Il Met Gala 2024 si è tenuto lunedì 6 maggio, in occasione della mostra intitolata Sleeping Beauties: Reawakening Fashion, la nuova esposizione del Costume Institute di New York che ne ha ispirato il dress code.
La mostra nasce da un progetto volto a portare all'attenzione del pubblico inestimabili capolavori della moda come non erano mai stati visti prima.
Circa 250 pezzi provenienti dalla collezione permanente del Costume Institute – alcuni dei quali raramente esposti – presentati al pubblico: da un corpetto inglese di epoca elisabettiana risalente al XVII secolo alle creazioni di stilisti del terzo millennio per abbracciare 400 anni di storia: un pezzo davvero unico l’abito da ballo in raso di seta disegnato del couturier americano Charles Frederick Worth nel 1877.
Tra i tanti pezzi esposti, modelli di Elsa Schiaparelli, Yves Saint Laurent, Christian Dior, Hubert de Givenchy e di molti altri iconici creatori di moda.
Il dress code legato alla mostra è The Garden of Time e si basa sull'omonimo racconto breve scritto nel 1962, da J.G. Ballard, noto per il suo romanzo L'impero del sole, adattato da Steven Spielberg per l'omonimo film.
Al centro della storia, il conte Axel e la contessa sua moglie, nella loro utopia di svago, arte e bellezza; vivono infatti in una villa con una terrazza che si affaccia su un giardino di fiori dalle foglie traslucide e dagli steli scintillanti come cristallo.
Al di là delle mura della villa, ora dopo ora si avvicina minacciosa una folla caotica e invadente. Per tenerla lontana, il conte deve cogliere dal suo giardino un fiore che interrompe lo scorrere del tempo; fino a quando però?
Di difficilissima traduzione questo dress code rimanda al concetto di caducità e bellezza effimera ed è stato liberamente reinterpretato dagli ospiti intervenuti al Gala in -quasi- tutto il loro splendore.
Romina