È morto Roger Corman, il re dei ‘B movies’ | Rolling Stone Italia
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È morto Roger Corman, il re dei ‘B movies’

Regista di ‘La piccola bottega degli orrori’ e altri titoli diventati dei classici, ha scoperto future star come Martin Scorsese, Robert De Niro e Jack Nicholson. Aveva 98 anni

È morto Roger Corman, il re dei ‘B movies’

Roger Corman nel 2007

Foto: Mark Mainz/Getty Images for AFI

Roger Corman, regista e produttore di innumerevoli film “B movies” nonché colui che ha scoperto e sostenuto future stelle dell’industria cinematografica come Martin Scorsese, Robert De Niro e Jack Nicholson, è morto nella sua casa di Santa Monica, in California, il 9 maggio, come riporta Variety. Aveva 98 anni.

«I suoi film erano rivoluzionari e iconoclasti e catturavano lo spirito di un’epoca. Quando gli è stato chiesto come avrebbe voluto essere ricordato, ha risposto: “Ero un regista, solo questo”», ha dichiarato la famiglia in un comunicato.

Per quasi cinque decenni, Corman ha dominato il mercato dei film di serie B, con pellicole che spaziavano dai suoi primi lavori degli anni Cinquanta, che includevano western come Cinque colpi di pistola e Il mercenario della morte, all’horror e alla fantascienza, tra cui Il mostro del pianeta perduto e La sopravvissuta, fino a film per adolescenti come Carnevale rock e Rock tutta la notte.

Il suo film del 1958 La legge del mitra segnò una svolta nel suo riconoscimento da parte della critica. Seguirono La vita di un gangster e La piccola bottega degli orrori, del 1960.

Ha lavorato spesso con Sam Arkoff della American Intl. Pictures, che ha finanziato la maggior parte dei suoi primi lavori. Insieme hanno lavorato a una serie di film horror incentrati su Edgar Allan Poe, tra cui un adattamento de La caduta della casa degli Usher (in Italia uscito con il titolo I vivi e i morti, ndt) del 1960 e diversi successi a basso costo come La tomba di Ligeia e La maschera della morte rossa. Questi film hanno riportato all’attenzione attori come Boris Karloff, Vincent Price, Basil Rathbone e Peter Lorre.

È in questo periodo che inizia a lavorare con nomi all’epoca sconosciuti come Ellen Burstyn, Jack Nicholson e Robert De Niro, oltre che con sceneggiatori come Robert Towne e registi che sarebbero diventati famosissimi: dal già citato Martin Scorsese a Jonathan Demme, Joe Dante e Peter Bogdanovich.

Nel 2009 ha ricevuto un Oscar onorario per i risultati ottenuti nella sua carriera. Ha prodotto più di 300 film e ne ha diretti 50.

Da Rolling Stone US

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