L’incrocio con Trieste è di quelli tosti, ma l’Unieuro ci arriva carica e in fiducia

Nessuna serie del primo turno alla bella, il quadro delle semifinali promozione del campionato di serie A2 2023-2024 si è completato domenica senza scosse telluriche al tabellone. A parte Torino passano tutte le squadre meglio posizionate in classifica al termine di prima fase e “orologio” e sostanzialmente, passano tutte le favorite. Perché sì, la Pallacanestro Trieste che elimina la formazione della Mole, per come stavano giocando sia l’una che l’altra alla vigilia dei play-off, poteva tranquillamente detenere i favori del pronostico nel quarto di finale quarta contro quinta, sulla carta più equilibrato. Equilibrio che, nei fatti, c’è stato solo nel punteggio dei singoli match, ma non nell’esito finale, che ha visto i giuliani prevalere con un netto 3-0 fortificato da due successi al Pala Gianni Asti.

Scontro tra titani

E sarà proprio Trieste l’avversaria dell’Unieuro nella serie che conduce alla finale per la promozione. Uno scontro tra titani così come lo sono tutti gli altri di questo incertissimo rush finale di campionato: Cantù contro Udine nel tabellone Oro, quello dei forlivesi, Trapani-Verona e Fortitudo contro Rieti (che però sarà priva di Dustin Hogue per un infortunio al braccio con Rimini che ne ha chiuso la stagione) nel tabellone Argento.

Incertezza ovunque e tanto più nell’incrocio tra due città gemellate sugli spalti, ma che si ritroveranno rivali in campo come Unieuro e Pallacanestro Trieste.

Come ci arriva Forlì?

Molto rincuorata nel morale dal modo in cui, dopo il passo falso di garatre, ha liquidato Vigevano nel quarto incontro della serie. Una vittoria autoritaria, frutto del primo tempo più produttivo dell’intera annata (56 punti, al massimo ne erano stati segnati 50 a Nardò e in garauno dei quarti) e di una difesa che ha tenuto sotto quota 70 gli avversari come da imperativo categorico di coach Antimo Martino.

Il modo in cui i biancorossi hanno fatto propria la gara, con tutti gli effettivi sintonizzati sin dalla palla a due e un Fabio Valentini da high personale nel campionato in corso, non può che dare la convinzione giusta per affrontare una formazione decisamente ritrovatasi in quest’ultima fase del torneo.

Trieste, infatti, era stata immediatamente indicata come una delle principali favorite alla promozione, ma non ha mai convinto, con alti e bassi continui che, nel lungo periodo di assenza per infortunio di Justin Reyes, sono stati “bassi” e basta.

Il “famoso” +28

Fu proprio in quel periodo (esattamente all’ultima del girone di ritorno) che l’Unieuro schiantò in casa i giuliani 92-64 con coach Jamion Christian sommerso dalle contestazioni dei tifosi che proseguiranno anche nelle settimane successive. Trieste, però, sventato d’un soffio il sorpasso da parte di Rimini sul quinto gradino della classifica, ritrovata l’ala-pivot portoricana pare abbia riacquisito fiducia, serenità e gioco. Il record con lui di nuovo sul parquet è di 5 vittorie e 2 sconfitte, ma è soprattutto il 3-0 con Torino a rimettere gli alabardati in alto nelle quotazioni dei bookmakers.

Fare valere il fattore campo nelle due partite iniziali di domenica e martedì è, quindi, fondamentale per dare speranze ai forlivesi che si troveranno davanti un’avversaria cambiata. Grazie a Reyes, certo, ma anche a un gioco meno “tripladipendente” di prima (dai 35 tentativi a sera della regular season ai 30 dei play-off) e che ha asciugato molto le rotazioni. Il settimo uomo per minutaggio è, infatti, Ferrero, ma ad appena 9.7 minuti di media. Un modo per trovare identità dopo averla a lungo rincorsa, ma anche un segno favorevole per l’Unieuro: probabilmente le rotazioni non saranno un fattore rilevante. Intensità, lucidità e capacità di reggere l’impatto dei lunghi, quelle invece sì.

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