Fabi Palermo: "Le truffe bancarie e l’intelligenza artificiale sono la nuova frontiera delle frodi"
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Lunedì, 13 Maggio 2024
Economia

Fabi Palermo: "Le truffe bancarie e l’intelligenza artificiale sono la nuova frontiera delle frodi"

Gabriele Urzì, dirigente nazionale Fabi: "Esaminando le decisioni pubblicate dal collegio di Palermo dell’arbitro bancario finanziario si evince che un 40% circa dei ricorsi presentati vengono accolti"

Pubblicate una serie di decisioni dell’arbitro bancario finanziario (ABF) del collegio di Palermo, relative ai ricorsi presentati e accolti dal sistema di risoluzione alternativo delle controversie.

“Esaminando le decisioni pubblicate dal collegio di Palermo dell’ABF - dichiara Gabriele Urzì, dirigente nazionale Fabi e responsabile salute e sicurezza Fabi Palermo - si evince che un 40% circa dei ricorsi presentati vengono accolti. Solo a titolo di esempio e riguardo alle decisioni di  marzo/ aprile 2024, l’arbitro ha disposto il 22 marzo che un intermediario finanziario restituisca 8.200 euro ad un cliente per un caso di “vishing” (tentativo di frode a mezzo telefono o messaggio per carpire dati personali); il 19 marzo ha disposto, per “utilizzo fraudolento  - operazioni presso ATM”, la restituzione di 1.080 euro; il 12 marzo per “utilizzo fraudolento” la restituzione di 180 euro; sempre il 12 marzo restituzione disposta di 940 euro per “utilizzo fraudolento online di bancomat/carte di credito” e sotto la stessa data 1.524,80 per identico motivo; il 14 marzo altro ricorso accolto per 249 euro in relazione a “utilizzo fraudolento carte di credito. Ma sono solo degli esempi, che rappresentano la punta dell’iceberg.

Le chatbot “cattive” FraudGPT e Worm GPT

“Purtroppo, aumenta sempre di più l’utilizzo malevolo dell’intelligenza artificiale (AI) che i truffatori sfruttano per mimetizzare ancora meglio gli attacchi malevoli. Tutti conoscono ChatGPT, capace di generare messaggi molto convincenti e privi di errori. A questo strumento si affiancano FraudGPT e WormGPT, i “gemelli cattivi” del popolare strumento di OpenAI. Queste chatbot, insieme ad altri strumenti avanzati di intelligenza artificiale, vengono vendute sulla Darknet e aiutano i criminali a creare rapidamente malware, e-mail di phishing (tecniche sofisticate per "pescare" dati finanziari e password di un utente), home page fraudolente e deepfake (filmati che presentano immagini catturate sul web, rielaborate e adattate a un contesto diverso da quello originario), insegnando loro, passo dopo passo, come portare a termine gli attacchi informatici. Il canale Telegram di WormGPT ha raccolto più di 5.000 utenti attivi in una sola settimana dopo il suo lancio”.

I dati sul dark web: Italia al terzo posto per credenziali rubate

“Va ricordato che 2023, i dati in circolazione nel dark web sono stati oltre 7,5 miliardi a livello globale con una crescita del + 44,8% rispetto al 2022 (dati CRIF). L’Italia nel 2023 è stato il terzo Paese (12%) per credenziali rubate o compromesse, con un costo medio per attacco di 3,40 milioni di euro (dati IBM)”.

Fabi: aumentare la sicurezza informatica

“All’aumentare dell’uso nocivo dell’intelligenza artificiale – conclude Urzì - nell’era delle criptovalute e dell’intelligenza artificiale, la lotta contro le frodi e il riciclaggio di denaro richiede una combinazione di competenze umane, tecnologia all’avanguardia, regolamentazione e consapevolezza degli utenti. Tenuto conto della spinta alla digitalizzazione e all’uso dei canali online l’impegno degli intermediari finanziari deve essere un passo avanti rispetto ai criminali utilizzando strategie avanzate per educare e proteggere i propri utenti”.  

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