Marconi - L'uomo che ha connesso il mondo: differenze tra storia vera e fiction - InDirettaTV

In occasione del 150° anniversario dalla nascita di Guglielmo Marconi e nel centenario della nascita di Radio Rai, la serie “Marconi – L’uomo che ha connesso il mondo” arriva sugli schermi per celebrare uno dei più grandi inventori italiani. La fiction, prodotta da Stand by me in collaborazione con Rai Fiction, è un’opera che miscela realtà storica e narrazione romanzata, offrendo un ritratto affascinante e complesso del padre della telegrafia senza fili. Ma quali sono le principali differenze tra la storia vera e la rappresentazione televisiva? Scopriamolo insieme.

La Trama della Fiction

La serie, scritta da Salvatore De Mola e Bernardo Pellegrini con la consulenza storica di Barbara Valotti, si concentra sull’ultimo anno di vita di Marconi, interpretato da Stefano Accorsi. Nel 1937, Marconi divide la sua vita tra il laboratorio e il panfilo Elettra, in compagnia della moglie Maria Cristina e della figlia Elettra. È un periodo di grande turbolenza interiore per Marconi, il cui ideale di progresso scientifico si scontra con il contesto politico internazionale e le pressioni del regime fascista.

Il racconto si sviluppa attraverso un’intervista rilasciata da Marconi alla giornalista italo-americana Isabella Gordon, un personaggio di finzione interpretato da Ludovica Martino. Isabella è in realtà una spia che riporta informazioni sul lavoro di Marconi al regime fascista, attraverso il funzionario dell’OVRA Achille Martinucci, interpretato da Alessio Vassallo. Questo espediente narrativo permette alla fiction di esplorare sia l’epica umana che quella scientifica di Marconi, dai primi esperimenti a Villa Griffone fino alle grandi imprese come la prima trasmissione transoceanica del 1901.

La Vera Storia di Guglielmo Marconi

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Guglielmo Marconi, nato a Bologna il 25 aprile 1874, è una figura centrale nella storia delle telecomunicazioni. I suoi esperimenti pionieristici sulla telegrafia senza fili portarono alla nascita della radio, rivoluzionando le comunicazioni globali. Marconi ricevette il Premio Nobel per la Fisica nel 1909 per il suo contributo straordinario.

Durante la sua vita, Marconi accumulò numerosi successi e riconoscimenti internazionali, e la sua invenzione ebbe un impatto enorme sullo sviluppo delle moderne tecnologie di comunicazione. Tuttavia, la sua relazione con il regime fascista fu complessa e controversa, caratterizzata da un rapporto di reciproca convenienza ma anche da tensioni e dissensi.

Differenze tra Storia e Fiction

Il Personaggio di Isabella Gordon

Uno degli elementi più significativi introdotti nella fiction è il personaggio di Isabella Gordon. Nella realtà, non esistono prove storiche dell’esistenza di una giornalista italo-americana con questo nome che abbia avuto un ruolo simile nella vita di Marconi. Isabella Gordon è un’invenzione narrativa utilizzata per aggiungere un elemento di suspense e intrigo alla storia, permettendo al pubblico di esplorare la complessità del periodo storico attraverso i suoi occhi.

La Spy Story

La componente di spionaggio è un altro aspetto romanzato della fiction. Sebbene Marconi fosse certamente sotto l’osservazione del regime fascista e vi fossero pressioni politiche, l’idea di una giornalista-spia incaricata di sorvegliarlo e di riportare informazioni al regime è una licenza creativa. Questo espediente serve a intensificare il dramma e a rendere la narrazione più avvincente.

Il Rapporto con Mussolini

Nella fiction, il rapporto tra Marconi e Mussolini è rappresentato come particolarmente teso e problematico negli ultimi anni della vita dell’inventore. Sebbene sia vero che Marconi avesse legami con il regime fascista e occupasse posizioni di rilievo, la rappresentazione dei conflitti personali e delle pressioni dirette esercitate su di lui potrebbe essere stata accentuata per esigenze drammatiche.

Il Ruolo della Consulenza Storica

Nonostante le licenze narrative, la fiction si avvale della consulenza storica di Barbara Valotti, direttrice del Museo Marconi di Pontecchio. Questo garantisce che, pur con gli adattamenti necessari per il formato televisivo, la serie rimanga fedele ai fatti storici fondamentali e offra un ritratto accurato della vita e delle invenzioni di Marconi.

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