Quando la protagonista di un film è una scienziata perché ha sempre una storia d’amore? Due nuovi video… – Greison Anatomy

Quando la protagonista di un film è una scienziata perché ha sempre una storia d’amore? Due nuovi video…

Per imparare a cambiare e a divenire, ognuno ha bisogno della libertà. Per apprendere bisogna essere liberi. Abbiamo bisogno della libertà per creare. E che altri provino interesse per noi. Per il nostro albero. La vita è un albero. Una mappa orizzontale infinita con tanti rami che si biforcano di continuo. È dalle biforcazioni che possiamo trovare le connessioni gli uni con gli altri.

Leona Woods sa dire tutto meglio.

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Non so se avete notato, ma quando la protagonista di un film, o di una fiction o di una serie è una donna in ambiente scientifico…deve sempre esserci una storia d’amore associata a questa scienziata… …ma perchè?!

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E aver trovato la storia sconosciuta da tutti di Leona Woods mi ha permesso di aver trovato del materiale inedito su Enrico Fermi, visto che a Los Alamos ha lavorato nel suo gruppo di lavoro.
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Sapere poco è pericoloso, sapere molto non lo è mai.
Con la storia di Leona Woods viaggerete a Los Alamos, a Chicago, a Princeton, ad Hanford e vivrete gli anni del Progetto Manhattan…e chissenefrega dei mariti che ha avuto…
Leggete il libro “La donna della bomba atomica”, Mondadori -> clicca!
E ci vediamo a teatro nelle prossime date: 16 e 17 maggio in Umbria, 18 maggio a Brescia auditorium Laas, 5 giugno a Pesaro teatro Rossini, 28 giugno Busalla (Genova), 29 giugno Berceto (Parma)…tutte date bellissime, scegliete quella più vicina a voi, e venite!
Alla fine mi fermo nel foyer per fare firmacopie e dediche sui miei libri! “Hanno tentato di ostacolarla in tutte le maniere, lei semplicemente li ha superati, diventando più brava di loro”.
Il calendario completo è qui sul mio sito nella sezione ‘date del tour’ (aprite quella pagina da computer, perché altrimenti da telefonino non scorrono le pagine)!
È la fisica, baby!

 

…maggio in tour con i miei monologhi riparte da Erba (CO), Acquasparta (TR), Narni (TR), Brescia, Trieste, Bergamo, Cermenate (Co), Milano, Milano, Cernusco sul Naviglio (MI).
Mi aspettano un po’ di belle date. Riprendo a raccontarvi la storia “Ogni cosa è collegata”, e quindi l’unificazione dei pensieri di Jung con quelli di Pauli, mondo dell’inconscio e fisica quantistica (l’intero monologo lo porto in scena a Trieste al Teatro Miela, venite!).
Poi torno ad indossare i panni di Leona Woods naturalmente, la fisica più giovane ad aver lavorato a Los Alamos, con “La donna della bomba atomica” vi racconto il Progetto Manhattan, Oppenheimer, Enrico Fermi, tutto materiale inedito (venite alla data a Brescia, all’auditorium Laas, mi raccomando!).
E chiudo maggio con “Sei donne che hanno cambiato il mondo”, le mie eroine della scienza ve le racconto in una piece teatrale di grande impatto (venite a Cernusco sul Naviglio!).
E alla fine di ogni spettacolo o speech o live mi fermo con voi per fare i firmacopie e le dediche sui miei libri, da cui ho tratto le miei storie.
A maggio faró anche due nuovi speech, uno a Bergamo, a Kilometro Rosso, e sarà sulla bellezza. E un altro a Milano, all’Italian Tech, e sarà su Arthur Compton. Vi racconto due nuove storie che sto scrivendo in questi giorni! Dureranno il tempo di uno speech, quindi una fiammata, ma saranno comunque dirompenti come tutte le cose che faccio nascere con passione.
Maggio sarà un mese pieno di date, quest’anno lo chiuderó con 120/150 date in totale!
Poi a giugno torno a farvi il racconto di “La fisica dei cambiamenti climatici”, e continuo con gli altri (“Monologo Quantistico”, “Sei donne che hanno cambiato il mondo”, “Ogni cosa è collegata”, “La donna della bomba atomica”). Questi i più richiesti in questo periodo. Ma poi riprendo più avanti anche Mileva Maric con “Einstein e io”, e naturalmente “Jukebox della fisica, risposte scientifiche alle domande delle canzoni”.
Tutti diversi, tutti immersivi, tutti potenti.
È la fisica, baby!
Sono Leona Woods, una delle poche donne del XX secolo pagata per realizzare il suo sogno, una delle pochissime fisiche nucleari ad aver preso parte al Progetto Manhattan, sicuramente la più giovane.
Ci sono stati momenti in cui mi sminuivo, altri in cui non rammentavo i dettagli di alcuni episodi, e il terrore di essere giudicata dai colleghi maschi mi gelava le parole in gola. Altre volte ho avuto paura di raccontare le cose esattamente per come sono andate. Oggi tutti quei freni non li vivo più, non mi servono e nemmeno me li ricordo molto bene. E quando mi chiedono cosa ho fatto nella vita, io rispondo soltanto che ho fatto quello che faceva Enrico Fermi, ma con diciannove anni di meno, e incinta.
Durante la costruzione del reattore nucleare a Hanford, ero l’unica donna. Durante l’esplosione del Trinity Test, ero l’unica donna. Alla riunione conclusiva a Los Alamos, ero l’unica donna. Se avessi ricevuto un dollaro per tutte le volte che ho avuto ragione, ora sarei ricca. Se avessi ricevuto un dollaro per tutte le volte che mi hanno dato ragione, ora avrei un dollaro. E sarebbe il mio.
Lo avete letto il libro?
“La donna della bomba atomica”, Mondadori -> clicca!
“Io penso che la realtà sia solo un’idea che noi vogliamo dare alle cose che guardiamo. L’equazione di Schrödinger dice che non c’è nulla di definitivo nelle cose che non vediamo. Il mondo è tutto ciò che accade e anche tutto ciò che può accadere.”
Per saperne di più leggi “Ogni cosa è collegata” Mondadori 👉 clicca! ⚡️
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Per i miei monologhi e spettacoli teatrali in tour -> segui questo link -> clicca!





(qui in questa foto 
sono di fianco all'entanglement quantistico
all'IBM di Zurigo)

“Non state dove o con chi non vi fa fiorire”

 

 

 

 

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