22 Maggio 2024
Da Radio Onda D'Urto
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Striscia di Gaza, passando per l’Aja. Reazione scomposta di Biden dopo la richiesta di arresto per Netanyahu e Gallant, oltre ad alcuni vertici di Hamas. Gli Usa valutano sanzioni economiche contro la CPI, più volte usata in passato dagli stessi States come clava diplomatica. Allineati con la Casa Bianca Italia, Germania e Londra, Altri Paesi invece, come Francia, Belgio, Irlanda, Svizzera, Spagna e l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, ribadiscono il sostegno al diritto internazionale e al lavoro della Corte Penale Internazionale. Va oltre la Norvegia: “arresteremo Netanyahu se entrasse in Norvegia e ci fosse un mandato internazionale contro di lui”.

Proprio Oslo ha annunciato che riconoscerà a breve – da martedì prossimo  – lo Stato palestinese. Stessa data per la Spagna, mentre l’Irlanda ha riconosciuto già da oggi, mercoledì 22 maggio, la Palestina.

In risposta ai riconoscimenti, Israele annuncia il ritiro degli ambasciatori da Madrid, Oslo e Dublino, mentre per mano di Tel Aviv sono decine i morti nella Striscia di Gaza. 10 vittime, tra cui un neonato, nelle bombe cadute su Zawaida, 6 a Bir al-Naja, 8 nei quartieri Daraj e Tuffah di Gaza City. Ieri, martedì 21 maggio, almeno 80 le vittime, in particolare negli attacchi contro Jabalya, a nord, e Rafah, a sud, la città al confine con l’Egitto dove i tank israeliani cercano di farsi strada, da est.

Il bilancio ufficiale delle vittime palestinesi dal 7 ottobre è di almeno 35.647 morti e 79.852 feriti, oltre a 12mila dispersi sotto le macerie: vicine allo zero le speranze di trovare qualcuno in vita.

Nonostante oltre 7 mesi di massacri, secondo l’intelligence Usa le fazioni palestinesi – a partire da Hamas – sono ancora radicate sul terreno, nonostante le perdite. I due terzi dei miliziani di Hamas – riferisce il quotidiano Usa Politico, solitamente ben introdotto tra Cia e Pentagono – sarebbero infatti ancora operativi, al pari dei due terzi dei tunnel che corrono sotto la Striscia.

Dalla Striscia di Gaza la corrispondenza con Fabrizio Minini, cooperante bresciano che opera per un’ong francese. Ascolta o scarica




Fonte: Radiondadurto.org