Nello spazio profondo – EduINAF (eejg)

Nello spazio profondo – EduINAF

Nello spazio profondo – EduINAF

VOYAGER 1 alla dogana È di qualche settimana fa la notizia che la sonda della NASA, Voyager 1, lanciata nel 1977, dopo mesi di silenzio, ha mandato un segnale verso la Terra, dopo che gli ingegneri della NASA erano riusciti a riprogrammare la sua memoria. La notizia ha dello straordinario se si pensa che questo segnale arriva da 24 miliardi di chilometri (La luce impiega più di 22 ore e mezza per percorrere questa distanza). (EduINAF)

Ne parlano anche altri giornali

Walter Cugno, ingegnere già direttore del programma Exomars dell’Esa, l’Agenzia spaziale europea, è vicepresidente di Thales Alenia Space. «Era un’epoca magnifica, il periodo delle grandi sfide spaziali, quando dopo il programma Apollo si iniziava a pensare allo Space Shuttle e ai primi moduli abitativi. (Corriere della Sera)

Mercoledì 15 maggio 2024 alle ore 21:00 saremo a Milano per lo spettacolo “Piccole Apocalissi”, presentato da Campo Teatrale in collaborazione con la compagnia Eco di Fondo. Racconta la scelta di cosa inserire nel Golden Record, il disco installato nelle due sonde Voyager lanciate nel 1977, e sarà ripetuto più volte tra il 7 e il 19 maggio 2024. (Astrospace.it)

La sonda spaziale Voyager 1, un vero pioniere dell’esplorazione interstellare, ha ripreso a trasmettere aggiornamenti utili sul suo stato tecnico alla Terra dopo un periodo di cinque mesi durante il quale è stata sottoposta a riparazioni. (Meteo Giornale)

Missione Voyager, un'attrazione fatale nel periodo delle grandi sfide spaziali

E sembra incredibile. La mitica sonda Voyager-1 della Nasa torna ad avere un futuro. (Corriere della Sera)

Fino a pochi giorni fa, quando dalla Nasa è arrivato un tweet: «La Voyager 1 sta restituendo dati utilizzabili sulla sua salute e sullo stato dei suoi sistemi». Non che sia mai stato zitto in questi 47 anni (quasi) di missione, ma dal 14 novembre i messaggi che arrivavano dal Voyager 1 non avevano più significato. (Corriere della Sera)

Questo viaggio non solo mira alla scoperta scientifica ma anche a lasciare un’eredità culturale perenne, trasportando con sé un carico ⁤molto speciale: oltre 2,6 milioni di nomi di persone di tutto il mondo, simbolo dell’umanità che si proietta verso l’infinito. (Tempo Italia)