A Pitti Uomo lo IED di Firenze presenta l’installazione Identity dell’artista Michel Comte - la Repubblica

Firenze

12 giugno

A Pitti Uomo lo IED di Firenze presenta l’installazione Identity dell’artista Michel Comte

Michel Comte con gli studenti
Michel Comte con gli studenti 

La moda incrocia l’arte nell’ex Teatro dell’Oriuolo durante i giorni del fashion maschile

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Michel Comte, artista contemporaneo ed uno dei fotografi di moda più importanti di tutti i tempi, ha accolto l’invito dell’Istituto Europeo di Design a seguire come Mentor il team di studenti e studentesse IED selezionati da tutte le undici sedi del Gruppo fra Italia, Spagna e Brasile per progettare Identity, l’installazione che sarà presentata il 12 giugno negli ambienti dell’ex Teatro dell’Oriuolo in occasione di Pitti Uomo. Il team di lavoro multidisciplinare ha unito le competenze delle aree di fashion design e styling con quelle di interior design, video, sound e fotografia per sviluppare un progetto dove la ricerca dell’arte incontra la riflessione della moda. La cornice dell’ex Teatro dell’Oriuolo, nella sua nuova veste di polo formativo delle Arti Digitali e Visive IED, accoglie la prima installazione aperta alla città di Firenze proprio durante la settimana internazionale di Pitti Uomo.

IED ha scelto come mentor Michel Comte per la sua capacità di esprimere l’arte attraverso i diversi linguaggi da lui utilizzati nel corso della sua carriera professionale come fotografo, filmmaker, foto-giornalista, oltre che per la sua aderenza ai temi culturali e sociali, l’impiego di materiali innovativi e per l’attenzione ai processi di upcycling. “In un mondo consumato dal fast fashion, scelgo il denim giapponese come simbolo di uno stile sostenibile. Questa filosofia guida la mia curatela dell'installazione IED a Firenze, dove undici spazi di uguali dimensioni fungono da piattaforme per un'opera d'arte collettiva, fondendo personalità diverse in pura magia” dichiara Michel Comte.

L’artista ha indirizzato gli studenti nello sviluppo progettuale a partire da una riflessione sul tema dell’identità: in tempi in cui i dispositivi elettronici hanno superato la moda in termini di desiderabilità, come possiamo rappresentare chi siamo attraverso ciò che indossiamo? La moda resta uno dei mezzi principali per rappresentare chi siamo, la nostra identità.

“Internet e globalizzazione hanno dato vita ad una moltitudine di nuove appartenenze virtuali appiat-tendo il senso di identità delle persone. L’individuo è diventato dividuo: non ha più un’identità o ne ha troppe. Anche la moda ha finito per diventare vittima di questo fenomeno: dovrebbe aiutarci ad indicare chi siamo e co-sa rappresentiamo ma nella maggior parte dei casi è solo abbigliamento e decorazione”, sostiene Danilo Ven-turi Direttore IED Firenze. "Indipendentemente dalle singole scelte di contenuto fatte da undici studenti provenienti da tutto il mondo, esporre il concetto di identità culturale filtrato attraverso i loro occhi - nel nuovo polo IED delle Arti Digi-tali e Visive - ci permette di rivalutare la moda come una delle forme più significative d’espressione sociale e personale. Ci permette di tornare a guardare al futuro!" aggiunge Danilo Venturi. L’installazione sarà diffusa negli spazi interni e nel giardino dell’ex Teatro dell’Oriuolo, in un percorso che alternerà capi concettuali a sculture contemporanee. ?

Michel Comte è nato a Zurigo, Svizzera. Ha studiato in Francia e Inghilterra e ha iniziato la sua carriera nel restauro artistico, specializzandosi in arte contemporanea. I suoi lavori di restauro includono Andy Warhol, Yves Klein e Mirò. Nel 1979 incontra Karl Lagerfeld che gli affida il suo primo incarico commerciale per Chloe e poi per Chanel. Fin dagli esordi ha collaborato con Vogue Italia, Vanity Fair e Interview, e si è legato a brand come Dolce & Gabbana, Gianfranco Ferré, Calvin Klein, BMW, Ferrari, LVMH e molti altri. Comte ha trascorso il suo tempo viaggiando in zone di conflitto per raccogliere fondi per progetti umanitari come Persone e luoghi senza nome. Nel 2008, Comte ha incontrato Ayako Yoshida. Ha dedicato più tempo all'arte e ai progetti personali. Insieme hanno prodotto il loro primo lungometraggio in 3D “The Girl From Nagasaki”. Comte ha aperto la mostra Neoclassico alla Galleria Nazionale di Parma nell'autunno 2016. Neoclassico è l'interpretazione di Comte dell'ascesa e della caduta del neoclassicismo. Ha completato diverse mostre della serie Light. Prima al Museo Maxxi di Roma e La Triennale di Milano, alla Galerie Urs Meile di Pechino, Dirimart a Istanbul e Grieder Contemporary a Zurigo. Comte esplora l'impatto del declino ambientale sui ghiacciai e sui paesaggi glaciali del mondo. Light è uno studio dei paesaggi naturali attraverso sculture di grandi dimensioni, fotografie, in-stallazioni video e proiezioni.

L’Oriuolo è la sede del nuovo polo per le Arti digitali e visive dell’Istituto Europeo di Design, che ha vinto il bando del Comune di Firenze per l’ex Teatro chiuso da quasi 30 anni e al termine di un complesso intervento di restauro da parte del Comune di Firenze che ha triplicato l’area non edificata a vantaggio di verde e spazi aperti grazie alla demolizione di 2200 metri cubi, principalmente nell’area della ex platea, e può contare su alcuni locali, liberi da divisori, al piano terra di Palazzo Bastogi per un totale di 500 mq. Abbattute le strutture fatiscenti, ne-gli spazi riqualificati trova ora posto una nuova piazza-giardino ‘zen’, in attesa dell’apertura del nuovo Teatro delle arti digitali. A 300 metri dal Duomo, IED realizza un polo destinato alla condivisione e conoscenza delle Arti Digitali e Visive, grazie ad una consolidata esperienza formativa nei settori delle arti contemporanee e del design, così come della moda e della comunicazione e ai tanti professionisti e mentor internazionali che vi collaborano. Un luogo di scambio interdisciplinare e interculturale dove la teoria incontra la sperimentazione pratica, che prende forma nelle zone espositive, conservando la vocazione origina-ria del luogo pubblico. Suddiviso in due grandi aree funzionali, formativa ed espositiva, oltre al giardino, il nuovo Polo prevede laboratori digitali, project room e aree didattiche, insieme a due ampi spazi riservati a mostre, eventi e workshop. Il programma delle attività sarà legato allo svolgimento didattico dei corsi multimediali (Graphic Design, Illustrazione, Design per la Comunicazione, Content Creation and Publishing) e di quelli del sistema arte (Museum Education, Curatorial Practice e Arts Management) con laborato-ri, mostre d’arte contemporanea, workshop presieduti da artisti emergenti. Lo spazio vivrà anche attraverso altri eventi in collaborazione con la Città già parte di uno scambio didattico e professionale con IED, che rispondono ad un contesto di forte internazionalizzazione e di esperienze radicate nel territorio.

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