Annegare

La sabbia sotto i piedi, il vento fra i capelli e profumo di mare.
Le onde che si infrangono sul bagnasciuga, il sale appiccicato sulla pelle, nuvole di panna che baciano la superficie dell’acqua all’orizzonte.
E noi, su quei tavolini al sole
Un bicchiere di ghiaccio e un mazzo di carte: era quella la felicità.
E noi, tra risate e creme al caffè, spazzavamo via ogni problema.

Le ciabatte bollenti, le docce fredde, le sdraio troppo strette per starci in 2.
La musica alta, la crema solare e gli occhiali da sole.
E noi, andavamo a braccetto gridando all’universo quanto eravamo felici.
E noi quella notte, su quella spiaggia, non avevamo bisogno di niente.
E noi, su quella spiaggia, siamo rimasti insieme fino all’alba.

E un’altra giornata passava e con lei anche l’estate.
E io la guardavo andare via in silenzio.
Sparivano le onde in lontanaza.
Spariva la sabbia, portata via dal vento.
Ma noi ci siamo scambiati gli occhi
E tu mi hai promesso: “Ci vediamo presto”.

Ed ora sono scomparse  le onde, è sparita anche la sabbia e tu non ci sei più.
Non riesco a respirare.
Ti prego non mi lasciare annegare da sola in questo mare.

Federica Ferrari, 4^E

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