Savona | In una settimana tre arresti e sette denunce - Turismo TV
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Savona | In una settimana tre arresti e sette denunce

Nell’ottica del potenziamento dei servizi di controllo del territorio disposti dal Questore di Savona, nell’ultima settimana trascorsa è ulteriormente incrementata l’attività di prevenzione in tutta la Provincia.

I dispositivi quotidiani di controllo realizzati dalle Volanti della Questura di Savona e dal Commissariato di Alassio, hanno permesso di identificare oltre 1.000 persone e controllare più di 400 veicoli.

Tre persone sono state arrestate e altre tre sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria.

Inoltre, è stata ulteriormente incrementata l’attività legata ai provvedimenti di prevenzione: sono stati emessi e notificati 2 ammonimenti per atti persecutori, 3 ammonimenti per violenza domestica e 1 Daspo urbano della durata di due anni.

In materia di immigrazione sono stati emessi due ordini del Questore di abbandonare il territorio italiano e un provvedimento di espulsione, nei confronti di stranieri non aventi titolo a soggiornare sul territorio italiano.

Complessivamente, l’attività della Polizia di Stato in Provincia, con tutte le sue articolazioni e Specialità, da lunedì 13 a domenica 19 maggio, ha realizzato 642 controlli a veicoli, 1.853 sono state le persone identificate e sette quelle denunciate.

I controlli continueranno in tutta la Provincia anche nelle prossime settimane per garantire sicurezza alla cittadinanza.

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Liguria

Savona | Oltre 180 chilogrammi di droga sequestrati dalla guardia di finanza, 4 arresti

Oltre 180 chilogrammi di hashish e marijuana, di diversi telefoni cellulari, di denaro contante per oltre 20.000,00 euro di un’unità immobiliare di pregio e di due magazzini. E’ il bilancio del sequestro eseguito dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria  a conclusione di un’operazione di servizio a contrasto del traffico di sostanze stupefacenti, culminata con l’arresto di quattro italiani. Tutto è iniziato con il monitoraggio condotto sull’intero territorio provinciale, in ragione della quale sono stati individuati una villa situata sulle alture savonesi, adibita a laboratorio per la preparazione e lo stoccaggio della sostanza stupefacente, dove sono stati rinvenuti, oltre a un quintale e mezzo di hashish e marijuana, un’impastatrice industriale, una pressa idraulica, nonché ulteriori due magazzini deputati allo stoccaggio dello stupefacente ove sono stati rinvenuti recipienti contenenti canapa della quale dovrà essere accertato il principio attivo (THC). Al momento dell’accesso presso l’abitazione in questione erano presenti tre persone, una delle quali titolare di un’azienda autorizzata alla coltivazione della canapa sativa. Ulteriori sviluppi investigativi hanno permesso alle fiamme gialle di rinvenire, nel territorio imperiese, presso la residenza di un uomo altra sostanza stupefacente del tipo hashish e marijuana, ma anche 17 chilogrammi di prodotti (zucchero, caramelle gommose, miele e biscotti) realizzati da infusione alcolica derivata da infiorescenze di marijuana ad alto tenore di principio attivo. Le persone arrestate sono state condotte presso le case circondariali di Genova e di Imperia,a disposizione dell’autorità giudiziaria. Sono in corso ulteriori accertamenti per verificare chi fossero i destinatari dell’ingente partita di droga che, una volta messa in vendita sulle piazze di spaccio, avrebbe generato profitti illeciti per oltre 1 milione di euro. «L’azione operativa sviluppata dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria savonese – fanno sapere dal comando provinciale di Savona- testimonia il particolare impegno profuso dall’Istituzione nel contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, piaga sociale che si diffonde in modo preoccupante».

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Genova | Confermata l’assoluzione per Luca Pedemonte, l’agente accusato di eccesso colposo di legittima difesa

La Corte d’appello di Genova ha confermato l’assoluzione per Luca Pedemonte, l’agente accusato di eccesso colposo di legittima difesa per aver sparato e ucciso Jeferson Tomalà nel corso di un Tso nel giugno 2018. Il poliziotto, difeso dagli avvocati Antonio Rubino e Giulia Liberti, era stato già assolto in primo grado come aveva chiesto lo stesso pubblico ministero Walter Cotugno.

Secondo quanto ricostruito il giovane, si era barricato in una stanza di casa con un coltello, i familiari avevano chiesto aiuto perché minacciava di ucciderli e di suicidarsi. Era infuriato per una lite avvenuta il giorno prima con la compagna, madre della loro bimba di due mesi.

Sul posto arrivarono gli uomini delle volanti che prima trattarono, poi fecero irruzione spruzzando spray al peperoncino per bloccarlo e sottoporlo a trattamento sanitario obbligatorio. Il giovane aggredì e ferì un poliziotto e Pedemonte sparò sei colpi, uccidendo Tomalà. Anche i giudici di secondo grado hanno assolto con la formula “perché il fatto non costituisce reato”. In pratica, è stata riconosciuta la causa di giustificazione della legittima difesa.

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YouPol: L’App della Polizia di Stato per Segnalare la Violenza Domestica

YouPol, l’applicazione della Polizia di Stato, si conferma uno strumento prezioso per combattere non solo il bullismo e lo spaccio di sostanze stupefacenti, ma anche la violenza domestica. Nei primi cinque mesi del 2024, sono state 793 le segnalazioni di violenza domestica ricevute tramite l’app, mentre nel 2023 il totale era stato di 1616 segnalazioni.

Lanciata nel 2017, YouPol è disponibile per smartphone, tablet e computer, offrendo ai cittadini un canale di comunicazione diretto e immediato con la Polizia di Stato. L’app consente l’accesso tramite registrazione utente o in forma anonima e permette l’invio di messaggi e immagini direttamente alle centrali operative delle Questure. Durante la pandemia, con l’aumento dei casi di violenza domestica, l’app è stata implementata per includere la possibilità di segnalare tali episodi.

Le segnalazioni ricevute nel 2024 evidenziano una distribuzione geografica significativa: 251 dal Nord Italia, 219 dal Centro, 172 dal Sud e 151 dalle isole. La geolocalizzazione delle segnalazioni, anche anonime, permette alla Polizia di Stato di intervenire con maggiore precisione e tempestività.

Operativamente, l’applicazione è gestita dal Servizio Controllo del Territorio della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato. Attraverso gli Uffici Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico delle 106 Questure italiane, viene garantita l’implementazione del sistema per aumentare la “prossimità digitale” verso i cittadini.

È importante sottolineare che YouPol non sostituisce i numeri di emergenza come il 112, ma rappresenta una modalità “smart” di contatto con la Polizia di Stato, ampliando le possibilità di intervento e supporto in situazioni critiche.

L’app YouPol dimostra come l’innovazione tecnologica possa essere messa al servizio della sicurezza pubblica, offrendo ai cittadini uno strumento efficace per denunciare e contrastare la violenza domestica, contribuendo a un ambiente più sicuro e protetto per tutti.

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