogrande, in prima esecuzione assoluta.

Grazie alla collaborazione con il Teatro Gerolamo, domenica 27 ottobre la rassegna dedicata alla musica da camera torna nel prezioso spazio teatrale di Piazza Beccaria, con i Violoncelli della Sinfonica di Milano, Mario Shirai Grigolato, Tobia Scarpolini, Giovanni Marziliano, Francesco Ramolini, Gabriele D’Agostino, Nadia Bianchi, Enrico Garau Moroni e Giulio Cazzani. Un programma variegato: la Polonaise de Concert di David Popper, la Schiaccianoci Suite di Pëtr Il'ič Tchaikovsky, la Danza ritual de fuego di Manuel De Falla, Tonight da West Side Story di Leonard Bernstein, I magnifici 7 di Elmer Bernstein e Violoncelles, vibrez! di Giovanni Sollima.

Domenica 24 novembre è l’ora di un ottetto capitanato dal Direttore Musicale dell’Orchestra Sinfonica di Milano, Emmanuel Tjeknavorian, con Luca Santaniello, Klest Kripa e Marco Capotosto ai violini, Miho Yamagishi e Cono Cusmà Piccione alle viole, e Tobia Scarpolini e Giulio Cazzani ai violoncelli. In programma due pietre miliari del repertorio per archi: il meraviglioso Ottetto in Mi bemolle maggiore per archi op. 20 di Felix Mendelssohn-Bartholdy e Verklärte Nacht op. 4 di Arnold Schönberg.

Domenica 26 gennaio, alla vigilia del compleanno di Wolfgang Amadeus Mozart, i solisti della Sinfonica dedicano un appuntamento da camera al suo Quintetto in La maggiore K 581 e alle sue trascrizioni di Arie e Ouverture d’opera trascritte per Quartetto d’archi. Sul palco del Gerolamo, stavolta, Luca Santaniello e Lycia Viganò, violini, Gabriele Mugnai, viola, Mario Shirai Grigolato, violoncello, e Fausto Ghiazza, clarinetto.

Domenica 23 marzo arriva sul palco del Gerolamo il vincitore del Concorso Rina Sala Gallo, competizione musicale con cui l’Orchestra Sinfonica di Milano collabora ormai da anni. Al suo fianco troviamo il quartetto composto da Klest Kripa e Francesco Pisanelli, violini, Gabriele Mugnai, viola, Enrico Garau Moroni, violoncello. In programma due splendidi quintetti: quello di Respighi, in Fa minore, e quello di Schumann, in Mi bemolle maggiore op. 44.

SI conclude la Stagione da camera domenica 18 maggio, con Giulio Mignone e Ruben Giuliani, violini, Luca Trolese e Simone Libralon, viole, e ospite Jeremias Fliedl al violoncello. In programma il Quintetto per archi n. 4 in sol minore K 516 di Wolfgang Amadeus Mozart e il Quintetto per archi n. 2 in sol maggiore, op. 111 di Johannes Brahms.

Crescendo in Musica

“Crescendo in Musica”, il ciclo dedicato ai più giovani e alle loro famiglie, si articola in sei appuntamenti, come da tradizione il sabato pomeriggio alle ore 16.00. L’Orchestra Sinfonica di Milano propone anche quest’anno una serie di concerti-spettacolo in cui la grande musica viene proposta in una forma adatta ai piccoli spettatori e declinata in una forma interattiva di spettacolo.

Si parte con un appuntamento molto speciale, sabato 12 ottobre: pochi sanno che Dan Brown, oltre ad essere l'autore di bestseller come Il Codice da Vinci, Angeli e demoni, Inferno, che con i suoi libri ha venduto oltre 220 milioni di copie, sia anche un compositore. 'La sinfonia degli animali' è un libro per bambini (su musiche dello stesso Brown), illustrato dall'ungherese Susan Batori, che tratta della storia del vivace Maestro Mouse con la sua fida bacchetta e di altri animali, che regalano pillole di saggezza su come affrontare la vita. Sul palco dell’Auditorium di Milano, Giancarlo Rizzi dirige la Sinfonica in questo viaggio musicale in prima esecuzione italiana.

Sabato 9 novembre un altro appuntamento speciale dedicato ai 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi e ai 100 anni dalla prima trasmissione radiofonica italiana, in collaborazione con la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi, con Giulio Arnofi alla testa dell’Orchestra Sinfonica di Milano, nell’appuntamento intitolato Onde magiche.

A Christmas Carol, di Charles Dickens, è una novella che rappresenta una pietra angolare della letteratura per bambini. La traspone in musica la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi sabato 14 dicembre con Jacopo Brusa sul podio della Sinfonica.

L’Orchestra Sinfonica Junior di Milano sarà protagonista in Pinocchio, l’appuntamento di sabato 15 febbraio, dedicato all’iconico sceneggiato di Luigi Comencini del 1972 su musiche di Fiorenzo Carpi, mentre sabato 15 marzo torna protagonista il Compositore in Residenza dell’Orchestra Sinfonica di Milano: in programma I due usignoli. Operina per voci bianche e piccola orchestra, di Nicola Campogrande su libretto di Piero Bodrato, una commissione del Teatro Comunale di Bologna in prima esecuzione a Milano. Dirige Andrea Oddone.

Ultimo appuntamento di Stagione in programma sabato 17 maggio con La bottega stravagante, sulle musiche di Ottorino Respighi (La boutique fantasque), con Giovanni Conti sul podio dell’Orchestra Sinfonica di Milano.

POPs

Il 2024/2025 della rassegna POPs è particolarmente interessante, e consta di tre concerti davvero imperdibili. Dopo i grandi successi della scorsa stagione, anche quest’anno la rassegna vede centrale la produzione cinematografica e le musiche da film. Appuntamenti durante i quali l’Auditorium di Milano si trasforma in un cinema. O meglio, torna a essere un cinema, dato che l’Auditorium, oggi casa dell’Orchestra Sinfonica di Milano, sorge in quella che era la struttura del Cinema-Teatro Massimo, prima di essere ristrutturato e reso quello che oggi conosciamo come l’Auditorium di Milano in Largo Mahler. Gli appuntamenti di venerdì 6 e sabato 7 dicembre sono dedicati alla sonorizzazione dal vivo di Mary Poppins, un grande classico tra i film per famiglie, una pellicola del 1964 diretta da Robert Stevenson, basata sull'omonima serie di romanzi scritti da Pamela Lyndon Travers. Dirige la Sinfonica di Milano David Mahoney. Sabato 11 e domenica 12 gennaio 2025, 007, la spia più famosa di tutti i tempi arriva all’Auditorium di Milano: si sonorizza dal vivo Skyfall, un film del 2012 diretto da Sam Mendes, ventitreesimo film della serie di 007, interpretato per la terza volta da Daniel Craig nel ruolo dell'agente segreto James Bond. Dirige la Sinfonica di Milano Anthony Gabriele.

Sabato 26 e domenica 27 aprile è il momento di un tributo sinfonico ai Rhapsody of Fire, gruppo musicale symphonic power metal italiano, con Alex Staropoli (tastiere), Giacomo Voli (voce), Roby De Micheli (chitarra), Alessandro Sala (basso), Paolo Marchesich (batteria), Vito Lo Re (direttore).

Musica &

Nel cartellone Musica & la musica sinfonica dialoga di volta in volta con un’altra disciplina, dalla scienza al cinema. Un ciclo unico nel suo genere, un tratto distintivo dello spirito speculativo dell’Orchestra Sinfonica di Milano, alla ricerca di analogie, similarità tra il mondo della Musica e quello delle altre discipline, principi che ricorrono, e che ci aiutano a decifrare meglio la realtà in cui viviamo. Dalla scienza al cinema, due appuntamenti da non perdere curati dal Prof. Fabio Sartorelli.

Sabato 30 novembre arriva in Auditorium Voyager golden record. La musica nello spazio profondo: sulle note di Bach e di Beethoven, il Prof. Sartorelli dialoga con Matteo Miluzio, astrofisico che gestisce “Chi ha paura del buio?”, portale di divulgazione scientifica tra i più importanti del nostro Paese.  Sabato 12 aprile, invece, è il momento di Musica di celluloide, appassionante parallelismo tra musica e cinema a cura del Prof. Fabio Sartorelli insieme al critico cinematografico Gianni Canova.

Un’interessante proposta artistica e divulgativa che sarà progressivamente ampliata nella direzione di altre discipline.

Anniversari

Sono tanti gli anniversari che l’Orchestra Sinfonica di Milano celebra con la sua programmazione 2024/2025. Dal centenario della prima trasmissione radiofonica italiana al 150° anniversario dalla nascita di Guglielmo Marconi, che si celebra con tre appuntamenti (uno per la Stagione Sinfonica, uno speciale appuntamento di Musica da camera e uno spettacolo per la rassegna “Crescendo in musica”) in collaborazione con il Museo Scienza e Tecnologia di Milano, dal 150° anniversario dalla nascita di Maurice Ravel (che si celebra nel weekend di domenica 6 aprile insieme a Emmanuel Tjeknavorian e Sergei Babayan) ai 50 anni dalla morte di Dmitrij Shostakovich, la cui presenza all’interno della Stagione 2024/2025 è per questo molto ampia, fino al bicentenario dalla nascita di Anton Bruckner, che si celebra con Lucas Macías, e i 150 anni dalla morte di Georges Bizet, nell’appuntamento concertato e diretto da Josep Vincent.

Abbonamenti

Forte del successo delle vendite della Stagione 2023/2024, che hanno registrato un +22% rispetto al precedente cartellone, l’Orchestra Sinfonica di Milano prevede per la Stagione 2024/2025 nuove formule di abbonamento.

All’Abbonamento classico, un abbonamento fisso a 30 o 15 concerti, si affianca quest’anno l’Abbonamento mosaico, una formula di abbonamento a 15 o 10 concerti, componibile a proprio piacimento scegliendo gli appuntamenti al momento dell’acquisto da tre diverse categorie in cui sono raggruppati i concerti della Stagione Sinfonica. Un’opportunità in più per costruire la propria esperienza all’Auditorium di Milano, modellando un percorso d’ascolto a piacere in base ai propri gusti e alle proprie esigenze.

Sulla falsariga della felice esperienza costruita durante la Stagione in corso, l’Orchestra Sinfonica di Milano rilancia per la Stagione 2024/2025 il progetto Genesi – Generazione sinfonica, un progetto totalmente dedicato ai giovani, la Community Under 35, un carnet dedicato agli studenti e ai giovani in generale, a un prezzo estremamente accessibile. Un’esperienza a tutto tondo, un drink al bar dell'Auditorium (incluso nel prezzo) e un talk introduttivo dedicato, una conversazione "collegiale" a cui tutti possono partecipare che si svolge direttamente in sala curata da giovani relatori.

Spettacolo: Per te