I sogni non stanno nei cassetti: parola di Iovine. Che ieri ha portato il suo Como in A - TUTTO mercato WEB

I sogni non stanno nei cassetti: parola di Iovine. Che ieri ha portato il suo Como in A

I sogni non stanno nei cassetti: parola di Iovine. Che ieri ha portato il suo Como in ATUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
sabato 11 maggio 2024, 15:19Serie B
di Claudia Marrone

Capita che alle volte crederci sia quello che si deve fare, anche se il tunnel è così lungo che la luce non si vede. Capita che alle volte non mollare, perseverare quasi allo sfinimento, sia quello che si deve fare, anche se tutto sembra remarti contro. Perché i cassetti possono andare bene per gli indumenti, per gli oggetti, ma non per i sogni: quelli, che sono per i coraggiosi, devono stare fuori dai cassetti, si devono andare a prendere e realizzarli. Proprio come ieri ha fatto Alessio Iovine, comasco e centrocampista del Como, portato in Serie A.

Il classe 1991 inizia a tirare i calci a un pallone proprio a Como, e quando ha otto anni è allenato ad un nome che si ripeterà nella sua carriera, mister Giacomo Gattuso, poi da Stefano Borgonovo; a 10 anni, con il club lariano in Serie A, mette anche piede al "Sinigaglia", in veste di raccattapalle, non sapendo che - dopo diversi anni - quella diventerà la sua casa. Dove prima di tornare dovrà fare non pochi sacrifici. Iovine infatti finisce in Serie D, all'Olginatese, e c'è addirittura chi gli consiglia di smettere di giocare a calcio; solo la Pergolettese, nella stagione 2013-2014, ha il coraggio (o forse l'intuito) di portarlo in Serie C. Passa quindi a Renate, dove rimane due anni, poi fa faville nel triennio alla Giana Erminio. Ed ecco che, nell'annata 2019-2020, arriva la chiamata tanto sperata. Forse desiderata.

Quella del Como, che lo riporta a casa. Quei tanti chilometri macinati sulla fascia destra iniziano ad avere sempre più un senso. Perché i risultati iniziano ad arrivare, perché ieri il puzzle è stato completato. Quello che sarà del futuro non è ancora dato saperlo, ma ora è tempo di godersi la festa.

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